La struttura rinnovata a Campagnano di Roma segna un passo importante nell’offerta di servizi per la salute mentale nel territorio della ASL Roma 4. Il nuovo Centro Diurno nasce dopo lavori di ristrutturazione che hanno trasformato lo spazio in un luogo attrezzato e adatto a rispondere alle esigenze di persone con disagio psichico. L’evento ha convocato rappresentanti istituzionali, operatori e cittadini, mettendo in luce l’impegno locale e regionale nel rafforzare la rete di assistenza socio-sanitaria.
Lavori di ristrutturazione e caratteristiche della nuova struttura
Il Centro Diurno del Dipartimento Salute Mentale è stato completamente rinnovato per offrire una struttura funzionale. I lavori hanno interessato l’ammodernamento degli spazi interni e l’adeguamento agli standard richiesti per garantire comfort e sicurezza. Ora il centro dispone di ambienti progettati per attività terapeutiche, riabilitative ed educative. Le attrezzature sono state scelte per supportare le diverse forme di intervento rivolte agli utenti, con particolare attenzione al recupero dell’autonomia personale.
La riqualificazione è stata pensata per facilitare l’inclusione sociale di chi fa affidamento sulla struttura, offrendo un luogo di riferimento stabile e accessibile nella comunità. La città di Campagnano beneficia così di un presidio sanitario capace di integrare l’offerta territoriale, riconoscendo l’importanza di spazi dedicati alla salute mentale, ancora poco diffusi in molte aree.
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La cerimonia di inaugurazione: chi ha partecipato e cosa è stato detto
La mattina dell’inaugurazione ha visto la presenza di figure chiave istituzionali e di rappresentanti del mondo sanitario e del volontariato. Tra gli ospiti l’assessore regionale Massimiliano Maselli, la consigliera regionale Emanuela Mari e il sindaco Alessio Nisi. Durante l’evento è stato sottolineato il valore del Centro diurno come luogo non soltanto di cura, ma di incontro e ascolto.
Nel corso dei discorsi ufficiali, l’assessore Maselli ha evidenziato la volontà della Regione Lazio di rafforzare la rete dedicata alla salute mentale, definendo i centri diurni come spazi di comunità, dove i legami sociali supportano il percorso terapeutico. Il sindaco Nisi ha ribadito la collaborazione tra Comune e ASL nella gestione dei servizi locali. Rosaria Marino, direttrice generale della ASL Roma 4, ha richiamato l’importanza di restituire dignità ai luoghi della cura, citando la struttura come esempio in tal senso.
Ruolo e funzioni del centro nella rete socio-sanitaria del territorio
Il Centro Diurno assume una funzione centrale nel quadro dei servizi sanitari dedicati al disagio psichico. Offre attività mirate a promuovere il benessere psichico tramite interventi personalizzati. Le sessioni terapeutiche si affiancano ad azioni riabilitative che aiutano le persone a recuperare competenze utili nella vita quotidiana. L’aspetto educativo punta a sostenere la crescita dell’autonomia personale e l’inserimento sociale.
Questi centri agiscono come punti di riferimento stabili per chi vive condizioni di fragilità mentale, offrendo risposte concrete al bisogno di cura e sostegno. La presenza di operatori qualificati assicura un accompagnamento continuo. La struttura si integra con le altre realtà di assistenza locali, contribuendo a formare una rete capillare di servizi. Il modello socio-sanitario messo in pratica punta a costruire relazioni di fiducia e a coinvolgere gli utenti in percorsi di recupero efficaci.
Il sostegno della comunità e il ringraziamento a don renzo tanturli
Durante l’inaugurazione è stato dedicato un riconoscimento speciale a don Renzo Tanturli, parroco di Campagnano. Il suo contributo spirituale e morale si rivela fondamentale per gli utenti e gli operatori del centro. La sua presenza costante testimonia l’interesse della comunità locale nel sostenere chi attraversa momenti di difficoltà, andando oltre le sole cure mediche.
Il rapporto tra aspetti spirituali e sanitari in questo caso si traduce in un aiuto concreto, capace di offrire sollievo e compagnia. Il parroco ha agito come elemento di coesione sociale, presente nei momenti di crisi e accompagnamento. Questo legame sottolinea l’importanza di un approccio integrato alla salute mentale, in cui diversi attori e settori collaborano per creare reti di supporto efficaci sul territorio.