La sanità italiana mostra crepe profonde: sei milioni di persone evitano di curarsi, mentre le famiglie devono farsi carico di quasi il 40% della spesa sanitaria privata. Un recente libro ha messo in luce queste realtà, descrivendo come le differenze tra Nord e Sud incidano sulla vita e sulla salute dei cittadini. Analisi, dati e testimonianze mettono sotto la lente problemi che colpiscono migliaia di persone ogni giorno.
Il peso della spesa sanitaria privata sulle famiglie italiane
Il sistema sanitario italiano, da anni considerato tra i più completi in Europa, sta vedendo crescere il costo delle cure a carico diretto dei nuclei familiari. Secondo “No tu No”, volume scritto da Rosanna Magnano e Barbara Gobbi, il 40% della spesa sanitaria privata viene sostenuto fuori dal sistema pubblico. Questo significa che molte famiglie devono affrontare spese per visite, esami e terapie che non trovano copertura nei servizi sanitari nazionali.
L’effetto si ripercuote in modo più marcato tra chi ha meno risorse, costretto a tagliare sulle cure o a rinunciarvi del tutto. La pressione economica rischia di aggravare le disuguaglianze già esistenti. Nonostante la Costituzione italiana sancisca il diritto alla salute per tutti, i limiti del servizio pubblico costringono molte persone a rivolgersi al privato o a rimandare la cura, con conseguenze anche gravi.
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Questa situazione si traduce in milioni di rinunce alle prestazioni sanitarie, fenomeno che cresce soprattutto in aree dove i servizi pubblici si dimostrano meno accessibili, come avviene in molte regioni del Sud. Una famiglia su quattro sostiene spese impreviste con risorse proprie, incidendo pesantemente su bilanci domestici e stile di vita.
Le differenze di salute tra nord e sud
Nel Sud Italia la vita media si riduce di circa tre anni rispetto al Nord, una soglia significativa che indica problemi radicati in ambito sanitario e sociale. Il libro di Magnano e Gobbi fotografa la disparità tra territori, rivelando come in molte zone meridionali la sanità pubblica non rispetti i criteri minimi di efficacia e accessibilità.
Gli ospedali meridionali, spesso sottodimensionati e poco attrezzati, faticano a garantire standard adeguati. Le liste d’attesa si allungano oltre il limite, scoraggiando i pazienti a cercare trattamenti tempestivi. I professionisti del settore sanitario, sotto pressione per carenza di personale e risorse, operano in condizioni estreme.
Questa situazione influisce su tutti, ma in modo particolare su categorie vulnerabili come gli anziani, i malati cronici e i migranti. È confermato infatti un tasso di mortalità neonatale più alto del 55% tra i nuovi cittadini stranieri rispetto agli italiani, sintomo di disuguaglianze profonde e difficoltà di accesso ai servizi di base. Le donne con infarti cardiaci si trovano spesso ad affrontare diagnosi e trattamenti ritardati, fattore che incide negativamente sulla sopravvivenza.
Testimonianze e analisi dal libro “no tu no” sulla crisi della sanità pubblica
“No tu No” si presenta come un viaggio-inchiesta attraverso voci di chi vive quotidianamente la crisi sanitaria. Si tratta di racconti diretti raccolti da giornaliste impegnate a scovare le sfumature meno note di una sanità pubblica che perde colpi. Famiglie che pagano di tasca propria per assistere parenti non autosufficienti, ambulatori affollati dove i tempi di attesa superano i mesi e casi di sottovalutazione di patologie gravi sono solo alcuni degli aspetti descritti.
Il testo include interviste a medici, infermieri, operatori sanitari e specialisti che evidenziano problemi strutturali e gestionali. La fotografia che ne esce è quella di un sistema vicino al collasso, lontano dagli ideali di universale accesso alle cure e solidarietà sanciti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Si fa cenno a ospedali che restano deserti per mancanza di personale o di fondi e a zone dove le strutture pubbliche non riescono a soddisfare la domanda. Nel contempo, molte famiglie affrontano un peso economico molto alto per procure assistenza ai propri cari, senza alcun sostegno. Questa situazione ha ripercussioni non solo sul benessere fisico ma anche su quello psicologico delle persone coinvolte.
Presentazione del libro a verona e ruolo dei protagonisti
L’appuntamento si terrà venerdì 13 giugno alle 18.30 alla Libreria Feltrinelli di Verona. Rosanna Magnano, giornalista del gruppo 24 Ore, presenterà il volume insieme a Barbara Gobbi. La prefazione è stata curata da Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, che conferisce un peso ulteriore all’opera.
Silvia Bernardi, giornalista e Human Intelligence Strategist, accompagnerà la presentazione con un dialogo volto a esplorare le tematiche affrontate nel testo. L’evento si svolge in collaborazione con Agenzia Terzomillennium, realtà attiva nel settore informativo.
Lo scopo della presentazione è stimolare riflessioni sulla condizione della sanità pubblica nel nostro Paese, mettendo in luce i dati più recenti e le testimonianze raccolte. Il volume si propone come uno strumento utile per chi cerca di capire, anche a livello locale, quali sono le sfide e le difficoltà che i cittadini devono affrontare nel rapporto con il sistema sanitario.