Il professor Fabio Graziosi è stato eletto nuovo rettore dell’università degli studi dell’aquila per il periodo 2025-2031. La votazione si è svolta con un’affluenza del 66,86%, e Graziosi ha ottenuto una netta maggioranza nella seconda tornata elettorale, battendo gli altri due candidati in corsa. La sua elezione segna un passaggio importante per l’ateneo, che punta a proseguire il suo percorso accademico e scientifico sotto la guida di un esperto del settore delle telecomunicazioni e dell’ingegneria.
La votazione e l’assetto della competizione
L’incarico di rettore per l’università dell’aquila viene eletto attraverso procedure molto precise, che nel caso di questa tornata hanno visto la necessità di una seconda votazione per eleggere il nuovo rappresentante dell’ateneo. Fabio Graziosi ha ottenuto 383,53 voti, contro 99,75 per il professor Marco Valenti e 64,16 per Luca Lozzi. Questi numeri sono frutto di un sistema di voto particolare, dove pesa il valore attribuito ai diversi votanti.
Il corpo elettorale comprendeva 640 docenti, 124 studenti con voto pesato a 0,5 e 443 membri del personale tecnico-amministrativo con un peso di 0,22 per voto. Per essere eletto, il candidato deve raggiungere la maggioranza assoluta dei voti espressi, purché tale maggioranza copra almeno il 40% del totale dei voti possibili, e il quorum di partecipazione deve superare la metà più uno degli aventi diritto. Questa struttura garantisce una rappresentanza bilanciata tra chi insegna, chi studia e chi lavora nell’ateneo. Nel confronto diretto tra i tre candidati, Graziosi si è imposto nettamente già in questa tornata, riflettendo un consenso che travalica le divisioni tra le componenti dell’università.
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Il profilo accademico e la carriera di fabio graziosi
Fabio Graziosi, nato a L’Aquila nel 1968, è una figura che rappresenta saldamente il legame tra ateneo e città. Laureatosi con il massimo dei voti nel 1993 in ingegneria elettronica proprio all’università dell’aquila, ha costruito la sua carriera accademica in ambito tecnico-scientifico, specializzandosi nel campo delle telecomunicazioni. Attualmente è docente nel dipartimento di ingegneria e scienze dell’informazione e matematica , dove riveste anche il ruolo di direttore.
La sua esperienza spazia dagli aspetti più teorici alla ricerca applicata, con attenzione particolare ai sistemi di comunicazione wireless in ambienti complessi. Negli anni ha ampliato il proprio campo di studio integrando conoscenze derivate dall’elettronica, dall’informatica e dai controlli automatici. Questi ambiti hanno portato Graziosi a sviluppare studi sulle reti di sensori e sui sistemi embedded in rete, tematiche cruciali per la tecnologia moderna e la ricerca scientifica. Il suo profilo accademico è caratterizzato da un equilibrio tra rigore teorico e applicazioni pratiche, qualità apprezzata durante la campagna elettorale per il rettorato.
Le prospettive per l’università dell’aquila dal 2025 al 2031
Il mandato del professor Graziosi inizierà ufficialmente il 1° ottobre 2025. La scelta della comunità universitaria punta a dare continuità e impulso ad un periodo in cui l’università dell’aquila affronta diverse sfide, sia dal punto di vista didattico che della ricerca. La sua esperienza nel campo delle telecomunicazioni e la direzione del dipartimento Disim lo mettono in una posizione strategica per guidare iniziative che valorizzino l’innovazione tecnologica e la collaborazione tra dipartimenti.
Non solo la scienza, ma anche la gestione dell’ateneo sarà al centro del suo lavoro. Il rettore dovrà tenere conto delle esigenze di studenti, docenti e personale tecnico, bilanciando investimenti in infrastrutture e progetti di ricerca con la necessità di mantenere un ambiente accogliente e funzionale. La sua candidatura ha raccolto un consenso ampio all’interno dell’università proprio grazie a questo profilo e alla sua conoscenza diretta delle dinamiche interne.
Durante il suo sessennio, l’università dell’aquila potrebbe consolidare il suo ruolo come punto di riferimento per la formazione e la ricerca nell’area abruzzese. In un contesto di rapide trasformazioni tecnologiche e accademiche, la leadership di Graziosi dovrà sapersi muovere tra sfide complesse per mantenere alta la qualità delle attività e sviluppare nuove opportunità a favore della comunità universitaria.