in parlamento europeo a bruxelles si promuove la tutela della bistecca alla fiorentina e delle filiere italiane

in parlamento europeo a bruxelles si promuove la tutela della bistecca alla fiorentina e delle filiere italiane

la candidatura della bistecca alla fiorentina per la certificazione specialità tradizionale garantita al parlamento europeo di bruxelles punta a tutelare la qualità, la tradizione e il made in italy nel contesto europeo
In Parlamento Europeo A Bruxel In Parlamento Europeo A Bruxel
La bistecca alla fiorentina è stata candidata a Specialità Tradizionale Garantita al Parlamento europeo per tutelarne autenticità e qualità, valorizzando la tradizione toscana e il Made in Italy nel contesto europeo. - Gaeta.it

La tutela delle filiere italiane di qualità si è spostata per qualche ora a Bruxelles, dove al Parlamento europeo è stata presentata la candidatura della bistecca alla fiorentina per la certificazione di Specialità Tradizionale Garantita . L’iniziativa, seguita da eurodeputati e istituzioni agricole, mira a valorizzare questo piatto simbolo della tradizione toscana e a salvaguardare il Made in Italy nel contesto europeo. All’evento si sono svolte dimostrazioni pratiche di preparazione e degustazioni secondo il disciplinare ufficiale, con l’obiettivo di rafforzare il riconoscimento del prodotto anche oltre i confini nazionali.

La presentazione della bistecca alla fiorentina al parlamento europeo

A marzo 2025, al Parlamento europeo di Bruxelles, è stata ospitata la presentazione ufficiale della candidatura della bistecca alla fiorentina al riconoscimento Stg. L’eurodeputato del Pd Dario Nardella ha spiegato che “lo scopo principale è difendere le filiere di qualità italiane ed europee, in particolare sotto la pressione di una globalizzazione del mercato alimentare.” La proposta prevede un riconoscimento che garantisca la tradizionalità della bistecca e ne fermi possibili distorsioni o imitazioni che non rispecchiano l’origine autentica.

Alla manifestazione hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e della Camera di Commercio italo-belga, che sostiene l’iniziativa. L’evento non si è limitato alle parole: è stata fatta una dimostrazione pratica con l’intervento di Giovanni Brajon, presidente dell’Accademia della Fiorentina, che ha illustrato tutte le fasi della preparazione e della cottura. L’obiettivo era mostrare come la qualità e la tradizione vengano rispettate passo dopo passo, e far toccare con mano ai presenti la differenza tra il prodotto autentico e altre versioni meno fedeli.

Sostenibilità e qualità al centro della politica agricola comune

Durante l’incontro, Nardella ha ricordato che parallelamente al riconoscimento della bistecca alla fiorentina si avvicinano le importanti discussioni sulla nuova Politica agricola comune . Ha sottolineato la necessità di azioni concrete che supportino allevatori e agricoltori, specie quelli coinvolti nella produzione di prodotti tradizionali di qualità. “La Pac rappresenta una delle principali leve per mantenere vivo il legame fra agricoltura e alimentazione sana, garantendo al contempo prezzi accessibili ai consumatori.”

Nardella ha evidenziato che puntare sulla qualità e la sostenibilità significa dare un segnale chiaro sul cibo che si consuma ogni giorno. Si tratta di trovare un equilibrio che tutela la salute delle persone e l’ambiente, senza compromettere il lavoro di chi produce ogni giorno carne e altri alimenti sul territorio. Per questo, la discussione sul futuro della Pac è strettamente connessa con la protezione di prodotti come la bistecca alla fiorentina, in modo da valorizzarli all’interno di regolamenti europei coerenti.

L’importanza di regole precise per la bistecca alla fiorentina

La bistecca alla fiorentina è uno dei simboli di Firenze e della Toscana, conosciuta anche dai turisti che visitano regolarmente la regione. In passato però mancavano regole chiare che definissero cosa possa essere chiamato realmente ‘bistecca alla fiorentina’, esponendo il piatto a imitazioni o varianti che ne alteravano caratteristiche e qualità. Per questo motivo, l’Accademia della Fiorentina ha avviato la raccolta di dati e la stesura di un disciplinare specifico.

Giovanni Brajon ha ricordato che “l’assenza di una normativa precisa ha portato a un’azione coordinata volta a tutelare questa tradizione.” Grazie all’ottenimento della certificazione Stg, la bistecca alla fiorentina diventerebbe un prodotto riconosciuto ufficialmente a livello europeo, con regole stringenti su origine e metodo di preparazione. Questo non solo getterebbe un importante ponte fra tradizione toscana e mercato europeo, ma permetterebbe ai consumatori di riconoscere e scegliere un prodotto autentico.

L’Accademia della Fiorentina oggi applica il disciplinare per garantire ogni fase, dalla selezione della carne alla cottura, mantenendo il legame duro con le antiche procedure toscane. Questo lavoro di tutela si integra nel più ampio sforzo di protezione delle eccellenze del Made in Italy, per evitare che prodotti emblema del territorio finiscano vittime di usi impropri o di scarsa qualità.

Verso una maggiore tutela dei prodotti tradizionali italiani in europa

La candidatura della bistecca alla fiorentina a Specialità Tradizionale Garantita si inserisce in un movimento più ampio di valorizzazione del patrimonio gastronomico italiano. Questi riconoscimenti sono strumenti fondamentali per salvaguardare prodotti tipici da imitazioni e per sostenere l’economia locale legata all’agricoltura e all’allevamento. L’iter di approvazione è affidato alle autorità italiane e alla Commissione europea, che valuteranno se il prodotto risponde ai requisiti richiesti.

L’attenzione delle istituzioni europee rivolta a questa iniziativa conferma quanto la tradizione culinaria italiana sia rilevante anche sul piano internazionale, non solo per aspetti culturali ma anche economici. Il riconoscimento Stg porterebbe inoltre una maggiore trasparenza sulle caratteristiche dei prodotti, facilitando scelte consapevoli da parte di consumatori e operatori.

Il lavoro svolto dall’Accademia della Fiorentina e da tutti i partner coinvolti dimostra che dietro ogni piatto tradizionale c’è un impegno concreto di protezione e valorizzazione, guardando anche alle esigenze di tutela che si confrontano con i mercati globali. Il percorso per ottenere la certificazione proseguirà nelle prossime settimane, tenendo alta l’attenzione sulle produzioni tipiche italiane a Bruxelles e oltre.

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