Impianti a fune in alto adige: meno strutture ma nuovo record di passeggeri nel 2024

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L’Alto Adige registra un aumento eccezionale di passeggeri sulle sue funivie nonostante la riduzione degli impianti a fune attivi. Il numero totale di utilizzi raggiunge dati mai visti, segnalando una trasformazione significativa nella mobilità turistica e locale. Lo studio di ASTAT mostra come la rete si sia evoluta mantenendo una crescita costante degli utenti negli ultimi decenni.

Aumento record di passeggeri trasportati nella stagione invernale 2023/24

Nonostante il calo nel numero degli impianti, l’Alto Adige ha registrato nel 2023/24 il trasporto di 143,4 milioni di utenti tramite gli impianti a fune. Si tratta di una crescita storica, mai raggiunta fino ad oggi. Per confrontare, nella stagione invernale 1980/81 erano stati trasportati appena 52,7 milioni di passeggeri. Nel 2000/01 la cifra era già salita a 105 milioni, mentre nel 2010/11 si era a 127,6 milioni.

Questi numeri indicano come, pur avendo meno funivie e seggiovie in attività, la capacità e la domanda siano molto aumentate. I nuovi impianti, più moderni, riescono a gestire un numero superiore di persone, grazie a prestazioni migliori e a una maggiore frequenza di corse. Anche l’intermodalità con altri mezzi di trasporto favorisce un flusso più dinamico di utenti.

L’incremento dei passeggeri si riflette direttamente sull’offerta turistica e sulla vita quotidiana delle comunità di montagna. Le infrastrutture aggiornate attirano più visitatori in ogni stagione, mettendo in moto economia e attività locali.

Evoluzione del numero di impianti a fune in alto adige dal 1980 a oggi

Al 31 dicembre 2024, gli impianti a fune attivi in Alto Adige risultano 354, segnando un calo rispetto ai decenni precedenti. Nel 1980 si superavano i 438 impianti, mentre nel 2000 erano 392 e nel 2010 poco meno, circa 375. Questa tendenza evidenzia una selezione e razionalizzazione degli impianti presenti nel territorio. La variazione non significa una riduzione della funzionalità o presenza, ma una sostituzione e ammodernamento delle strutture meno efficienti.

Si nota che il 58,8% degli impianti attualmente attivi è stato costruito dopo il 2000. Quel dato suggerisce un investimento molto importante nella modernizzazione degli impianti che continueranno a servire l’area, migliorandone le prestazioni e la sicurezza. Gli interventi sono quindi mirati a rinnovare la rete rimuovendo impianti obsoleti e introducendo tecnologie nuove.

Alla luce di questo trend, la diminuzione degli impianti non deve essere letta come un segno di arretramento, ma come parte di una strategia di mantenimento e potenziamento della mobilità sostenibile che il territorio porta avanti da tempo.

Impatto sull’occupazione e importanza per l’economia locale

Il settore degli impianti a fune in Alto Adige coinvolge molte persone. Durante la stagione invernale 2023/24, sono stati impiegati 2.382 addetti e addette, in aumento rispetto ai 2.261 dell’anno precedente. Questo incremento conferma l’espansione del lavoro collegato a queste strutture. Nel 2010 il personale attivo era di 1.972 unità, mentre nel 2000 appena 1.713.

Il lavoro nel comparto funiviario è sinonimo di stabilità e contributo economico in una regione fortemente legata al turismo e alle attività montane. Oltre a garantire il funzionamento operativo, il personale supporta manutenzioni, sicurezza e accoglienza degli utenti.

L’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider, ha sottolineato come “la sostituzione di impianti obsoleti con strutture nuove migliori la sicurezza e la qualità, e al contempo rafforzi l’interazione fra mezzi di trasporto.” Anche se il numero complessivo di impianti diminuisce, la rete risulta più efficace e apprezzata da residenti e turisti.

Modernizzazione della rete e prospettive per il futuro della mobilità in alto adige

L’Alto Adige sta portando avanti una politica di ammodernamento delle infrastrutture a fune concentrandosi su sicurezza, capienza e collegamenti. Avere oltre la metà degli impianti costruiti dopo il 2000 è indice chiaro di questo indirizzo.

Questi cambiamenti si inseriscono nella più ampia strategia di mobilità sostenibile della regione, volta a limitare la pressione sulle strade e facilitare l’accesso alle aree montane. Migliori tecnologie permettono di aumentare la frequenza delle corse e ridurre i tempi di attesa, favorendo l’affluenza su funivie e seggiovie.

Le innovazioni non riguardano solo le cabine o le seggiole, ma anche la gestione digitale dei flussi, la predisposizione di bigliettazioni integrate e il miglioramento dei servizi accessori. La rete diventa così più funzionale per tutte le categorie di utenti, a vantaggio di una mobilità più fluida.

Il cammino verso un sistema di trasporto pubblico alpino più efficace passa per continui investimenti tecnici e umani, capaci di alimentare una crescente domanda e tenere alto il livello di soddisfazione di turisti e cittadini.

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Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.