Il tour de suisse, una delle corse ciclistiche più prestigiose in europa, farà il suo ingresso in italia per la prima volta con la tappa che unisce heiden e piuro, in valtellina. Un percorso impegnativo che attraversa paesaggi montani e termina nel cuore della valchiavenna, promettendo spettacolo e sfide per i corridori e per il pubblico. La presentazione ufficiale si è tenuta a milano, a palazzo lombardia, in vista della frazione di metà giugno. Vediamo i dettagli di questa novità nel calendario ciclistico.
La nuova tappa con arrivo a piuro e il percorso attraverso il passo dello spluga
Mercoledì 18 giugno 2025 lo svolgimento della tappa heiden-piuro segnerà una prima assoluta per il tour de suisse in territorio italiano. La partenza avverrà da heiden, località svizzera, per attraversare il passo dello spluga, una delle vie alpine più note. Questo valico si trova a 2.114 metri di altitudine, e presenta una salita lunga circa 9,5 chilometri che mette a dura prova gli atleti. Dal passo lo gruppo scenderà poi verso il confine italiano, imboccando la strada statale 36 che conduce a chiavenna.
Il tratto finale si snoderà attraverso la valchiavenna, con lo sbocco a piuro, nella frazione borgonuovo, proprio davanti alle famose cascate dell’acquafraggia. L’intero percorso misura quasi 193 chilometri e accumula un dislivello complessivo superiore ai 3 mila metri, cifre che evidenziano la difficoltà di questa frazione. Il passaggio in valchiavenna arricchisce così la storia della corsa, portando una nota di novità nei territori della lombardia, tradizionalmente amati dagli appassionati di ciclismo.
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L’importanza della tappa per la promozione dello sport e del territorio in lombardia
Federica Picchi, sottosegretaria alla presidenza della regione lombardia con delega a sport e giovani, ha promosso l’iniziativa durante la presentazione ufficiale. Ha evidenziato come la scelta della lombardia continui a rafforzare il legame tra questa regione e le grandi gare ciclistiche. “L’obiettivo è quello di offrire eventi in grado di portare visibilità internazionale, stimolare l’economia locale e favorire la diffusione della pratica sportiva.”
La tappa a piuro si inserisce in questo quadro, diventando un’occasione per valorizzare un territorio ricco di attrattive naturali e storiche. Picchi ha sottolineato come questa iniziativa si fondi su un impegno concreto verso eventi di qualità, capaci di coinvolgere diverse comunità. La scelta di piuro non è casuale: luogo di arrivo molto scenico, grazie alle cascate dell’acquafraggia, disponibili a diventare meta anche per il turismo sportivo fuori dalla stagione agonistica.
Dettagli tecnici e commenti del direttore sportivo del tour de suisse
Il direttore sportivo del tour de suisse, david loosli, ha fornito indicazioni sulla natura tecnica della tappa. Lo ha definita probabilmente decisiva nel contesto della corsa, data la lunghezza superiore ai 190 chilometri e un dislivello che supera i tremila metri. Una caratteristica particolare è la lunga ascesa al passo dello spluga, iniziando da thusis per circa 34 chilometri, seguita da una discesa molto tecnica verso il traguardo. Secondo loosli, “questa è forse l’unica frazione della corsa con una salita di tale rilievo posta così vicina al termine.”
Ha poi lodato il gruppo organizzativo locale, riconoscendo l’esperienza acquisita anche in eventi come il giro d’italia. Questo ha permesso una collaborazione efficace che ha facilitato la preparazione della tappa in territorio italiano. L’attenzione al dettaglio e al supporto logistico prenderà forma nei giorni di gara, quando sarà possibile valutare l’impatto sul gruppo e sugli appassionati.
L’arrivo della corsa e il valore simbolico della frazione borgonuovo a piuro
La chiusura della tappa nel borgonuovo di piuro ha un valore particolare, per via della sua posizione panoramica e delle attrazioni naturali del luogo. Le cascate dell’acquafraggia sono uno scenario unico, che ha attratto i partecipanti e chi segue la corsa da lontano. Il passaggio nel cuore della valchiavenna offre un’occasione rara per mostrare al mondo ambienti spesso meno conosciuti, ma di grande bellezza.
Per la popolazione locale questa tappa rappresenta un momento importante di visibilità anche turistica, potenzialmente capace di accendere l’interesse sulle risorse del territorio. La partnership tra organizzatori svizzeri e amministrazioni italiane ha contribuito a consolidare la presenza del tour de suisse oltre confine, nell’ottica di una corsa che cerca sempre nuovi orizzonti e sfide per i ciclisti.