Londra ha ospitato un evento di rilievo culturale con la presentazione pubblica dei nuovi ritratti ufficiali del re Carlo iii e della regina Camilla. Opera di due artisti selezionati, i dipinti rappresentano i sovrani nelle vesti cerimoniali dell’incoronazione. La National Gallery, in occasione del suo duecentesimo anniversario, ha accolto queste opere per la prima volta, segnando un importante momento nelle celebrazioni del museo e nella storia della famiglia reale britannica.
La presentazione dei ritratti reali alla national gallery
Il 2025 ha visto la National Gallery aprire le sue porte a un pubblico vasto per la prima esposizione dei ritratti ufficiali del re Carlo iii e della regina Camilla. I due sovrani, presenti alla cerimonia, hanno svelato le opere pittoriche nell’ala Sainsbury del museo londinese. Sotto l’eco della fanfara dei trombettieri della Household Cavalry Band, che ha richiamato l’accoglienza riservata alla regina Elisabetta II negli anni Novanta, il pubblico ha potuto ammirare due immagini solenni e cariche di simboli.
L’atmosfera celebrativa è stata sottolineata dal discorso del presidente della National Gallery, John Booth, che ha introdotto i ritratti sottolineando il valore artistico e storico delle opere. Camilla, osservando il proprio ritratto, ha espresso soddisfazione con un semplice “Lo adoro”. Carlo iii ha elogiato la “meravigliosa composizione” dell’artista Peter Kuhfeld, confermando il significato che questi ritratti hanno per la monarchia e per la cultura britannica.
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Lavori e sedute degli artisti coinvolti nei ritratti
Peter Kuhfeld, autore del ritratto del re, ha lavorato fianco a fianco con Carlo iii per un periodo di circa diciotto mesi, effettuando cinque sedute ufficiali. La volontà dell’artista era mostrare sia il volto umano sia quello regale del sovrano, mantenendo vivo il filo della tradizione raffigurativa dei monarca inglesi. Kuhfeld ha incontrato il re più volte anche per le sedute dedicate al dettaglio delle corone, oggetti di grande rilevanza simbolica, durante le quali Carlo iii si è mostrato partecipativo, desideroso di discutere ogni particolare dell’opera.
Il contributo di Paul S. Benney, incaricato del ritratto della regina, si è concentrato sull’aspetto umano e su un ritratto che lasciasse emergere empatia e vicinanza. Benney ha condiviso diverse ore di conversazione con Camilla, ora regina consorte, alternando momenti seri ad altri di leggerezza e ironia. L’esperienza nello studio temporaneo di Clarence House ha consolidato un rapporto di stima tra artista e sovrana, che ha definito il lavoro un privilegiato prezioso. Benney ha ricordato con affetto la tranquillità di quelle ore di lavoro nonostante gli impegni ufficiali altrove.
Il valore storico e simbolico dei ritratti e il loro futuro espositivo
Entrambi i ritratti, dopo la mostra temporanea alla National Gallery di Londra, troveranno una collocazione stabile nella Sala del Trono di Buckingham Palace. Qui resteranno a disposizione dei visitatori nella consueta apertura estiva del palazzo, divenendo parte della collezione ufficiale della monarchia. Non è un caso che Carlo iii sia patrono reale della National Gallery, un legame che rafforza il dialogo tra eredità artistica e istituzioni pubbliche.
La tradizione di ritratti di Stato è assai antica e risale almeno al 1620, all’epoca dell’incoronazione di Giacomo VI. Nel dipinto di Carlo iii spiccano elementi cerimoniali come la Corona Imperiale di Stato che appare posata su un tavolo e la sua uniforme di Marina, l’Abito da Cerimonia Numero 1, ornato da medaglie e decorazioni che rimandano alla sua storia militare. La regina Camilla si mostra con la corona che porta il nome di regina Maria e indossa l’abito disegnato da Bruce Oldfield, realizzato appositamente per il giorno dell’incoronazione. Questi dettagli rafforzano il valore commemorativo delle immagini, ancorandole a momenti fondamentali per la monarchia britannica.