I dati rappresentano la base fondamentale della tecnologia contemporanea, con un impatto particolare nel campo dell’intelligenza artificiale . Durante l’assemblea generale di Centromarca, che si è svolta a Milano, Max Ibarra, ex amministratore delegato di Engineering, ha sottolineato come questi elementi stiano trasformando il modo in cui le aziende si rapportano ai consumatori. In un mondo sempre più guidato dall’informazione, i dati non si limitano a essere raccolti ma diventano la materia prima per estrarre conoscenze nascoste e guidare decisioni di business.
Dati come materia prima nell’era tecnologica
Secondo Max Ibarra, i dati non sono semplici numeri o informazioni grezze, ma costituiscono la materia prima essenziale per il funzionamento della tecnologia moderna e soprattutto dell’intelligenza artificiale. Gli algoritmi di Ai elaborano questi dati per scoprire pattern, trend e insight che non sarebbero percepibili attraverso metodi tradizionali. A Milano, durante l’assemblea Centromarca, ha spiegato che “il vero valore oggi sta nel trattare i dati in modo tale da far emergere contenuti nascosti, ovvero informazioni complesse su comportamenti, preferenze e bisogni dei consumatori.” Questo genere di elaborazione consente alle aziende di personalizzare l’offerta e migliorare la relazione con il cliente, creando un vantaggio competitivo sul mercato.
Gestione e analisi efficace dei dati
La trasformazione dei dati in conoscenza richiede non solo tecnologie avanzate ma anche una gestione attenta e consapevole. I molti dati raccolti ogni secondo possono diventare un peso se non vengono filtrati e analizzati con metodi appropriati. E per farlo serve un approccio che unisca capacità tecniche e strategiche, per evitare di perdere tempo e risorse in processi poco efficaci.
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Comprendere il cliente grazie a dati e Ai
I dati raccolti a oggi permettono di acquisire un livello di comprensione del consumatore nettamente superiore rispetto al passato. Max Ibarra ha ricordato che questa enorme quantità di informazioni consente alle aziende di osservare comportamenti, preferenze e abitudini in modo molto più dettagliato. Gli strumenti di Ai, abbinati alle informazioni disponibili, aiutano a prevedere scelte di acquisto e a individuare nuove esigenze.
Non basta tuttavia ammassare dati. È fondamentale, come sottolinea Ibarra, sviluppare all’interno delle aziende competenze specifiche per interpretare e utilizzare queste informazioni. “Il successo dell’applicazione dell’intelligenza artificiale passa attraverso l’acquisizione di skill specialistici che sappiano tradurre numeri e statistiche in strategie concrete e azioni mirate.” Senza figure preparate e capaci di guidare questo processo, l’enorme mole di dati rischia di rimanere inutilizzata o poco sfruttata.
Investimenti nella formazione e nel capitale umano
Questa consapevolezza ha portato molte realtà aziendali a investire in formazione e in figure professionali dedicate. È chiaro che la tecnologia da sola non basta, occorre la capacità umana di governare e orientare il flusso informativo verso risultati concreti, adatti ai contesti specifici di mercato. La sfida delle imprese è quindi anche culturale oltre che tecnologica.
Il contesto milanese e l’evoluzione delle aziende italiane
L’assemblea generale di Centromarca, tenutasi a Milano, ha offerto uno scenario significativo per affrontare l’evoluzione in corso nelle aziende italiane. Milano, centro nevralgico dell’economia e dell’innovazione in Italia, si conferma luogo di confronto e aggiornamento sui temi della digitalizzazione e della relazione con il consumatore. Le imprese presenti hanno mostrato interesse crescente verso le nuove tecnologie e la gestione intelligente dei dati.
Il ruolo di Engineering, società che opera da anni nel campo dei servizi informatici, è stato rilevante nell’allineare tecnologie avanzate alle esigenze di aziende di diversi settori. Il contributo di Max Ibarra ha evidenziato la necessità di adattarsi rapidamente ai mutamenti del mercato, puntando su dati e intelligenza artificiale. A Milano, in questo contesto, si sono messe in luce due direttrici: la raccolta di informazioni sempre più precisa e la preparazione di team capaci di gestirle.
Sfide e prospettive per le aziende italiane
Mentre la quantità di dati continua a crescere, le aziende italiane stanno facendo i conti con la complessità di trasformare questo patrimonio in un asset utile, soprattutto in vista di mercati più competitivi e consumatori più esigenti. Il confronto a Milano ha anche aggiunto una dimensione culturale al discorso tecnologico, indicando quanto la formazione e la conoscenza approfondita del cliente siano diventate leve indispensabili.