L’invasione russa dell’Ucraina continua a mettere in tensione i rapporti internazionali, con gli Stati Uniti che guidano le trattative per la pace. L’Unione europea, esclusa dalla maggior parte dei negoziati diretti, cerca vie alternative per farsi ascoltare. In questo contesto, il presidente finlandese Alexander Stubb si è fatto notare per il tentativo di stabilire un rapporto privilegiato con l’ex presidente Donald Trump. Stubb punta sulla loro passione comune per il golf e su una comunicazione diretta, cercando di influenzare la linea di Washington sulle sanzioni e la politica verso Mosca.
Il ruolo mancato di giorgia meloni e l’ascesa di alexander stubb
A metà aprile 2025, la presidente del consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha incontrato Donald Trump alla Casa Bianca. L’attenzione dei media internazionali si era concentrata sulla possibilità che Meloni potesse fare da ponte tra l’Europa e gli Stati Uniti, anche per via dell’affinità politica con Trump. Il Wall Street Journal l’aveva soprannominata «Trump whisperer», un’espressione usata per indicare chi riesce a influenzare direttamente l’ex presidente americano. Eppure, a parte elogi e complimenti pubblici, Meloni non ha prodotto risultati concreti.
In parallelo, un altro leader europeo, Alexander Stubb, ha iniziato a farsi avanti con un approccio simile. Oltre a sottolineare la sua capacità di parlare direttamente con Trump, Stubb ha messo in mostra un rapporto più stretto, sfruttando il tempo passato insieme e la passione condivisa per il golf. Questo tentativo si inserisce in una più ampia strategia finlandese per intensificare il proprio ruolo nelle discussioni sulla crisi ucraina, finora monopolizzate dagli Stati Uniti.
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La finlandia e la ricerca di un ruolo nelle negoziazioni sulla guerra in ucraina
Dal febbraio 2025 la conduzione dei negoziati tra Ucraina e Russia è rimasta saldamente nelle mani degli Stati Uniti, con l’UE che ha avuto un ruolo marginale o perlomeno lontano dai tavoli ufficiali. La Finlandia, come paese vicino al conflitto e confinante direttamente con la Russia, ha interesse a dare un contributo diretto alla ricerca di una soluzione. Alexander Stubb ha avanzato la proposta di nominare un inviato speciale europeo per partecipare ai colloqui di pace, dichiarando però che non si propone come candidato.
Questa iniziativa punta a ristabilire una certa presenza europea nei negoziati. Stubb ha ripetutamente evidenziato come la situazione in Ucraina sia drammatica e richieda attenzione urgente, cercando di costruire una figura che possa parlare direttamente con Washington e Mosca. Lo sforzo di Stubb va oltre la politica diplomatica tradizionale, puntando sull’instaurazione di rapporti personali con l’ex presidente Trump, scenario che ha riscosso attenzione anche negli Stati Uniti.
I momenti chiave del rapporto tra stubb e trump
Alcuni episodi negli ultimi mesi hanno confermato questo rapporto privilegiato. A fine marzo 2025, Stubb si è recato a Mar-a-Lago in Florida per una visita a sorpresa a Trump, con cui ha trascorso diverse ore giocando a golf. La giornata dopo Trump si è lasciato andare a commenti molto critici verso Vladimir Putin in un’intervista tv, una presa di posizione diversa rispetto al suo storico atteggiamento benevolente verso Mosca.
Un altro episodio si è verificato il 26 aprile 2025 durante il funerale di Papa Francesco, quando Stubb e Trump erano seduti vicini. Poche ore dopo Trump ha pubblicato sui social un messaggio duro indirizzato alla Russia, dicendo che in Ucraina stanno morendo troppe persone e annunciando possibili nuove sanzioni. Questa coincidenza ha suggerito ai media che Stubb riesca a influenzare l’ex presidente.
Inoltre Stubb ha trascorso a Mar-a-Lago sette ore, un tempo ben più lungo rispetto ad altri leader europei, ricevendo così un trattamento speciale che altri non hanno ottenuto. Questo grado di accesso diretto con Trump è considerato raro e ha suscitato interesse sugli obiettivi dietro gli incontri, soprattutto alla luce degli sviluppi in Ucraina.
La passione per il golf come canale privilegiato verso trump
Stubb ha costruito il legame con Trump partendo da interessi comuni. È un golfista esperto, ex membro della nazionale finlandese di golf e con esperienze di studio negli Stati Uniti, in South Carolina, dove ha ottenuto una borsa di studio proprio grazie a questo sport. Ha anche vissuto un anno in Florida, a Daytona Beach, terreno calcato da Trump stesso come amante del golf.
Quello sport è diventato un canale privilegiato per dialogare senza filtri. I momenti passati sui campi da golf hanno permesso un confronto diretto e amichevole, facilitando l’ascolto da parte di Trump. Queste interazioni informali si sono rivelate preziose per trasmettere messaggi politici, come le critiche alla guerra e le proposte di strategie verso Russia.
Durante la visita a Mar-a-Lago Stubb ha sfruttato la sua conoscenza del mondo americano del golf per guadagnare la fiducia anche di altri funzionari, come il senatore Lindsey Graham e il segretario al tesoro Scott Bessent, entrambi legati al South Carolina. Questa rete di relazioni ha contribuito ad aumentare la sua influenza.
Le dichiarazioni e le offerte politiche di alexander stubb a washington
Stubb non si è limitato a puntare sulle relazioni personali. Ha anche espresso pubblicamente posizioni forti su Trump e la Russia. In un’intervista al New York Times ha detto che spera la Russia capisca che non si può scherzare con il presidente Trump, sottolineando così la necessità di un atteggiamento fermo da parte di Washington.
In precedenza aveva definito Trump l’unico mediatore possibile tra Russia e Ucraina, evidenziando il ruolo fondamentale dell’ex presidente americano. Oltre alle parole, Stubb ha avanzato proposte concrete come la fornitura di navi rompighiaccio, cruciali nella regione artica contesa da Russia e Cina.
Questi gesti stanno accompagnando la sua strategia di mediazione, che tenta di inserire la Finlandia e l’Europa nel cuore delle trattative per la pace. Gli sviluppi mostrano una volontà chiara di agire in modo diretto, senza lasciarsi escludere dal confronto tra super potenze.
Stubb e il coordinamento con gli alleati europei e ucraini
Nonostante il rapporto diretto con Trump, Stubb mantiene strette comunicazioni con leader europei e ucraini. Prima dell’incontro a Mar-a-Lago aveva dialogato con Mark Rutte, Emmanuel Macron e Keir Starmer, principali figure impegnate nel sostegno all’Ucraina dentro l’UE e la NATO. Una volta tornato dall’incontro con Trump, ha aggiornato subito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Questa rete di contatti serve a creare un fronte comune europeo, capace di reagire al possibile disimpegno degli Stati Uniti. Stubb sembra cercare di tenere unito questo dialogo multilaterale, mentre allo stesso tempo costruisce un accesso diretto a Washington tramite Trump. Questo doppio binario appare essenziale nel contesto attuale per contrastare la pressione russa.
Il cambiamento di atteggiamento verso russia rispetto al passato
Alexander Stubb si presenta con posizioni meno accomodanti di quelle del suo predecessore, Sauli Niinistö, in carica fino al 2024. Un tempo, infatti, Niinistö era considerato un interlocutore molto vicino a Putin, tanto da essere soprannominato «Putin whisperer». Inoltre, nel 2018 fu la Finlandia a ospitare il primo incontro diretto tra Trump e Putin, nella capitale Helsinki.
Dopo l’inizio dell’invasione Ucraina, Niinistö aveva mutato atteggiamento, ma il suo profilo restava più incline al dialogo con Mosca. Stubb invece ha mostrato una linea più dura, confermata dalle sue parole rivolte a Trump in cui ha sconsigliato di fidarsi di Putin. Questo cambio evidenzia anche una svolta nella politica estera finlandese, sempre più attenta ai rischi legati alla pressione russa nell’area baltica e artica.