L’incendio scoppiato alla stena recycling di Angiari, comune vicino a Verona, ha mobilitato un intervento massiccio dei vigili del fuoco da più province. L’azienda coinvolta si occupa di trattamento e smaltimento di rifiuti elettronici e plastici. Nonostante le dimensioni del rogo, non si registrano persone ferite, ma la situazione richiede ancora un dispiegamento consistente di forze per domare il fuoco e controllare l’area.
Intervento dei vigili del fuoco e mezzi impiegati per domare l’incendio
Dallo scorso pomeriggio, squadre coordinate dai comandi di Verona, Rovigo e Padova sono giunte sul luogo del rogo. Venticinque operatori stanno lavorando con vari veicoli antincendio: due autopompe, cinque autobotti, un’autoscala, due autobotti chilolitriche e il nucleo NBCR, specializzato nel trattamento di situazioni con rischi nucleari, biologici, chimici e radiologici. La presenza di questo nucleo testimonia la complessità dell’intervento data la natura del materiale trattato nell’azienda.
L’incendio ha interessato principalmente il capannone principale, luogo in cui era stoccato gran parte del materiale in lavorazione. Le squadre stanno operando per contenerlo e impedire ulteriori danni strutturali o l’espansione delle fiamme verso altre aree industriali nelle vicinanze. La densità del fumo ha richiesto un monitoraggio costante per la sicurezza degli operatori stessi e la popolazione.
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Le cause del rogo e le verifiche in corso
Le cause che hanno scatenato il rogo sono al momento oggetto di indagine da parte dei tecnici dei vigili del fuoco. Si tratta di un passaggio imprescindibile per chiarire come si sia originato l’incendio e identificare eventuali responsabilità. La natura dei materiali trattati, per lo più rifiuti elettronici e plastici, rende complessa l’analisi, perché possono generare reazioni o rischi particolari in caso di combustione.
Il sopralluogo dei vigili ha lo scopo anche di verificare la compatibilità strutturale dell’edificio e la presenza di eventuali fonti di pericolo residue. Questo servirà a definire le misure da adottare per mettere in sicurezza la zona e accelerare le operazioni di spegnimento con la massima sicurezza.
Monitoraggio ambientale, emergenza aria e interventi delle autorità
Sul sito dell’incendio è presente personale dell’ARPAV, l’agenzia per la protezione dell’ambiente del Veneto, incaricata di effettuare misurazioni continue della qualità dell’aria. La colonna di fumo sollevata dal rogo è visibile da decine di chilometri, suscitando preoccupazione tra la popolazione dei comuni limitrofi.
Le prime analisi non hanno rilevato sostanze tossiche o inquinanti significativi che possano compromettere la salubrità dell’aria. L’amministrazione locale ha rassicurato i cittadini in merito a possibili rischi per la salute pubblica, pur mantenendo alta l’attenzione sulle successive evoluzioni del fenomeno.
A supporto del personale antincendio, anche le forze dell’ordine si trovano sul posto per garantire ordine, sicurezza e coordinare i flussi di traffico nelle zone limitrofe all’azienda interessata. Anche nei giorni successivi gli enti monitoreranno la situazione ambientale per verificare l’eventuale presenza di residui o rischi residui.
Gestione e sicurezza negli impianti di trattamento rifiuti
L’incendio alla stena recycling conferma la necessità di una gestione attenta degli impianti di trattamento rifiuti, specie dove si maneggiano materiali potenzialmente pericolosi in caso di incendio. Le indagini in corso chiariranno i dettagli dell’accaduto, mentre le squadre proseguono le operazioni per spegnere definitivamente le fiamme.