Il progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico a Bitonto, in provincia di Bari, ha suscitato discussioni legate al reimpianto e all’espianto di ulivi nel territorio comunale. La Gdr Solare srl, società responsabile della costruzione, ha chiarito dettagli importanti riguardo al numero di piante coinvolte e alle procedure seguite per l’autorizzazione, offrendo precise indicazioni sulle caratteristiche degli ulivi interessati e sul rispetto delle normative vigenti.
Autorizzazione e numero degli ulivi interessati
La Gdr Solare srl ha ottenuto l’autorizzazione per l’espianto di circa 1.600 ulivi, non 2.000 come riportato in alcune fonti di stampa. A fronte di tale autorizzazione, è previsto il reimpianto di 2.400 ulivi di varietà resistente alla Xylella, sempre all’interno del Comune di Bitonto. Questa previsione è parte integrante delle condizioni contenute nel titolo autorizzativo, che impone il reinserimento delle piante di qualità resistente come misura di compensazione ambientale per il progetto dell’impianto solare.
Gli ulivi in questione non rientrano nella categoria di “ulivi monumentali” come definita dalla legge, e nessuna pianta ha superato i 100 anni di età. Il legale della società, Gian Alberto Tuzzato, ha specificato questi punti per chiarire dubbi relativi a possibili danni al patrimonio arboreo locale. L’autorizzazione include una valutazione dettagliata del tipo di alberi espiantati, distinguendo chiari criteri di protezione per piante con particolari valori paesaggistici o storici.
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“L’autorizzazione è stata concessa solo dopo una valutazione approfondita, assicurando il rispetto delle piante di valore storico e paesaggistico.” ha dichiarato l’avvocato Tuzzato.
Carattere territoriale e destinazione urbanistica
Un aspetto rilevante del progetto riguarda la destinazione del terreno interessato dall’impianto fotovoltaico. Il sito non ha destinazione agricola, bensì industriale. Ciò significa che la coltivazione agricola, e quindi l’attività legata agli ulivi, non è la funzione primaria dell’area destinata all’intervento. Questa precisazione influisce sulle autorizzazioni necessarie e sulle procedure da seguire per l’espianto e il reimpianto delle piante.
Il legale della Gdr Solare ha sottolineato che tutte le azioni sono state svolte nel rispetto delle normative urbanistiche e ambientali. La destinazione del terreno ha quindi permesso di procedere con il progetto senza dover affrontare vincoli agrari più restrittivi che tutelano particolari aree o coltivazioni.
Iter autorizzativo e valutazione dell’impatto ambientale
Il procedimento che ha portato al via libera per la costruzione dell’impianto ha richiesto una valutazione dell’impatto ambientale che si è protratta per oltre tre anni. Durante questo arco di tempo, sono stati coinvolti unicamente gli enti pubblici competenti a livello locale e regionale, che hanno esaminato tutti i documenti e le condizioni previste dal progetto.
Al termine delle verifiche, la Regione ha rilasciato l’autorizzazione unica necessaria a Gdr Solare per procedere con i lavori. Questo documento sintetizza le diverse autorizzazioni e certifica il rispetto di tutte le prescrizioni ambientali, paesaggistiche e urbanistiche imposte dalle leggi vigenti.
L’avvocato Tuzzato ha evidenziato che la società ha seguito scrupolosamente ogni passaggio previsto dalle normative nazionali e regionali, senza incorrere in omissioni. “Il rilascio dell’autorizzazione unica dimostra che gli enti pubblici non hanno riscontrato motivi per negare il via libera all’intervento, confermando la correttezza del percorso.”
Enti pubblici coinvolti
Gli enti pubblici locali e regionali hanno monitorato il procedimento per assicurare il rispetto delle norme ambientali e urbanistiche.
Impatto sulle problematiche della xylella e misure di compensazione
Il reimpianto di 2.400 ulivi di qualità resistente alla Xylella rappresenta una misura preventiva volta a contrastare la diffusione della malattia che ha colpito molte piante nell’area del Sud Italia. Questa scelta non solo rispetta la normativa regionale ma mira a rigenerare la vegetazione olivicola locale con piante più adatte a resistere all’infezione.
L’approccio adottato prevede che l’impianto solare conviva con la riforestazione mirata, evitando di incrementare la vulnerabilità del territorio alla malattia. La rigenerazione con varietà resistenti contribuisce a mantenere un equilibrio fra sviluppo energetico e sostenibilità ambientale, esperienza replicata anche in altre zone colpite dalla Xylella.
L’azione di rimpiazzo degli ulivi originari con nuove piante rientra in un programma più ampio di recupero e valorizzazione agricola sostenibile. Le autorità competenti hanno approvato questo metodo come parte della risposta integrata al problema, inserendolo nelle condizioni contrattuali e autorizzative del progetto.
“Il progetto dimostra come sviluppo e tutela ambientale possano integrarsi efficacemente in un contesto delicato come quello della diffusione della Xylella.” ha dichiarato un portavoce della Gdr Solare.
La realizzazione dell’impianto fotovoltaico a Bitonto si sviluppa quindi su un percorso autorizzativo complesso, attento alle esigenze ambientali e agricole, con tutte le misure richieste dagli enti pubblici. L’espianto e il reimpianto di ulivi seguono regole precise e puntano a limitare l’impatto sulla vegetazione locale, con particolare attenzione alla lotta alla Xylella.