All’Italian Global Series Festival sono state svelate le prime immagini dell’attesa serie tv l’altro ispettore, produzione Rai Fiction ispirata ai romanzi di Pasquale Sgrò. La fiction in sei puntate da 50 minuti esplora il mestiere dell’ispettore del lavoro tra indagini e impegni personali, puntando a mettere in luce il delicato tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. La regia è affidata a Paola Randi, mentre il cast comprende Alessio Vassallo, Cesare Bocci e Francesca Inaudi.
La trama ambientata nella cornice di lucca e le storie dell’ispettore
La serie si svolge tra i vicoli e la campagna della provincia di Lucca, valorizzando un paesaggio che diventa scenario di casi reali legati al mondo del lavoro. Il protagonista è Domenico Dodaro, detto Mimmo, un ispettore del lavoro rientrato nella sua città dopo esperienze al Sud contro il caporalato. La narrazione segue il suo impegno quotidiano per tutelare i diritti dei lavoratori, indagando su incidenti e violazioni della sicurezza.
Tensioni e responsabilità in prima linea
Domenico porta sullo schermo i momenti di tensione legati all’applicazione delle norme e alla ricerca di responsabilità, lavorando con manodopera, imprenditori e sindacati. I casi mostrati si rifanno a fatti realmente accaduti, offrendo uno sguardo senza pregiudizi e sottolineando il valore di un dialogo aperto tra tutte le parti. Al suo fianco c’è Alessandro Lanciani, amico di famiglia e collega, interpretato da Cesare Bocci, che convive con il peso di un incidente che aveva coinvolto il padre di Domenico.
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I personaggi principali e le relazioni che guidano le indagini
Oltre a Domenico e Alessandro, spicca nel cast Francesca Inaudi nel ruolo di Raffaella Pacini, un pubblico ministero e compagna di scuola del protagonista. Tra loro si intrecciano rapporti personali complessi, che si riflettono anche sul modo di affrontare le indagini. La serie mostra la collaborazione necessaria tra forze dell’ordine e magistratura nel portare avanti i processi legati alla sicurezza sul lavoro.
Il lato familiare di domenico
Non manca un’attenzione al lato familiare di Domenico, rappresentato dalla figlia Mimì, interpretata da Angelica Tuccini. Il racconto si basa anche sulle difficoltà di bilanciare la vita privata con la pressione del lavoro. Il rapporto padre-figlia e le amicizie di lunga data costruiscono un tessuto umano intorno ai casi di cronaca industriale.
Una produzione sostenuta dagli enti per la tutela dei lavoratori e disabili
L’altro ispettore è un progetto firmato Rai Fiction e Anele, firmato da Salvatore De Mola , Andrea Valagussa, Paola Randi ed Emanuela Rizzuto. Ha ottenuto il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di INAIL, segno del suo legame con temi di interesse pubblico su salute e sicurezza. Il coinvolgimento del Ministro per le Disabilità e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro enfatizza la volontà di rispettare e comunicare regole e tutele particolarmente delicate.
Supporto istituzionale e impegno sociale
Il supporto istituzionale conferma un approccio rispettoso e concreto alla rappresentazione degli ambienti di lavoro e dei rischi in essi presenti. L’altro ispettore vuole far riflettere lo spettatore sul valore della prevenzione e sulle responsabilità che coinvolgono diverse realtà: aziende, lavoratori e istituzioni. Lo sviluppo narrativo punta a raccontare la fatica quotidiana di chi si dedica a questa attività di vigilanza.
Una serie che mette al centro il lavoro e la giustizia nei luoghi dove si produce
L’altro ispettore non è solo un poliziesco, ma una finestra sul mondo del lavoro italiano, con le sue tensioni e i suoi rischi. Valorizzando storie vere di incidenti e violazioni sulla sicurezza, il prodotto Rai invita a riflettere su un tema che tocca molte vite, difficili da raccontare senza retorica. La scelta di ambientare la serie in Toscana, tra la città e la campagna, sottolinea anche le differenze culturali e sociali in Italia rispetto al lavoro.
Il cuore della narrazione
La storia di Domenico Dodaro, il suo rientro a casa e gli scontri con un passato duro costituiscono il cuore della narrazione, affiancata da personaggi che incarnano diverse prospettive sul tema. La serie si propone sia di raccontare una cronaca sociale che di offrire un racconto coinvolgente, con attenzione ai dettagli e ai dialoghi realistici. L’appuntamento attira già l’interesse per la sua capacità di combinare fiction e informazione con un’idea chiara di servizio pubblico.