Il mercato del caffè attraversa una fase difficile con quotazioni della materia prima che raggiungono livelli eccezionalmente elevati. Le tensioni commerciali, insieme agli eventi climatici avversi in Brasile, spingono il prezzo del caffè verde ben oltre la media storica. Questa dinamica influisce direttamente sul costo della tazzina al bar, con aumenti significativi che si riflettono in diverse città italiane. Il settore della torrefazione e il canale Horeca registrano variazioni rilevanti, mentre si prospettano ulteriori sviluppi nei mesi a venire.
Le cause principali dell’aumento del prezzo del caffè verde nel 2025
Il prezzo del caffè verde registra da tempo valori fuori dal comune, attestandosi intorno a 380 centesimi per libra, circa tre volte la media storica. Questa situazione si è aggravata nel corso del 2025, con oscillazioni che hanno raggiunto punte di 440,85 centesimi a febbraio. Due fattori spiccano tra le cause di questa pressione sul mercato. In primo luogo, i dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni di caffè brasiliano, fissati al 50%, riducono in modo consistente la disponibilità sul mercato statunitense, dove il Brasile rappresenta circa un terzo del caffè non tostato importato. Questa barriera commerciale limita l’offerta e spinge verso l’alto le quotazioni.
Il secondo elemento determinante è rappresentato dalle condizioni climatiche in Brasile, il principale produttore mondiale. All’inizio dell’anno, una gelata nel Cerrado ha danneggiato le coltivazioni, riducendo la resa disponibile. A questo si aggiunge la siccità e la carenza di pioggia nelle zone chiave, che compromettono ulteriormente le prospettive di raccolto per la stagione in corso. Questi eventi combinati generano preoccupazioni sulla continuità dell’offerta e mantengono alta la tensione sui prezzi.
L’impatto dell’aumento del caffè verde sul prezzo della tazzina nelle città italiane
Gli incrementi del prezzo della materia prima si riflettono direttamente sul costo della tazzina di caffè al bar, ormai in crescita costante da diversi anni. Rispetto al 2021 il prezzo medio è cresciuto del 19%, mentre rispetto al 2024 si conta un +3,4%. Esiste tuttavia un forte divario territoriale: città come Benevento e Bolzano registrano prezzi intorno a 1,5 euro per tazzina, mentre a Catanzaro il costo si aggira intorno a 1 euro.
Questo scostamento evidenzia differenze legate sia al potere d’acquisto sia alle dinamiche locali delle attività commerciali. Nonostante il rincaro, la domanda non sembra cedente, ma gli operatori del settore temono ulteriori aumenti: il trend rialzista del prezzo del caffè verde lascia presagire un possibile nuovo incremento del costo al consumatore entro i prossimi mesi.
Mercato italiano del caffè tra crescita e margini ridotti nel canale horeca
Nel 2024 il canale Horeca italiano ha mostrato una crescita del 4,4% in valore, raggiungendo 738,3 milioni di euro nonostante le difficoltà di approvvigionamento e aumento prezzi. Le torrefazioni italiane, però, devono fare i conti con margini ridotti a causa del costo elevato della materia prima, delle complesse dinamiche logistiche internazionali e di tensioni geopolitiche.
Questi fattori comprimono i guadagni degli operatori e frenano nuovi investimenti. La ripresa più stabile dei margini e una stabilizzazione dei prezzi sono attese solo tra il 2026 e il 2027, secondo le previsioni raccolte nel settore. L’attuale situazione costringe le imprese a una gestione prudente, cercando di mantenere l’equilibrio tra costi e domanda in un mercato sempre più volatile.
Nel contesto globale e locale, il prezzo del caffè verde e il costo della tazzina al bar rappresentano due indicatori chiave per comprendere le dinamiche economiche e commerciali che interessano milioni di consumatori e operatori del settore in Italia.