Il tar annulla la selezione del comandante della polizia municipale dell’aquila: prefetto commissario per la gestione

Il tar annulla la selezione del comandante della polizia municipale dell’aquila: prefetto commissario per la gestione

Il tribunale amministrativo regionale annulla la selezione interna per il comandante della polizia municipale dell’Aquila, nominando il prefetto commissario e imponendo un concorso pubblico per garantire trasparenza e stabilità.
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Il TAR annulla la nomina interna del comandante della polizia municipale dell’Aquila per irregolarità, nominando il prefetto commissario e ordinando un concorso pubblico per garantire una guida stabile e trasparente. - Gaeta.it

La vicenda che riguarda la nomina del comandante della polizia municipale dell’aquila ha subito una svolta con l’intervento del tribunale amministrativo regionale . La selezione interna indetta dal comune è stata annullata per irregolarità legate alla struttura del corpo, già dichiarata illegittima da una sentenza precedente. Nel frattempo è stato designato il prefetto della provincia come commissario per affrontare la situazione e gestire il corpo di polizia municipale. Questo episodio mette in luce problemi più ampi legati all’organizzazione del corpo e alle condizioni della sicurezza urbana nella città.

Il prefetto nominato commissario per gestire l’emergenza istituzionale

Vista l’impossibilità di procedere con la nomina regolare nel breve periodo, il ministero dell’interno ha nominato il prefetto dell’aquila come commissario straordinario con il compito di gestire la polizia municipale fino all’espletamento del concorso. Questa scelta mira a evitare vuoti di comando e a mantenere una guida unitaria nella gestione della sicurezza urbana e delle attività operative.

Il prefetto dovrà coordinare le funzioni del corpo, intervenendo sulle criticità e garantendo un livello minimo di efficienza. La nomina a commissario riflette lo stato di emergenza amministrativa derivante dal mancato rinnovo della guida del corpo e la necessità di un intervento esterno per riportare ordine nelle procedure. La gestione commissariale si configura quindi come una misura temporanea ma necessaria.

Il tar annulla la selezione e sottolinea la necessità di un concorso pubblico

Il tribunale amministrativo regionale ha dichiarato nulla la selezione interna per la nomina del comandante della polizia municipale, ritenendo che la procedura si basasse su una struttura del corpo non più valida a seguito di un precedente pronunciamento dello stesso tar. Quella struttura, infatti, era stata giudicata illegittima e pertanto non poteva essere utilizzata come riferimento per la selezione del nuovo comandante. La sentenza del tar specifica che le decisioni giudiziarie vanno applicate senza interpretazioni che ne modifichino la portata.

Il tribunale ha quindi ordinato al comune di bandire un concorso pubblico, previsto dalla normativa, per procedere regolarmente alla nomina del comandante in carica. Questo concorso dovrebbe garantire trasparenza e rispetto delle regole, superando così le incertezze generate dalla precedente selezione interna. L’ordinanza del tar punta a ristabilire un quadro normativo corretto, indispensabile per assicurare un comando stabile e legittimato del corpo di polizia municipale.

Conseguenze della mancanza di un comandante stabile sulla gestione urbana

L’assenza di un comandante a pieno titolo ha innescato una serie di problemi nella gestione quotidiana della polizia municipale e, di riflesso, della città. Tra le difficoltà più evidenti si segnalano il traffico caotico con scarse misure di controllo, la proliferazione di dehors abusivi che occupano spazi pubblici senza autorizzazioni, una segnaletica stradale spesso confusa o contraddittoria e una situazione generale di sicurezza urbana che appare fragile.

Questi disagi non solo complicano la vita dei cittadini ma compromettono anche l’immagine dell’aquila come centro urbano. Chi si occupa delle attività di polizia municipale si trova a operare senza una guida stabile e con indicazioni non sempre chiare. L’assenza di un comandante reale impedisce una pianificazione accurata delle strategie di controllo del territorio e di intervento sulle criticità più grandi.

Il tar invita il comune a rispettare le sentenze e procedere al bando pubblico

Nel suo pronunciamento il tribunale ha sottolineato che le sentenze non possono essere reinterpretate o parzialmente eseguite ma devono essere applicate integralmente. Per questo ha esortato il comune dell’aquila a pubblicare senza ulteriori indugi il bando per il concorso pubblico finalizzato alla nomina del comandante della polizia municipale. Questa scelta rappresenta l’unica via per sanare le irregolarità accumulate e assicurare stabilità al vertice del corpo.

Il concorso pubblico costituisce un passaggio obbligato anche per evitare nuove contestazioni legali e per fornire ai cittadini una gestione trasparente e conforme alle norme. Solo dopo l’espletamento della selezione e la nomina definitiva, il comando può assumere un ruolo pieno e continuativo nella direzione della polizia municipale, restituendo alla città una funzione di controllo e sicurezza urbana più efficace e coordinata.

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