Il tour del mei - Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana fa tappa ad Abu Dhabi

Il tour del mei – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana fa tappa ad Abu Dhabi

Il MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana celebra le storie degli emigrati italiani ad Abu Dhabi, promuovendo il patrimonio culturale e l’interazione interculturale fino al 19 dicembre.
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Il tour del mei - Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana fa tappa ad Abu Dhabi - Gaeta.it

L’attenzione si concentra sul MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, un’importante iniziativa che celebra le tradizioni e le esperienze degli emigrati italiani nel mondo. Questa esposizione, che ha già fatto tappa in diverse città globali, ha recentemente raggiunto Abu Dhabi, dove rimarrà fino al 19 dicembre. Il percorso del museo non solo porta alla ribalta il patrimonio culturale italiano, ma offre anche uno sguardo profondo sulle storie di chi ha lasciato la propria patria in cerca di opportunità.

Le tappe del connubio culturale tra Italia e mondo

Il MEI ha avviato un viaggio che ha già toccato metropoli come Buenos Aires, Los Angeles, Tokyo, New York, Singapore e Mumbai. Ogni tappa ha rappresentato un’occasione per consolidare il legame tra l’Italia e le comunità italiane all’estero, portando con sé esposizioni, storie ed eventi che raccontano l’emigrazione come un fenomeno culturale, umano e sociale. Dall’Argentina agli Stati Uniti, passando per l’Asia, il museo si fa portavoce delle esperienze e delle sfide affrontate dagli emigrati, creando un ponte tra passato e presente.

La tappa ad Abu Dhabi si distingue come un’opportunità per avvicinare il pubblico arabo alla cultura italiana, sottolineando l’importanza della comunicazione interculturale. Non solo un semplice viaggio, ma un vero e proprio racconto collettivo di aspirazioni, sacrifici e successi. Queste pianificazione itineranti sono frutto di un’organizzazione meticolosa che valorizza il patrimonio artistico e culturale italiano in un contesto internazionale.

Eventi e iniziative a Abu Dhabi

Durante il soggiorno ad Abu Dhabi, il MEI incarna un’idea di interazione culturale vivace e coinvolgente. Al centro del Villaggio Italia, è stato allestito un grande schermo dove vengono proiettati video spot gestuali di Luca Vullo, noto ambasciatore della gestualità italiana. Questi video, carichi di espressione e simbolismo, sono sottotitolati in inglese, permettendo ai visitatori di comprendere ancora meglio il messaggio di cultura e identità che si cela dietro ogni gesto.

Il messaggio di Vullo è chiaro: invitare le persone a viaggiare e visitare il Museo di Genova per scoprire di più sulla storicità dell’emigrazione italiana. Le immagini, realizzate con il supporto di Santoro Comunicare, riescono a catturare l’attenzione del pubblico, accendendo la curiosità nei confronti della cultura italiana. Non è solo una celebrazione della gestualità, ma una celebrazione di un intero modo di essere che caratterizza gli italiani nel mondo.

In aggiunta agli spot di Vullo, saranno messe in onda storie emblematiche legate all’emigrazione italiana negli Emirati Arabi, grazie alla collaborazione con Rai Italia. Queste narrazioni non sono solamente un modo per informare, ma sono un’opzione di legame che permette di far emergere le radici italiane che si intrecciano con la storia del mondo arabo.

La prossima tappa: Doha

Dopo Abu Dhabi, il MEI è pronto a ripartire verso Doha, dove sarà presente dal 22 al 25 dicembre. Questa nuova tappa si preannuncia ricca di eventi e sofisticate comunicazioni, con l’intento di attrarre visitatori locali e internazionali. A Doha, il museo punterà a scoprire e raccontare ulteriormente le esperienze degli italiani nel mondo, con particolare attenzione a quelle comunità che hanno trovato una nuova casa in Qatar.

Il tour del MEI non è soltanto un viaggio espositivo; è l’opportunità di mettere in luce l’heritage italico nel contesto contemporaneo, creando dialoghi e incontri tra culture diverse. Con ogni tappa, il museo continua a tessere una rete di connessione, sviluppando coscienza culturale e storie da raccontare.

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