La Puglia mostra una forte propensione agli investimenti nel settore produttivo e tecnologico, anche in un contesto internazionale difficile. Tra difficoltà legate a tassi di interesse, inflazione e conflitti globali, gli imprenditori regionali continuano a presentare numerosi progetti per innovare e sviluppare le proprie attività. Le iniziative pubbliche e i bandi attivi puntano a sostenere queste scelte, con focus su nuove tecnologie e sostenibilità.
Record di progetti di investimento presentati dalle imprese in Puglia in un quadro economico incerto
Le imprese pugliesi hanno manifestato una spinta significativa verso l’apertura di nuovi investimenti. Sono oltre 2.700 i progetti già depositati nelle diverse fasi d’istruttoria, con un ammontare complessivo che supera i 3 miliardi di euro. Questa cifra emerge nonostante il contesto internazionale sia segnato da difficoltà evidenti, dovute a conflitti in corso, variazioni dei tassi d’interesse e pressione inflazionistica. La direttrice del dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, ha sottolineato la capacità di resistenza del tessuto imprenditoriale locale. Si tratta di un segnale che dimostra quanto il territorio riesca a reagire alle avversità mantenendo aperte prospettive di crescita.
La provenienza di queste proposte investitive è variegata, con una partecipazione attiva sia delle microimprese, sia delle realtà di dimensioni medie e grandi. La varietà delle aziende coinvolte indica un mercato interno diversificato e dinamico, incline non solo all’innovazione ma anche all’adattamento di massa, di fronte a un quadro economico instabile. Le imprese che decidono di muoversi in questo periodo mostrano un concreto impegno verso il rinnovo produttivo e tecnologico. Questo testimonia una fiducia nel potenziale dell’area, anche se la situazione presenta ancora numerosi elementi di incertezza legata all’andamento globale dei mercati e alle politiche economiche europee e nazionali.
Priorità di investimento: innovazione, ricerca e tecnologie critiche Nell’agenda regionale
Fra le richieste più frequenti al dipartimento regionale, spiccano progetti orientati all’innovazione tecnologica e allo sviluppo di nuovi prodotti e processi. Micro e piccole imprese mostrano un forte interesse per l’innovazione, spesso concentrata sulla digitalizzazione o l’adozione di tecniche più avanzate di produzione. Nel contempo, le piccole, medie e grandi imprese puntano su investimenti collegati alla ricerca e sviluppo, fondamentali per mantenere competitività e incrementare la produttività.
Una novità di rilievo è il bando aperto a partire dal 5 agosto 2025, che si concentra sulle tecnologie critiche identificate a livello europeo. Questo programma finanzia investimenti che riguardano soprattutto intelligenza artificiale, biotecnologie e progetti volti a migliorare la sostenibilità nella manifattura pugliese. Si tratta di un’occasione per le aziende di ottenere sostegno pubblico per attività al centro dell’agenda tecnologica dell’Unione Europea, potendo così rafforzare l’innovazione anche in settori tradizionalmente legati alla produzione.
L’attenzione alle nuove frontiere tecnologiche si accompagna a una visione che riconosce la necessità di coniugare sviluppo produttivo e tutela ambientale. Progetti che puntano alla sostenibilità energetica e ambientale diventano sempre più frequenti e trovano spazio nelle iniziative regionali, spingendo le aziende a ripensare i propri modelli di business secondo criteri meno impattanti.
I bandi attivi per le imprese: comunità energetiche e ricognizione degli immobili industriali in Puglia
La Regione Puglia ha promosso diverse iniziative con finanziamenti pubblici indirizzati a sostenere il tessuto imprenditoriale locale. Tra i bandi più rilevanti vi è quello sulle comunità energetiche, tema su cui l’ente ha puntato con una serie di tappe informative e di confronto che hanno toccato diverse città pugliesi come Foggia, Taranto e Bari. L’obiettivo è favorire la diffusione di impianti energetici condivisi, che consentano alle imprese di ridurre i costi legati all’energia e di accrescere l’autonomia dal punto di vista ambientale.
Parallelamente la Regione ha avviato un’iniziativa per la ricognizione degli immobili disponibili nelle aree industriali. Questo passo rappresenta un tentativo di valorizzare l’esistente e facilitare nuovi insediamenti produttivi o la riconversione di spazi inutilizzati. Raccogliere informazioni precise sulle disponibilità immobiliari permette di costruire una base aggiornata per progetti di sviluppo economico e per l’attrazione di investimenti esterni.
Questi progetti sono cofinanziati con risorse europee provenienti dal Programma Operativo Regionale Puglia FESR-FSE + 2021-2027. Questo finanziamento contribuisce a sostenere gli sforzi della regione per stimolare attività produttive locali, nonostante il quadro economico difficile. L’azione pubblica si concentra quindi su strumenti concreti che permettono agli imprenditori di avanzare con investimenti innovativi e con orizzonti sostenibili.