Un grave incendio ha devastato ieri pomeriggio un capannone usato come deposito a Forino, piccolo comune della provincia di Avellino. Le fiamme hanno preso velocemente il sopravvento sulla struttura, causando danni ingenti e coinvolgendo anche diversi veicoli e materiali stoccati all’interno. Due persone, proprietari del capannone, hanno riportato ustioni nel tentativo di domare l’incendio e sono state trasportate in ospedale per le cure necessarie.
Lo scoppio dell’incendio e l’intervento dei soccorsi
Il rogo si è sviluppato nel tardo pomeriggio di ieri, secondo le prime ricostruzioni dalle autorità locali. Il deposito, destinato principalmente alla conservazione di cassette di plastica per frutta e verdura, ha preso fuoco a partire dall’area del sottotetto. Il fuoco si è propagato velocemente, assumendo dimensioni rilevanti in poco tempo. Sul posto sono intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco: una della sede provinciale di Avellino, l’altra dal distaccamento di Montella. Hanno lavorato per diverse ore, riuscendo a domare le fiamme solo in mattinata.
Durante le operazioni di spegnimento sono stati interessati diversi veicoli, tra cui un autocarro, un’automobile e un mezzo a due ruote. La presenza del materiale plastico è stata fondamentale nella rapida diffusione del fuoco, data la sua natura altamente infiammabile. La complessità dell’incendio ha richiesto un intervento coordinato e un’attenta gestione delle operazioni per limitare i danni e mettere in sicurezza l’area.
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Le condizioni dei proprietari e le prime ipotesi sulle cause
Proprietari del capannone sono zio e nipote, rispettivamente di 45 anni e più giovane. Hanno provato a intervenire direttamente per spegnere le fiamme, così sono rimasti ustionati. Il più anziano dei due è stato portato d’urgenza all’ospedale di Napoli, mentre il nipote ha ricevuto cure in strutture locali. I medici riferiscono che “le loro condizioni non destano preoccupazioni gravi”, ma rimangono sotto osservazione a causa delle ustioni riportate.
Le cause dell’incendio sono al momento da ricostruire. I carabinieri della stazione di Forino hanno avviato un’indagine per chiarire come sia scaturito il fuoco. Al momento, tra le varie ipotesi, “non si esclude nulla”. L’attenzione è puntata soprattutto sulla possibilità di un corto circuito o di un malfunzionamento elettrico nella zona del sottotetto, dove si ritiene che l’incendio abbia avuto origine. Gli accertamenti proseguiranno nelle prossime ore, con l’obiettivo di individuare eventuali responsabilità o cause accidentali.
Impatto sull’attività locale e le successive operazioni di bonifica
Il capannone distrutto rappresentava un punto di deposito rilevante per le attività agricole della zona, in particolare per il trasporto di prodotti ortofrutticoli. La perdita della struttura ha un effetto immediato sull’organizzazione del lavoro e sulla logistica degli operatori locali. Le cassette bruciate e i mezzi danneggiati aggiungono ulteriori difficoltà alla ripresa delle normali attività.
Le squadre di emergenza hanno anche provveduto alla messa in sicurezza dell’area circostante, evitando che detriti o residui pericolosi potessero rappresentare un rischio per la popolazione. Le operazioni di bonifica e la rimozione delle macerie richiederanno diverso tempo, e gli operatori del Comune stanno collaborando per garantire la riapertura delle strade e la sicurezza pubblica. Il lavoro degli inquirenti continuerà parallelamente, per capire con precisione cosa abbia scatenato l’incendio e come evitare eventi simili in futuro.