In italia mostre tra paesaggi, arte antica e ricerche contemporanee dal 19 giugno

In italia mostre tra paesaggi, arte antica e ricerche contemporanee dal 19 giugno

Mostre in Italia tra giugno e ottobre: da Picasso a Marzia Migliora, passando per la Collezione Albertini, Marta Roberti e Antonello Viola, un dialogo tra antico, moderno, identità e ambiente.
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L’arte italiana contemporanea si confronta con tradizione, identità e ambiente attraverso mostre diffuse in diverse città, che spaziano da Picasso a nuove ricerche artistiche su natura, colore e memoria. - Gaeta.it

Il panorama artistico italiano questa settimana propone diverse esposizioni distribuite su più città, che mettono a confronto antico e moderno. Dalle opere di Picasso alle ricerche sull’identità, passando per il rapporto tra natura, colore e architettura, le mostre offrono una varietà di sguardi sui temi culturali più attuali. Le sedi vanno dai musei archeologici ai luoghi di arte contemporanea, segnalando una presenza diffusa di eventi fino all’autunno.

Marzia migliora e la lotta per l’esistenza tra arte e ambiente a borgo valsugana

A partire dal 21 giugno, Villa Strobele e Malga Costa a Borgo Valsugana ospitano la personale di Marzia Migliora intitolata “Lotta per l’esistenza”. La mostra, curata da Lorenzo Fusi e promossa da Arte Sella, presenta un percorso in tre gruppi di opere. L’artista crea un dialogo diretto con il paesaggio della Val di Sella, mettendo in luce la connessione fragile tra le specie naturali. Le opere di Migliora si sviluppano su più piani, oscillando tra ironia, sogno e inquietudine.

Materiali e linguaggi per raccontare l’ecosistema

I lavori si servono di materiali e linguaggi diversi per raccontare la complessità dell’ecosistema e la sua vulnerabilità. La relazione tra uomo e natura emerge soprattutto nella sovrapposizione delle forme e nel richiamo ai cicli della vita, trasformando gli spazi espositivi in luoghi di riflessione ambientale. La mostra prosegue nel tentativo di coinvolgere il pubblico in un confronto diretto con il territorio e con i temi della sostenibilità.

Il ritorno alle origini di picasso tra tradizione e cultura aosta

Al Museo Archeologico Regionale di Aosta fino al 19 ottobre si visita “L’altro Picasso. Ritorno alle origini”, una mostra promossa da Helena Alonso, J. Óscar Carrascosa e Daria Jorioz. L’esposizione esplora la relazione tra le radici familiari e culturali di Pablo Picasso con le sue opere, in particolare con le influenze fenicie, romane e arabe. Le opere sono eterogenee, comprendendo incisioni, ceramiche e scenografie, tra cui quelle realizzate per il balletto Il cappello a tre punte.

Rilettura del percorso artistico

La mostra offre una rilettura del percorso artistico di Picasso partendo da elementi spesso trascurati, legati all’identità e all’eredità culturale. L’idea è far emergere una visione del pittore come artista che non si esaurisce nel modernismo, ma si nutre di riferimenti storici e geografici. Le serie di lavori esposte consentono di seguire questa complessità attraverso materiali diversi e una pluralità di forme.

La collezione albertini in dialogo con arte contemporanea a perugia

Dal 17 giugno al 6 gennaio Palazzo Baldeschi a Perugia ospita “Extra. Segni antichi/visioni contemporanee”, un progetto curato da Marco Tonelli. L’iniziativa mette in mostra circa 1700 pergamene appartenenti alla recente acquisizione della Collezione Albertini. L’originalità dell’evento sta nel confronto creativo tra questi documenti antichi e le opere di 18 artisti contemporanei tra cui Alighiero Boetti, Emilio Isgrò e Maria Lai.

Patrimonio visibile tra passato e presente

L’esposizione si propone di dare visibilità a un patrimonio difficile da mostrare, solitamente relegato agli archivi, e di riattivarlo attraverso la voce di autori che interpretano e trasformano le tracce scritte in segni visivi. Gli accostamenti risultano inaspettati e stimolano una nuova lettura dei testi, ponendo domande sull’identità, il tempo e la memoria. Palazzo Baldeschi si trasforma così in un luogo di incontro tra passato e presente, con uno sguardo innovativo sull’eredità materiale e immateriale.

Viaggio nell’arte italiana tra futurismo, pittura e sperimentazioni a reggio emilia

Alla Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia si può visitare fino al 31 luglio la rassegna “Viaggio in Italia”. La mostra raccoglie opere che raffigurano paesaggi noti e riflettono sulle trasformazioni culturali e artistiche che hanno segnato il nostro paese. Sono presenti nomi fondamentali come Giacomo Balla, Carlo Carrà, Filippo de Pisis ma anche artisti come Piero Gilardi e Fausto Melotti.

Diversità stilistiche e identitarie

Le opere testimoniano diversi modi di rappresentare il territorio e l’identità nazionale, passando dalla pittura futurista alle ricerche informali e sperimentali. La varietà di stili e tempi offre una panoramica che non si limita a una corrente specifica, bensì mostra una complessità fatta di incontri tra tradizione e innovazione. La selezione esprime come il paesaggio italiano sia stato da sempre fonte di ispirazione e di trasformazione per gli artisti.

L’universo onirico di marta roberti a bologna nel dialogo con palazzo boncompagni

Palazzo Boncompagni a Bologna ospita dal 19 giugno al 28 luglio la mostra “Giungla a Palazzo” dedicata alla produzione artistica di Marta Roberti. Curata da Silvia Evangelisti, l’esposizione evidenzia la componente visionaria e mitologica del lavoro dell’artista, costruito attorno a figure come sfingi, fiere e dee antiche. Questi elementi si intrecciano con l’architettura e le decorazioni settecentesche della sede espositiva.

Esperienza immersiva tra mito e architettura

La mostra suscita una forte esperienza immersiva, mettendo in risalto il contrasto tra il mondo fantastico e la solidità storica del palazzo. Le sculture e installazioni di Roberti riflettono sul rapporto tra natura, mito e memoria. Lo spazio diventa così un terreno di confronto tra epoche diverse, con un’attenzione particolare al corpo e alle sue trasformazioni simboliche. La rassegna conferma la presenza di voci contemporanee capaci di riattivare contesti storici con nuovi significati.

Identità e assenza dell’immagine nella mostra di padova

La Fondazione Peruzzo ospita a Padova, presso la sede dell’ex chiesa di Sant’Agnese, la mostra “Damnatio figurae. Dalla negazione dell’immagine al ritratto” fino al 5 ottobre. Curata da Marco Trevisan, esamina i concetti di identità, presenza e assenza attraverso una selezione di opere provenienti dalla collezione Peruzzo e da prestiti esterni. Tra gli autori figurano Donald Baechler, Felice Casorati, Sandro Chia e Andy Warhol.

Percorsi tra figura e negazione

L’esposizione affronta temi complessi legati al ruolo e al significato dell’immagine nell’arte contemporanea. Il percorso spazia dalla negazione della figura fino alla sua rappresentazione simbolica, riflettendo sulle modalità con cui si costruisce e si percepisce l’identità. Sono visibili dialoghi tra epoche diverse, con suggestioni che vanno dall’arte figurativa a quella concettuale. Lo spazio espositivo riesce a mettere in evidenza la forza evocativa dell’immagine e le sue trasformazioni.

Antonello viola e la vibrazione del colore a venezia

Dal 20 giugno al 28 settembre la Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia ospita “L’oro della laguna”, un progetto dedicato ad Antonello Viola. Curata da Elisabetta Barisoni, la mostra presenta dipinti realizzati negli ultimi quattro anni, molti dei quali esposti per la prima volta. Gli oli sono applicati su vetro e carta giapponese, aumentando la percezione materica e luminosa.

Colore come energia e materia

L’esposizione si concentra sul colore come forma di energia e materia, invitando a una contemplazione silenziosa. Le opere, distribuite nelle sale al secondo piano del museo, creano un’atmosfera sospesa, dove il colore si fa presenza concreta e vibrante. Viola lavora sul limite tra visibile e invisibile, stimolando una percezione sensoriale profonda. Il progetto rappresenta un’occasione per esplorare un percorso artistico recente e poco conosciuto, capace di fondere materiale e gesto.

Queste mostre rappresentano un segno tangibile di come l’arte si confronti oggi con la tradizione, l’identità e l’ambiente, mettendo al centro il corpo, il colore e la memoria nel contesto italiano contemporaneo.

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