Incendio a via gianturco, arpac avvia monitoraggio di diossine e pcb nell’aria di napoli

Incendio a via gianturco, arpac avvia monitoraggio di diossine e pcb nell’aria di napoli

Incendio in un’area industriale di via Gianturco a Napoli, intervento dei Vigili del Fuoco e monitoraggio Arpac per valutare la qualità dell’aria e l’impatto ambientale sulle sostanze tossiche.
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Un incendio in un’area industriale di via Gianturco a Napoli ha spinto Arpac e vigili del fuoco a monitorare la qualità dell’aria, rilevando al momento livelli di inquinanti nei limiti di sicurezza. - Gaeta.it

Un incendio è scoppiato nei giorni scorsi in un’area industriale di via gianturco, vicino al centro direzionale di napoli. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme. L’arpac ha subito avviato controlli per valutare l’impatto ambientale di quanto accaduto, predisponendo strumenti di misura per rilevare sostanze tossiche nell’aria.

Il monitoraggio dell’aria a via gianturco dopo l’incendio

L’arpac ha installato in prossimità della zona interessata un campionatore ad alto flusso. Questo dispositivo serve a catturare particelle inquinanti sospese nell’aria, con particolare attenzione a diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili. Questi composti sono pericolosi e possono restare nell’ambiente a lungo, influenzando la salute pubblica. I campioni raccolti vengono inviati ai laboratori per le analisi, che richiedono tempi tecnici precisi per garantire risultati affidabili e dettagliati.

Il valore delle misurazioni per la salute pubblica

Tali misurazioni sono fondamentali per stabilire se l’incendio abbia prodotto emissioni pericolose di sostanze chimiche nell’aria. Grazie all’intervento tempestivo, le autorità possono seguire l’evoluzione della qualità dell’aria e intervenire qualora i valori superassero i limiti di sicurezza. L’uso di un campionatore ad alto flusso permette di ottenere dati significativi, utili a orientare le decisioni su eventuali misure di emergenza o sanificazione dell’area.

La qualità dell’aria a napoli: dati dalle stazioni fisse durante i giorni dell’incendio

Allo stesso tempo l’arpac ha monitorato le condizioni generali dell’aria nella città di napoli, utilizzando le stazioni di rilevamento fisse distribuite sul territorio urbano. Nelle giornate di sabato e domenica, quando l’incendio era ancora attivo o si stavano spegnendo gli ultimi focolai, i dati raccolti mostrano valori dell’inquinamento nei limiti consentiti dalla legge.

Questi risultati provvisori sono stati attribuiti anche a una moderata ventilazione atmosferica, che ha aiutato a disperdere gli inquinanti emessi dall’incendio nel corso delle operazioni di spegnimento. La presenza di vento ha quindi contenuto l’accumulo di sostanze nocive nelle zone abitate, riducendo i rischi per la popolazione.

Analisi storica degli inquinanti

L’analisi delle serie storiche di concentrazioni degli inquinanti misurati nelle diverse stazioni napoletane non ha mostrato picchi anomali o andamenti chiaramente legati all’incendio in via gianturco. Ciò segnala che, almeno per il momento, l’evento non ha causato un peggioramento rilevante della qualità dell’aria cittadina.

Rilievo ambientale e coordinamento operativo con i vigili del fuoco

L’azione di monitoraggio ambientale è stata condotta in stretto coordinamento con i vigili del fuoco, presenti sul posto per le operazioni di soccorso e spegnimento. Questa collaborazione garantisce una gestione integrata dell’emergenza, unendo interventi tecnici di sicurezza con controlli scientifici a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Le misurazioni di diossine e piccole particelle tossiche rappresentano un passaggio necessario per decidere le eventuali misure successive a tutela della popolazione residente e delle aree limitrofe. In attesa dei risultati completi di laboratorio, il quadro generale sembra contenuto, ma le autorità rimangono in allerta per aggiornare i cittadini su eventuali criticità.

Il monitoraggio proseguirà nelle prossime settimane per valutare eventuali effetti residui e per scongiurare rischi ambientali a lungo termine legati all’incendio, che si è sviluppato in una zona a forte densità urbana e industriale.

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