Una domenica segnata da fiamme e apprensione ha colpito cerveteri, con un vasto incendio che ha richiesto l’intervento di numerose squadre di soccorso. Le fiamme sono divampate in più punti della città, mettendo a rischio abitazioni e attività, e causando una mobilitazione senza precedenti tra vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine provenienti anche da fuori comune.
L’incendio che ha messo a dura prova cerveteri
Domenica 18 giugno 2025, a partire dalle prime ore del pomeriggio, un incendio ha avvolto diverse zone di cerveteri, scatenando una situazione di emergenza che è durata più di dieci ore. Le fiamme si sono propagate in contemporanea in varie aree, come via del Sasso, via del Lavatore, via dell’Infernaccio e via della Tomba, obbligando le squadre di soccorso a dividersi per contenere i fronti di fuoco sparsi.
Il caldo intenso e raffiche di vento improvvise hanno complicato gli sforzi di spegnimento, alimentando le fiamme e aumentando il rischio per la popolazione. La città ha vissuto momenti di forte tensione, mentre le autorità coordinavano gli interventi sul campo. Solo in tarda serata i mezzi di soccorso sono rientrati alle basi dopo aver arginato i roghi.
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Il sindaco Elena Gubetti ha definito la giornata come “un inferno”, sottolineando la difficoltà di uno scenario che ha richiesto una risposta collettiva e uno sforzo enorme da parte di numerosi enti e volontari. L’incendio ha minacciato non solo l’ambiente, ma anche le abitazioni e le attività economiche della zona, con un danno ancora in fase di stima.
Sospetti su un attacco doloso e indagini in corso
Il sindaco Gubetti ha diffuso un messaggio chiaro: l’incendio non è stato un evento casuale. Già dalle prime ore è emersa la convinzione che dietro all’accaduto ci fosse una regia criminale. Le fiamme, divampate simultaneamente in punti diversi della città, sembrano il risultato di un’azione premeditata.
La strategia adottata ha reso difficile l’intervento dei soccorritori, costringendoli a dividersi nel tentativo di contenere ogni fronte, moltiplicando le conseguenze del rogo. L’obiettivo di chi ha innescato questo incendio sembra essere quello di mettere in crisi la comunità, provocando danni estesi.
Le autorità locali hanno già avviato indagini approfondite per risalire ai responsabili. La collaborazione con le forze di polizia e la protezione civile mira a individuare ogni elemento utile a ricostruire la dinamica. La comunità attende aggiornamenti, consapevole che dietro questo gesto c’è una volontà di danneggiare persone e territorio.
Il sindaco ha anche annunciato che si stanno predisponendo nuove misure per prevenire episodi simili nei prossimi mesi estivi, con l’obiettivo di ridurre rischi e garantire una risposta più rapida alle emergenze.
Responsabilità dei privati e sanzioni per i terreni incolti
Nel dibattito sui motivi dell’incendio, il sindaco ha richiamato l’attenzione su un fattore determinante: la presenza di terreni incolti e privi di manutenzione adeguata. Questa condizione ha facilitato la propagazione delle fiamme, aggravando l’emergenza.
Nonostante l’ordinanza comunale, ripetuta anche quest’anno, che impone la pulizia e la messa in sicurezza dei fondi, diverse aree non sono state curate dagli proprietari. La disattenzione di chi non ha rispettato queste regole ha contribuito a rendere il fuoco più difficile da contenere.
Le autorità stanno valutando l’adozione di provvedimenti rigorosi verso chi non ha ottemperato agli obblighi di manutenzione. I controlli saranno intensificati per evitare che terreni abbandonati diventino ulteriori fonti di rischio.
Questa parte dell’intervento ricorda l’importanza di un impegno condiviso per la tutela del territorio, perché senza una cura preventiva anche eventi dolosi trovano terreno fertile per svilupparsi rapidamente.
Ringraziamenti agli operatori impegnati e aggiornamenti sulle condizioni dei vigili del fuoco
Tra i protagonisti della lunga giornata di emergenza ci sono stati i volontari di protezione civile, i vigili del fuoco e le pattuglie delle forze dell’ordine, che hanno risposto con prontezza alla chiamata. Il sindaco ha espresso un sentito ringraziamento al gruppo comunale di protezione civile di cerveteri, guidato da Renato Bisegni, Simona De Vizi e Andrea Paradisi, la cui rapidità nel coordinare l’intervento è stata fondamentale.
Sono arrivati rinforzi da diversi comuni, tra cui Bracciano, Roma, Fiumicino e Castel di Guido, mentre la Croce Rossa di Santa Severa e Santa Marinella ha fornito supporto medico. Il coordinamento tra i vari attori ha evitato che l’incendio degenerasse ulteriormente.
Tra le preoccupazioni maggiori c’è stata la salute di due vigili del fuoco rimasti intossicati durante le operazioni. Il sindaco ha mantenuto contatti regolari con il comandante Alessandro Pini, aggiornando sulla ripresa positiva dei due operatori. Le loro condizioni si sono stabilizzate in modo significativo.
In segno di riconoscenza, si prevede di invitare i vigili del fuoco e i volontari al municipio per un incontro pubblico, in cui ringraziare personalmente chi ha lavorato senza sosta per salvaguardare la città. L’attenzione verso chi si è esposto al pericolo è centrale, poiché rappresenta il volto umano dello sforzo affrontato.
L’intero sistema di protezione civile e soccorso ha mostrato capacità e dedizione, elementi che hanno limitato le conseguenze di un evento che avrebbe potuto avere esiti drammatici. Cerveteri si stringe attorno a queste persone, consapevole del valore del loro impegno.