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A Ventotene, un’isola del Lazio ricca di storia, è stata inaugurata un’opera che celebra i fondamenti dell’Unione Europea. Il murales, che riproduce il testo del Manifesto di Ventotene redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, è stato realizzato dagli artisti Giovanni Anastasia e Valeria Iozzi. Questa installazione non solo valorizza l’importanza del Manifesto nel contesto europeo, ma rappresenta anche un momento significativo nell’ambito del 43° Seminario federalista organizzato dall’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco come Josep Borrell, alto rappresentante della Politica estera dell’Unione Europea, il quale ha evidenziato la rilevanza attuale del documento.
Il significato del Manifesto di Ventotene
Un testo fondante per l’Europa
Il Manifesto di Ventotene, concepito nel 1941, rappresenta un momento cruciale nella storia dell’Unione Europea. Scritto in un periodo di grandi conflitti e tensioni, il documento proponeva una visione di unità e collaborazione tra i popoli europei, suggerendo che solo un’Europa unita potesse garantire la pace e la prosperità. La riflessione di Borrell che ha esclamato di volerlo “mandare a Putin” sottolinea come il messaggio di unità e di pace rimanga attualissimo, anche di fronte a sfide globali come le crisi geopolitiche attuali.
L’installazione del murales
Il murales inaugurato è stato realizzato sul muro di cinta del palazzo comunale di Ventotene in Piazza Castello ed è il frutto della collaborazione tra l’associazione La Nuova Europa e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. L’opera, che si inserisce nel progetto ‘Eu Street Art‘, rimanda visivamente ai principi di democrazia, libertà e pace propugnati nel Manifesto. La scelta dell’isola di Ventotene come location è simbolica, dato che è qui che il Manifesto ha preso vita, trasformandosi in un simbolo di speranza per le generazioni future.
Il seminario federalista a Ventotene
Un programma ricco di eventi e formazione
Il seminario, che dura fino al 6 settembre, è organizzato dall’Istituto di studi federalisti “Altiero Spinelli”, ed è sostenuto dal Comune di Ventotene e dalla Provincia di Latina. Durante l’evento, oltre cento giovani partecipanti si impegnano in otto sessioni di formazione, affrontando temi cruciali che riguardano l’Unione Europea e le sue sfide contemporanee. L’inclusione di studenti provenienti da tutto il mondo, facilitata dalla collaborazione con il World Federalist Movement, arricchisce ulteriormente le discussioni e stimola il dibattito su un futuro più unito.
La voce di esperti e relatori internazionali
Mario Leone, direttore dell’Istituto Spinelli, ha rimarcato l’importanza di una presenza significativa di relatori europei e internazionali. Due seminari paralleli si concentreranno sulle possibili riforme dell’Unione e sulla governance globale, mettendo a confronto idee e iniziative. L’evento si svolge in un contesto in cui i conflitti internazionali richiedono un dialogo costruttivo tra politici e giovani. La scelta di Ventotene, simbolo della sconfitta del totalitarismo e della rinascita di ideali democratici, rafforza il messaggio di collaborazione e di pace, voluto dai fondatori del Manifesto.
Un impegno per il futuro
Progetti di dialogo e integrazione
Il seminario offre anche l’opportunità di rendere il dialogo accessibile ai cittadini e ai turisti presenti sull’isola. Attraverso un programma di eventi condiviso con l’Amministrazione comunale, si intende favorire incontri che promuovano la riflessione e il dibattito su istituzioni di tipo federale. La missione degli organizzatori non si limita alla formazione, ma si estende alla creazione di un contesto in cui i valori di Pace, Libertà e Democrazia possano essere discussi e promossi attivamente.
La rilevanza della storia per il presente
Ventotene continua a rappresentare un punto di riferimento per le aspirazioni europee, ma anche per il rinnovato bisogno di dialogo e cooperazione in tempi di conflitto. Con eventi del genere, si punta non solo alla commemorazione di un passato cruciale, ma alla costruzione di un futuro in linea con i principi espressi nel Manifesto, all’insegna della sostenibilità, della democrazia e della pace a livello globale.
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2024 da Donatella Ercolano