Il telescopio hubble osserva 3I/ATLAS, il nuovo oggetto interstellare entrato nel sistema solare nel 2025

Il telescopio hubble osserva 3I/ATLAS, il nuovo oggetto interstellare entrato nel sistema solare nel 2025

Il telescopio Hubble ha rilevato l’oggetto interstellare 3I/ATLAS, una cometa primitiva proveniente da una regione antica della Via Lattea, mentre l’osservatorio Vera C. Rubin monitorerà nuovi arrivi simili nel sistema solare.
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Il telescopio Hubble ha rilevato il 21 luglio 2025 l’oggetto interstellare 3I/ATLAS, una cometa attiva proveniente da una regione antica della Via Lattea. Il nuovo osservatorio Vera C. Rubin seguirà il suo studio, promettendo di scoprire molti altri corpi simili nel sistema solare. - Gaeta.it

Il 21 luglio 2025 il telescopio spaziale Hubble ha rilevato l’ingresso nel sistema solare dell’oggetto interstellare 3I/ATLAS. Questo corpo è il terzo riconosciuto di origine esterna al nostro sistema, dopo l’arrivo di ‘Oumuamua nel 2017 e di 2I/Borisov nel 2019. Lo studio di 3I/ATLAS ha già acceso l’interesse degli astronomi per le sue caratteristiche uniche e per la sua possibile origine in una zona più antica della Via Lattea rispetto al nostro sistema solare.

Osservazioni di hubble e caratteristiche di 3I/ATLAS

Il telescopio Hubble ha fornito immagini dettagliate di 3I/ATLAS mostrando una cometa con una chioma luminosa e ben definita. Queste osservazioni sono state raccolte poche ore dopo il suo avvistamento iniziale. Le immagini presentano numerosi raggi cosmici, ma la cometa si distingue chiaramente, consentendo un’analisi approfondita della sua struttura e composizione.

Caratteristiche spettroscopiche

Uno studio preliminare basato sulla spettroscopia ottica e nel vicino infrarosso ha evidenziato che 3I/ATLAS è una cometa attiva. Contiene ghiaccio d’acqua in quantità rilevanti, e la composizione delle polveri che la accompagnano risulta più simile a quella degli asteroidi di tipo D rispetto agli oggetti transnettuniani ultrarossi. Gli asteroidi di tipo D sono noti per la presenza di silicati arricchiti in molecole organiche e carbonio, con tracce di ghiaccio d’acqua al loro interno. Questa caratteristica suggerisce che 3I/ATLAS potrebbe rappresentare un corpo primitivo proveniente da una zona poco esplorata della galassia.

Un oggetto proveniente da una regione più antica della via lattea

La traiettoria di 3I/ATLAS indica che proviene da una regione della Via Lattea che si è formata molto prima del nostro sistema solare. Se confermato, questo dato lo renderebbe il più antico corpo interstellare mai osservato attraversare il nostro sistema. L’ipotesi si basa sul calcolo delle orbite e sulle caratteristiche chimiche raccolte dalle osservazioni spettroscopiche.

“Questo aspetto apre nuove prospettive sul modo in cui oggetti formatisi in epoche e ambienti diversi possono arrivare fino a noi.” Implica che i materiali cosmici circolino tra sistemi stellari differenti da tempi lunghissimi, portando con sé informazioni preziose sulle condizioni che regnavano nella giovane Via Lattea. La scoperta di 3I/ATLAS potrebbe aiutare a capire meglio la storia chimica e dinamica della nostra galassia.

Il ruolo dell’osservatorio vera c. rubin nella ricerca futura

L’osservatorio Vera C. Rubin sta entrando in scena come punto di riferimento per seguire 3I/ATLAS con strumenti ancora più avanzati. Questo osservatorio ha appena iniziato le sue attività scientifiche il 23 giugno 2025, dotato della più grande fotocamera digitale mai costruita per rilevare oggetti celesti. Il progetto LSST prevede di monitorare il cielo per almeno un decennio.

Progetti e previsioni

Si prevede che l’osservatorio possa identificare numerosi nuovi oggetti interstellari simili a 3I/ATLAS che attraversano la nostra zona di spazio. Le stime indicano tra 5 e 50 nuovi arrivi sotto osservazione, una cifra destinata a cambiare la comprensione di quanti corpi esterni si muovano regolarmente tra le stelle del sistema solare. Il lavoro combinato di Hubble e Vera C. Rubin promette di allargare le possibilità di studio di questi visitatori, svelandone natura e dinamica con più precisione.

L’avvistamento di 3I/ATLAS conferma che il nostro sistema solare è aperto all’arrivo di corpi provenienti da lontano. Ancora da scoprire restano i dettagli sulle dimensioni, composizione e origine esatta di questo corpo, ma l’impegno delle missioni attuali e future garantirà un’analisi più approfondita nei mesi e negli anni a venire.

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