Il rito del caffè al bar: come si sceglie e cosa preferiscono i romani per la colazione fuori casa

Il rito del caffè al bar: come si sceglie e cosa preferiscono i romani per la colazione fuori casa

A Roma oltre la metà della popolazione fa colazione al bar almeno una volta al mese, preferendo caffè come cappuccino e prodotti dolci, mentre Lavazza lancia nuove miscele ispirate a città italiane.
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A Roma oltre la metà della popolazione fa colazione al bar almeno una volta al mese, un rito sociale che unisce tradizione e nuove proposte come le miscele Lavazza ispirate alla città, accompagnate da dolci tipici come il cornetto. - Gaeta.it

La colazione al bar resta un momento chiave per tanti italiani. A Roma, come conferma un’indagine Eumetra per Lavazza presentata a palazzo delle esposizioni, oltre la metà degli abitanti sceglie di fare colazione fuori casa almeno una volta al mese. Un appuntamento che unisce tradizione, abitudini di consumo e nuove proposte pensate per rispecchiare le diverse realtà del paese. Vi raccontiamo i dettagli più interessanti su cosa si beve e si mangia nelle prime ore della giornata nella capitale, con uno sguardo anche ai nuovi blend targati Lavazza.

La frequenza della colazione fuori casa tra i romani

Secondo i dati emersi nell’indagine presentata il 15 gennaio 2025 a Roma, il 52% degli abitanti della città fa colazione fuori casa almeno una volta al mese. La percentuale cresce se si considera chi compie questa scelta più volte a settimana, attestandosi al 20%. Questi numeri riflettono una conferma rispetto al trend nazionale, dove cinque italiani su dieci consumano la prima colazione al bar almeno mensilmente. Il bar resta quindi un punto di ritrovo quotidiano e un luogo non solo per il caffè ma anche per socializzare e iniziare la giornata.

Un rituale condiviso e sociale

Questo comportamento non si limita alla semplice pausa caffè ma si lega a un vero e proprio rituale condiviso che coinvolge non solo bevanda, ma anche il contesto di consumo. Le abitudini a Roma sono fortemente radicate nell’idea del bar come luogo pubblico e di riferimento sociale, in cui consumare prodotti freschi e di qualità, insieme a varie opzioni di cibo tradizionale. L’abitudine alla colazione fuori casa, specie nel contesto metropolitano come Roma, evidenzia il legame tra momenti conviviali e uno stile di vita urbano che privilegia rapide pause ma curate.

Chi frequenta il bar per colazione non cerca solo una bevanda ma un’esperienza che unisce sapore e compagnia. Il dato che vede quasi la metà dei romani tornare almeno una volta al mese conferma che il rito del bar rimane una pratica capillare, solida e ben radicata nella quotidianità della città. A supportare questi numeri c’è anche la varietà delle offerte e la possibilità di scegliere prodotti locali o ispirati a diverse regioni italiane, come vedremo.

Le bevande più scelte per la colazione nella capitale

Nel panorama delle bevande scelte per la colazione al bar, la preferenza dei romani si concentra soprattutto sulle proposte a base di caffè, con il cappuccino in cima alle preferenze . È seguito dall’espresso e dal caffè macchiato . Questi dati testimoniano come il caffè rappresenti non solo un rito energizzante ma anche un momento di piacere con sfumature differenti, che si adattano alle preferenze di gusto di chi lo consuma.

Nuove miscele targate lavazza

Lavazza ha recentemente lanciato quattro miscele ispirate a luoghi iconici italiani nelle linee Tales of Italy, con blend dedicati a Milano, Venezia, Roma e Napoli. A Roma, la miscela Trastevere, rivolta ai professionisti, propone un espresso che rivisita la tradizione italiana con un tocco sensoriale in più. La combinazione utilizza una fermentazione della Robusta che scompone gli zuccheri, facendo emergere nuove note esotiche e aromi intensi. Questa scelta punta a valorizzare il carattere unico del caffè romano. La miscelazione poi riflette il modo in cui nel capoluogo cresce l’apprezzamento per esperienze gustative più complesse ma sempre legate alla tradizione.

L’indagine Eumetra sottolinea che circa il 30% dei romani, quando ordina un caffè, preferisce aggiungere il latte. Di questo gruppo, gran parte sceglie il latte vaccino , mentre il restante 15% opta per varianti vegetali. Il 65% predilige il caffè dolce rispetto al 35% che lo sceglie amaro. Questo equilibrio rappresenta una tradizione consolidata di personalizzazione del momento del caffè, che varia però poco rispetto alla media nazionale. Il latte da solo o nelle sue varianti porta il caffè verso una dimensione più morbida o cremosa, mentre l’aggiunta dello zucchero risponde a gusti consolidati tra i romani.

Le scelte alimentari durante la colazione fuori casa

Gli abitanti di Roma non si limitano a bere soltanto, ma quasi sempre accompagnano il caffè con un prodotto da forno o un dolce. Il 97% dei romani sceglie di abbinare qualcosa da mangiare al momento della colazione, dato in linea con la media nazionale del 95%. La preferenza cade soprattutto sui prodotti dolci, con la brioche o il cornetto scelto dall’80% degli intervistati. Seguono la pasticceria fresca dolce con il 22%, torte e crostate al 12% e biscotti all’11%.

Prodotti salati meno amati a roma

I prodotti salati invece risultano meno in voga in città, con solo l’8% che li preferisce, contro il 14% della media italiana. Questo dato suggerisce una tradizione dolce più radicata nella capitale durante la prima colazione, un’abitudine che si differenzia da altre zone.

Per impreziosire la colazione al bar, Lavazza ha presentato durante l’evento a palazzo delle esposizioni due proposte speciali realizzate insieme al pastry chef Fabrizio Fiorani. Fiorani, riconosciuto come miglior pasticcere Identità Golose 2025, ha creato “Il mio Maritozzo 2.0”. Si tratta di una rivisitazione del dolce romano tradizionale, trasformato in una forma quadrata e abbinato alla miscela Trastevere. Per accompagnare questa creazione, è stato realizzato anche il cappuccino signature “Ode a Roma”, con amarena candita, crema al fondente e briciole di biscotto. Queste proposte illustrate rappresentano un tentativo di reinterpretare la colazione romana mantenendo legami stretti con la tradizione ma aprendosi a nuove combinazioni di gusto.

Il significato culturale del caffè nella vita romana

In città come Roma il caffè non è solo una bevanda, ma un momento che racconta storie e mantiene vivi spazi sociali. I bar rappresentano luoghi di incontro e scambio, in cui si intrecciano abitudini collettive e identità personale. Il rito del caffè passa attraverso forme consolidate ma sa anche accogliere novità, come la proposta di nuove miscele e abbinamenti gastronomici, sempre rispettosi del contesto locale.

Tradizione e innovazione

L’introduzione di blend come Trastevere richiama proprio questo spirito. La ricerca di aromi nuovi e più corposi va di pari passo con il rispetto delle tradizioni storiche, come dimostra la scelta della fermentazione della Robusta, tipica di una certa parte di caffè italiano, arricchita da processi che ne aumentano la complessità. Questo fa comprendere come anche un gesto semplice come la colazione al bar conservi una profondità legata a gusti, stili di vita e cultura gastronomica.

Le abitudini di consumo e le preferenze della gente mostrano un’attenzione non solo ai prodotti, ma anche alla qualità dell’esperienza. Roma mantiene così una sua specificità rispetto ad altre città italiane, confermando l’importanza del bar come punto fisico e simbolico nel tessuto quotidiano e sociale della città. Il momento del caffè resta allora un’occasione per restare connessi con le proprie radici, ma anche per sperimentare nuovi sapori e proporre novità.

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