Un treno Intercity in viaggio da Napoli a Frosinone si è fermato per un incendio sulla linea ferroviaria nei pressi di Caianello. I passeggeri sono rimasti bloccati sul convoglio per più di novanta minuti, subendo disagi e mancanza di informazioni. Il fatto ha scatenato critiche sulle condizioni del trasporto ferroviario italiano e sulle risposte in situazioni di emergenza.
Incendio sulla tratta napoli-frosinone ferma l’intercity a caianello
Intorno alle 16.30 di ieri, un Intercity diretto a Frosinone, partito da Napoli e con fermate previste a Caserta e Cassino, si è fermato improvvisamente nei pressi di Caianello. Il blocco è stato causato da un incendio che si sviluppava più avanti lungo la linea ferroviaria. Le fiamme hanno impedito proseguire il viaggio in sicurezza, costringendo il treno a una lunga sosta improvvisa. I passeggeri, sorpresi e costretti a restare sui vagoni sotto il sole cocente, hanno dovuto attendere oltre un’ora e mezza senza ricevere acqua né alcun tipo di assistenza da parte del personale.
Mancanza di comunicazione e organizzazione
Durante questa lunga attesa è mancata una comunicazione chiara sulla situazione e sull’esito del viaggio. La cancellazione definitiva del treno è stata comunicata solo successivamente, lasciando i viaggiatori in uno stato di confusione. Alcuni hanno cercato di raggiungere altre soluzioni per proseguire il viaggio, ma la gestione è apparsa del tutto carente. Il disagio è stato sottolineato dalle testimonianze dirette raccolte sul posto.
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Caos e tentativi falliti di proseguire verso venafro
In seguito alla soppressione del treno causata dall’incendio, i passeggeri sono stati informati che un altro convoglio li avrebbe presi in carico per portarli fino a Venafro, località successiva lungo la tratta. Tuttavia, il nuovo treno si è presentato già al completo, creando una situazione di sovraffollamento estremo. I cittadini si sono accalcati con disperazione nel tentativo di salire, ma lo spazio disponibile non è stato sufficiente e la pressione sulla banchina è salita rapidamente. Le persone faticavano a respirare per la ressa, peggiorando ulteriormente le condizioni di disagio.
Rigetto netto del capotreno
Il capotreno del secondo convoglio, impossibilitato a far partire il treno con la presenza di così tante persone all’esterno e in condizioni pericolose, ha opposto un netto rifiuto a partire, bloccando di fatto la partenza. Tutto questo ha lasciato i passeggeri in attesa, senza soluzioni immediate o alternative praticabili. La situazione stazionaria è continuata per ore, aumentando frustrazione e fatica tra chi era rimasto coinvolto.
Critiche al sistema ferroviario e la risposta del deputato borrelli
Il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli ha raccolto la segnalazione dei passeggeri bloccati sul posto e ha commentato la vicenda definendola “un’ulteriore dimostrazione della mancanza di attenzione verso i viaggiatori delle ferrovie italiane.” Borrelli ha denunciato la soppressione dei treni senza comunicazioni efficaci e l’assenza di un piano di emergenza funzionale a fronteggiare questi episodi.
Il parlamentare ha sollevato dubbi sulla priorità data dal ministro Salvini a grandi progetti infrastrutturali come il Ponte sullo Stretto, sottolineando come invece la manutenzione e la sicurezza delle linee esistenti debbano restare un obiettivo fondamentale per garantire un servizio di trasporto pubblico adeguato. La gestione dell’emergenza dell’incendio e la totale assenza di supporto ai viaggiatori, ha sostenuto, “rappresentano un problema concreto che affligge quotidianamente chi si sposta in treno e che richiede interventi urgenti.”
La situazione del trasporto ferroviario in italia e il problema delle emergenze
L’episodio di Caianello si inserisce in un contesto più ampio in cui le criticità del trasporto ferroviario italiano si manifestano con frequenza crescente. Restrizioni, cancellazioni improvvise e difficoltà di assistenza in caso di emergenze sono temi ricorrenti nelle segnalazioni di utenti e sindacati. Il malfunzionamento delle procedure di emergenza contribuisce a far crescere il disagio tra i passeggeri che spesso si trovano a dover affrontare lunghi tempi di attesa senza indicazioni chiare o supporto.
Problemi nella gestione e responsabilità istituzionale
La mancanza di piani ben definiti e di risorse adeguate affonda le radici in una gestione di rete ferroviaria che fatica a garantire continuità e sicurezza. Il blocco causato dall’incendio e la mancata capacità di organizzare un trasbordo rapido e ordinato delle persone evidenziano quanto ancora poco siano pronti i sistemi a reggere eventuali criticità. Le responsabilità istituzionali su questo fronte sono ormai sotto osservazione da tempo e anche l’episodio di ieri riafferma la necessità di interventi concreti per mettere in sicurezza i servizi essenziali.
Lo sguardo resta rivolto agli sviluppi futuri, mentre sul terreno restano migliaia di passeggeri in attesa di risposte e di un trasporto ferroviario che funzioni a dovere.