Incendio mortale a Masiera: madre e figlia trovate senza vita nella loro abitazione

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Incendio a Masiera, madre e figlia trovate senza vita in casa. - Gaeta.it

Sara Gatti

2 Settembre 2025

Una tragedia ha colpito Masiera, frazione del comune di Ravenna, dove un incendio ha provocato la morte di due donne appartenenti alla stessa famiglia. Nella notte, le fiamme hanno avvolto l’abitazione di Giuseppina Fiumi, di 95 anni, e sua figlia Maria Teresa Santoni, 69 anni, causando la loro scomparsa. I residenti del luogo sono stati i primi a notare il rogo e hanno tentato di intervenire prima dell’arrivo dei soccorsi.

Le dinamiche dell’incendio e l’intervento dei soccorritori

L’incendio si è sviluppato nel cuore della notte nel domicilio delle due donne. Giuseppina Fiumi era immobilizzata a letto per ragioni di salute, situazione che ha aumentato la gravità dell’emergenza. Secondo le testimonianze raccolte, la figlia Maria Teresa avrebbe provato a salvarla, ma senza riuscirci. I vicini, accortisi dell’incendio, si sono subito attivati, cercando di spegnere le fiamme con quanto avevano a disposizione, in particolare con secchi d’acqua, ma dopo vari tentativi senza successo hanno allertato i vigili del fuoco.

I pompieri sono giunti sul posto in breve tempo, ma le condizioni dell’abitazione ormai compromessa hanno impedito il salvataggio. L’incendio è tipico di quelli che possono propagarsi rapidamente nelle case, soprattutto quando le persone coinvolte non possono muoversi autonomamente. Le fiamme hanno travolto i locali interessati e la presenza di materiali infiammabili ha contribuito alla rapidità del rogo.

L’apertura dell’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti

Dopo l’incendio, la procura di Ravenna ha deciso di avviare un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti. Al momento non sono stati identificati responsabili specifici, ma gli inquirenti stanno cercando di stabilire le cause che hanno scatenato il rogo. Tra le possibili piste sono al vaglio malfunzionamenti di impianti elettrici o circostanze legate a negligenze che potrebbero aver favorito l’incendio.

L’indagine cercherà di chiarire se vi siano comportamenti o fatti che abbiano contribuito direttamente o indirettamente alla tragedia. L’apertura del fascicolo serve anche a sollecitare misure di prevenzione più rigorose, vista la frequenza di incendi domestici che colpiscono in modo particolare persone anziane o con ridotta mobilità. Le autorità locali stanno valutando interventi per ridurre rischi del genere soprattutto nelle aree periferiche come Masiera, dove la gestione della sicurezza è spesso più complicata.

Il ruolo dei vicini e le procedure di soccorso antincendio

L’intervento dei vicini nel tentativo di spegnere le fiamme rivela quanto la prontezza della comunità possa essere fondamentale nelle emergenze domestiche. Tuttavia la mancanza di mezzi adeguati e la pericolosità dei focolai impediscono spesso di fronteggiare l’incendio in autonomia, rendendo indispensabile l’arrivo dei vigili del fuoco. I pompieri italiani operano con costanza in situazioni simili, offrendo assistenza e contenimento degli incendi, ma anche lavorando per sensibilizzare la popolazione sulle misure da adottare in caso di pericolo.

In particolare nelle zone rurali o meno urbanizzate, la distanza dai centri abitati e le difficoltà nel raggiungere rapidamente le abitazioni complicano il soccorso. Per questo motivo, da alcune stagioni, enti locali e squadre dei vigili incrementano le campagne informative rivolte ai cittadini, invitandoli a dotarsi di sistemi antincendio domestici, rilevatori di fumo e ad attuare comportamenti che limitino l’insorgere di rischi. Il caso di Masiera sottolinea ancora una volta l’importanza di avere vicini vigili e la prontezza dei soccorsi per contenere le conseguenze di situazioni critiche.

L’evento di Masiera aggiunge ulteriore attenzione sul tema degli incendi negli ambienti domestici, specie quelli che coinvolgono anziani o persone con difficoltà motorie. Le autorità investigative continueranno a lavorare per stabilire la dinamica completa del rogo, mentre i soccorritori e la comunità si confrontano con le difficoltà di proteggere chi, in certi momenti, ha poca autonomia per mettersi in salvo.