Negli ultimi mesi il prosecco ha consolidato la sua presenza sul mercato francese, conquistando una fetta significativa dei consumatori tra i 18 e i 65 anni. Questo dato emerge da un’indagine recente che fotografa la diffusione delle bollicine italiane in ristoranti, bar e altri locali pubblici in Francia. Le cifre mostrano una crescita costante dell’export e un rafforzamento della notorietà italiana di questo prodotto nel paese d’oltralpe.
Consumazione di prosecco in francia: percentuali e abitudini
Secondo un’indagine realizzata da Nomisma-Wine Monitor aggiornata al 21 maggio 2025, il 52% dei francesi di età compresa tra i 18 e i 65 anni ha bevuto prosecco almeno una volta nell’ultimo anno. La rilevazione si concentra su consumazioni avvenute in ambienti pubblici come ristoranti e bar, segnalando una diffusione ampia del prodotto oltre il semplice mercato domestico o occasioni private. Questo dato dimostra come il prosecco stia entrando nel consumo quotidiano o di piacere per molti francesi, non limitandosi soltanto a momenti celebrativi.
Il report evidenzia anche che solo il 28% del pubblico intervistato associa il prosecco all’origine italiana, segno che la consapevolezza della provenienza del prodotto è ancora in fase di consolidamento. Nonostante ciò, il prosecco supera molte altre bollicine e si posiziona come scelta preferita in diverse occasioni sociali.
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Trend di export e crescita del prosecco in francia
Il mercato francese registra un aumento significativo dell’import di vini italiani frizzanti. Dal 2019 al 2024, la quota di vini sparkling italiani importati è passata dal 55,3% al 66,2%, mostrando un rafforzamento costante della presenza italiana nel settore. Nel dettaglio, le esportazioni italiane di prosecco in Francia hanno avuto un aumento in valore pari al 136,6% rispetto al 2019, e un’ulteriore crescita dell’8,8% confrontando il 2024 con l’anno precedente.
In termini di volume, l’incremento del prosecco venduto è stato ancora più marcato: nel cinque anni si è registrata una crescita del 128,1% e solo nel 2024 rispetto al 2023 la quantità esportata è aumentata del 16,9%. Questi numeri dimostrano non solo un interesse crescente, ma anche un rafforzamento commerciale concreto, che fa del prosecco un prodotto strategico per il vino italiano in Francia.
La posizione di val d’oca e i dati di vendita globali del prosecco
La cantina Produttori di Valdobbiadene, nota con il marchio Val d’Oca, rappresenta un punto di riferimento per il prosecco italiano. La cooperativa raccoglie oltre 600 viticoltori e produce ogni anno più di 15 milioni di bottiglie, distribuite in oltre 60 paesi nel mondo. Val d’Oca ha diffuso i dati dello studio proprio in occasione di una campagna di promozione, sottolineando come il prosecco stia vivendo “un momento storico di espansione globale”.
Nel 2024 sono state vendute oltre 660 milioni di bottiglie di Prosecco Doc, con un aumento del 7% rispetto al 2023. Il valore economico delle vendite supera i 3,6 miliardi di euro. Parallelamente, lo champagne ha subito una flessione nelle vendite globali, passando ai 271,4 milioni di bottiglie, con un calo del 9,2%. Questo confronto segna una svolta storica nel mercato mondiale delle bollicine, con il prosecco che si posiziona nettamente al di sopra degli storici rivali francesi.
L’impatto economico e sociale del prosecco secondo val d’oca
Francesco Gatto, presidente di Val d’Oca, ha evidenziato il ruolo del prosecco non solo come segno distintivo del made in Italy, ma anche come risorsa concreta per il territorio veneto. La filiera del prosecco coinvolge migliaia di persone e contribuisce all’economia locale, offrendo lavoro e prospettive soprattutto alle nuove generazioni. Gatto ha sottolineato l’importanza della tutela e della promozione di questo prodotto per salvaguardare identità culturale e sviluppo economico di un’area tradizionalmente legata alla viticoltura.
La crescita del prosecco continua a influenzare città e comunità della zona, creando effetti positivi a cascata su turismo, commercio e produzione agricola. La capacità di competere su un mercato globale dimostra anche la forza di una produzione radicata nel territorio ma aperta ai mercati esteri. Il prosecco, dunque, assume un valore non solo commerciale ma anche sociale e culturale in questo contesto.
La diffusione crescente e i dati sulle importazioni confermano che il prosecco è entrato in modo definitivo nel gusto e nelle abitudini francesi, segnando un cambiamento importante nel mercato delle bollicine internazionali. Ogni dettaglio di queste statistiche racconta lo sviluppo di un prodotto che ormai si impone come protagonista nel panorama enologico globale.