Quattro arresti a pistoia per gestione illecita di una discarica abusiva vicino al campo nomadi di via ciliegiole

Quattro arresti a pistoia per gestione illecita di una discarica abusiva vicino al campo nomadi di via ciliegiole

Quattro arresti a Pistoia per gestione illegale di una discarica abusiva in via Ciliegiole, con traffico illecito di rifiuti pericolosi, incendi dolosi e sequestro di mezzi da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze.
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Quattro persone sono state arrestate a Pistoia per la gestione illegale di una discarica abusiva contenente rifiuti pericolosi, con incendi dolosi e traffico illecito, in un'operazione coordinata dalle forze dell'ordine tra il 2023 e il 2024. - Gaeta.it

Una vasta operazione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di quattro persone coinvolte nella gestione illegale di una discarica a pistoia, nei pressi del cosiddetto ex campo volo di via ciliegiole. L’area, già oggetto di bonifiche precedenti, ospitava ancora una grande quantità di rifiuti urbani e speciali, molti dei quali pericolosi. L’indagine ha fatto emergere una rete organizzata dedicata allo smaltimento abusivo di scarti, con episodi che includevano anche incendi dolosi per eliminare i materiali pericolosi. Le misure cautelari per gli indagati riflettono la gravità dei fatti accertati tra il 2023 e il 2024.

Dettaglio degli arresti e ruoli degli indagati nella gestione della discarica

Le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare rivolta a quattro persone ritenute responsabili della creazione e gestione abusiva della discarica a pistoia. Due degli arrestati sono finiti in carcere, mentre gli altri due sono sottoposti ai domiciliari. L’accusa principale si concentra sull’attività organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti, che comprende anche la gestione non autorizzata e la costituzione di un’area di discarica senza permessi.

Ruoli specifici e organizzazione criminale

Secondo l’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, ogni indagato avrebbe avuto un ruolo specifico all’interno del sistema illegale. Le persone coinvolte si sarebbero divise compiti legati al trasporto, allo stoccaggio e alla copertura delle attività criminali. L’operazione conferma un collegamento strutturato tra i soggetti coinvolti, in grado di gestire un ingente traffico di rifiuti pericolosi e non pericolosi, con danni evidenti all’ambiente e alla sicurezza pubblica.

Indagine e interventi delle forze dell’ordine tra il 2023 e il 2024

L’iniziativa investigativa ha preso forma in un arco di tempo che va da settembre 2023 a settembre 2024. Già lo scorso maggio, il 23 in particolare, i carabinieri del Noe di roma insieme ai militari del comando provinciale di pistoia, con il supporto del 6/o battaglione toscana e della polizia municipale, avevano effettuato una serie di perquisizioni e sequestri mirati nell’area incriminata. La coordinazione tra forze dell’ordine di diversi enti ha potuto portare a far emergere le modalità di operazione dei responsabili.

Incendi dolosi e rischi ambientali

L’attenzione si era concentrata sull’area vicino al vecchio campo volo in via ciliegiole, dove si erano accumulati molti rifiuti, tra cui materiali pericolosi, senza alcun controllo o autorizzazione. Gli investigatori hanno documentato come in più occasioni fossero stati appiccati incendi dolosi per eliminare i rifiuti più insidiosi, provocando così ulteriori rischi ambientali e sanitario sociali.

Caratteristiche e dimensioni della discarica abusiva a pistoia

La discarica illegale si estendeva su un terreno di circa 2.500 metri quadrati, occupato senza autorizzazione sui fondi di un privato. Il cumulo di rifiuti arrivava a oltre 5 metri di altezza, coperto dalla vegetazione che aveva di fatto nascosto la sua presenza per lungo tempo. Si stimano almeno cento tonnellate di materiale ammassato illegalmente. Questi rifiuti includevano rifiuti urbani e speciali, molti dei quali catalogati come pericolosi per la salute e l’ambiente.

Pratiche illegali di smaltimento

Le attività di smaltimento, come riscontrato dagli inquirenti, non si limitavano al semplice deposito. In alcuni momenti, i materiali venivano incendiati con lo scopo di ridurne il volume, una pratica pericolosa che genera emissioni tossiche nell’aria. Il sequestro dell’area ha dunque lo scopo di interrompere definitivamente questa condotta e di preservare la sicurezza del territorio.

Sequestro di mezzi e risorse per i trasporti illegali

Oltre alla messa sotto custodia cautelare degli indagati, gli investigatori hanno confiscato anche tre veicoli riconducibili alle attività illegali di trasporto rifiuti. Questi mezzi venivano utilizzati per spostare materiale da smaltire autonomamente, senza passare per canali regolari o controlli. Le auto sequestrate sono prova concreta dell’organizzazione e della continuità con cui si svolgeva l’attività illecita.

Blocco della rete criminale

Il sequestro di questi strumenti logistici rappresenta una misura importante per bloccare la capacità operativa della rete criminale. I veicoli erano fondamentali per muovere grandi quantità di rifiuti da luoghi diversi verso la discarica abusiva, alimentando il persistente degrado ambientale nella zona interessata. L’azione coordinata dei carabinieri del Noe e del comando provinciale testimonia l’attenzione verso una minaccia che coinvolge la sicurezza ambientale locale.

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