Il senatore nicola calandrini torna a visitare il carcere di latina per valutare criticità e progetti

Il senatore nicola calandrini torna a visitare il carcere di latina per valutare criticità e progetti

Nicola Calandrini e Fratelli d’Italia rilanciano l’attenzione sul carcere di Latina, evidenziando criticità strutturali e sovraffollamento, con proposte per un nuovo istituto fuori dal centro grazie ai poteri del commissario straordinario.
Il Senatore Nicola Calandrini Il Senatore Nicola Calandrini
Il senatore Nicola Calandrini ha visitato per la seconda volta in due anni il carcere di Latina, evidenziandone criticità strutturali e sovraffollamento, e promuovendo il progetto di un nuovo istituto penitenziario più funzionale fuori dal centro città, con il supporto del commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. - Gaeta.it

La situazione del carcere di Latina resta un tema aperto che coinvolge le condizioni di lavoro della polizia penitenziaria e le condizioni di vita dei detenuti. Nicola Calandrini, senatore di Fratelli d’Italia, ha effettuato una nuova visita all’istituto penitenziario insieme ad alcuni esponenti locali del suo partito. Durante l’incontro sono emerse riflessioni sulle difficoltà attuali e le possibili strade per migliorare la struttura carceraria.

Seconda visita in due anni per un controllo diretto sulle condizioni del carcere

Il 2025 segna la seconda volta in meno di due anni che il senatore Nicola Calandrini si reca nella casa circondariale di Latina. La prima visita risale a febbraio 2023 quando era presente anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Questa nuova presenza ribadisce l’attenzione del senatore e del suo gruppo politico su come si svolge il lavoro all’interno del carcere. Durante questa giornata Calandrini è stato accompagnato da Cesare Bruni, capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale di Latina, e da Dino Iavarone, coordinatore comunale del partito.

Confronto con la direzione del carcere

L’incontro ha coinvolto anche la direttrice del carcere, Pia Paola Palmieri, con la quale si è discusso sulle condizioni generali della struttura. L’esponente politico ha voluto constatare di persona come polizia penitenziaria e detenuti affrontano la realtà quotidiana, mediando tra problemi strutturali e operativi. L’obiettivo di queste visite è mantenere alta l’attenzione sulle necessità concrete degli operatori e garantire un ambiente dignitoso per la popolazione carceraria.

Criticità strutturali e sovraffollamento: il carcere non risponde più alle esigenze

L’edificio della casa circondariale di Latina si trova in pieno centro città. Questa collocazione storica oggi risulta problematica, soprattutto per le dimensioni ridotte e il sovraffollamento che caratterizzano la struttura. Nicola Calandrini ha sottolineato come questa situazione comprometta non solo il lavoro degli agenti, ma anche il percorso di rieducazione che la costituzione italiana garantisce ai detenuti.

La presenza di un carcere piccolo e inadeguato nel cuore di Latina crea non poche difficoltà nella gestione quotidiana. Gli spazi limitati aumentano la tensione e la convivenza si fa complicata sia per chi lavora all’interno sia per chi sconta la pena. Le condizioni non facilitano un clima favorevole al recupero sociale, elemento centrale del sistema penale. Per questi motivi Calandrini ha confermato che l’attuale carcere non riesce più a rispondere alle reali esigenze dell’utenza.

Il ruolo del commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria e i poteri speciali

Una novità rilevante nel contesto della giustizia e della gestione carceraria riguarda la nomina di un commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. Questo ruolo prevede poteri speciali per accelerare i lavori relativi a nuove strutture. Il commissario può operare in deroga a molte norme ordinarie, riducendo così i tempi e gli ostacoli burocratici che in passato hanno rallentato i progetti.

Nicola Calandrini ha espresso l’intento di incontrare il commissario dopo la pausa estiva per discutere il destino del carcere di Latina. La possibilità di avvalersi di poteri straordinari apre nuove prospettive per un progetto che prima doveva affrontare lunghe attese. Questa macchina speciale è pensata proprio per far fronte ai ritardi accumulati, consentendo un avvio più rapido sia delle demolizioni e costruzioni, sia di eventuali interventi di ristrutturazione.

Poteri straordinari per accelerare i lavori

Il commissario straordinario ha il compito di snellire iter burocratici e normativi, favorendo una rapida esecuzione dei lavori per la realizzazione o la riqualificazione degli istituti penitenziari, con l’obiettivo di garantire strutture più adeguate e funzionali.

Prospettive di spostamento e costruzione di un nuovo carcere più funzionale

Tra le soluzioni che tornano a prendere corpo nei tavoli istituzionali c’è lo spostamento dell’istituto penitenziario fuori dal centro città. L’idea è quella di realizzare una struttura nuova e più capiente, che consenta una gestione più efficace della sicurezza e migliori condizioni di lavoro. La posizione meno centrale dovrebbe inoltre ridurre i disagi alle zone limitrofe.

Il senatore Calandrini ha descritto il progetto come la prossima grande sfida: un carcere moderno, funzionale e più vivibile. L’obiettivo è offrire un ambiente che rispetti le esigenze quotidiane degli operatori e favorisca il percorso di rieducazione per i detenuti. La novità sta nel fatto che si sta cercando di coinvolgere maggiormente chi lavora e opera all’interno della struttura, per calibrare meglio le soluzioni sulle esigenze reali.

Approccio collaborativo con la direzione e la polizia penitenziaria

L’incontro con la direttrice e il comandante della polizia penitenziaria testimonia questo approccio collaborativo. La volontà è di avanzare con serietà e concretezza, attuando quanto richiesto da tempo da più parti. Nicola Calandrini conferma l’impegno a procedere unito con le istituzioni per un risultato che modifichi in meglio le condizioni dell’istituto.

Le prossime settimane saranno decisive per definire i tempi e le modalità di questo spostamento. Le risorse stanziate e le deroghe disponibili al commissario straordinario potrebbero imprimere una svolta significativa. Si attende comunque il dialogo fra tutte le parti interessate per evitare che problemi di natura burocratica o tecnica rallentino ancora la crescente necessità di un carcere adeguato a Latina.

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