Il premio invictus school a Stefano Orsini per il libro sulle orme di Circe tra mito e corsa sul litorale laziale

Il premio invictus school a Stefano Orsini per il libro sulle orme di Circe tra mito e corsa sul litorale laziale

Stefano Orsini riceve il premio Invictus School per il libro che unisce mito, autobiografia e sport lungo la Maratona Maga Circe nel litorale laziale, coinvolgendo studenti di Campus dei Licei – Massimiliano Ramadù.
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Stefano Orsini ha ricevuto il premio Invictus School per il suo libro che intreccia mito, autobiografia e sport, raccontando la Maratona Maga Circe nel litorale laziale e il suo valore simbolico e umano. - Gaeta.it

Stefano Orsini, giornalista Rai e scrittore, ha ricevuto il premio Invictus School per il suo libro Sulle orme di Circe – Storie di vita all’ombra della maga nella sede del Comune di Cisterna di Latina. L’iniziativa, promossa dall’Istituto “Campus dei Licei – Massimiliano Ramadù” di Cisterna, ha coinvolto gli studenti in un percorso di lettura e riflessione durante la sesta edizione del Premio Letterario Sportivo Invictus. Il volume intreccia narrazione autobiografica e mito lungo il percorso della Maratona Maga Circe, nel cuore del litorale laziale.

Un viaggio tra mito, corsa e memoria lungo il tracciato della maratona maga circe

L’opera di Orsini si sviluppa come un viaggio che unisce esperienze personali e figure mitologiche, ponendo al centro la Maratona Maga Circe. Questo evento sportivo si svolge lungo territori ricchi di storia e suggestioni del litorale laziale, luoghi che contribuiscono a rafforzare l’intreccio tra mito e contemporaneità. I protagonisti del racconto sono la maga Circe, figura mitologica evocata nei racconti classici, e i personaggi di Flavio e Nicole, che assumono ruoli simbolici ma profondamente umani.

Una corsa che diventa metafora

Orsini alterna descrizioni del paesaggio a riflessioni intime, utilizzando la corsa come metafora di un percorso di crescita e introspezione. Il libro non si limita a narrare la gara, ma scava nelle emozioni e nei ricordi che emergono durante la maratona, rivelando legami stretti tra sport e vita, fatica e memoria. Gli episodi autobiografici si affiancano a momenti che invitano a cogliere il valore simbolico del mito nell’esperienza quotidiana.

L’incontro con gli studenti e il ruolo della lettura attiva nel premio invictus school

Il premio assegnato a Orsini non è solo un riconoscimento letterario, ma anche il frutto di un percorso condiviso con gli studenti dell’istituto “Campus dei Licei – Massimiliano Ramadù” di Cisterna. I ragazzi hanno preso parte a un lavoro di lettura attiva che li ha coinvolti nel confronto diretto con i testi e con l’autore. Questo tipo di approccio ha favorito la comprensione profonda del contenuto e ha stimolato la produzione di elaborati originali.

Un dialogo diretto con l’autore

La presenza di Orsini durante la premiazione, tenutasi il 6 giugno nell’aula consiliare di Cisterna di Latina, ha offerto un momento di dialogo vivo. Gli studenti hanno potuto chiedere, ascoltare e riflettere non solo sulle storie narrate, ma anche sulle motivazioni che hanno portato all’ideazione del libro. L’autore ha sottolineato l’importanza di questo scambio, evidenziando come il legame con i luoghi e i sentimenti restituiscano senso e autenticità al racconto.

Il legame con i luoghi dell’anima: una dimensione centrale nel percorso narrativo di orsini

Uno degli aspetti più significativi del libro di Orsini riguarda la relazione tra la dimensione fisica dei luoghi e quella emotiva. Lungo il tracciato della maratona, i paesaggi si trasformano in luoghi dell’anima, spazi in cui si intrecciano storie personali e miti antichi. Orsini descrive con attenzione questi ambienti, che diventano testimoni delle fatiche sportive e delle riflessioni più profonde.

Il mito che vive nella realtà contemporanea

La maratona, in questo contesto, funziona come un percorso metonimico, rappresenta la continuazione di un cammino esistenziale che si compie tra ricordi e incontri. La maga Circe, figura simbolica e guida nel racconto, evoca il potere del mito di rimanere vivo nella realtà contemporanea, capace di raccontare anche le sfide personali. La narrazione di Orsini mostra come lo sport possa trasformarsi in una lente per leggere la vita e la cultura di un territorio.

La scelta di ambientare il libro lungo il litorale laziale, territorio ricco di storia e misteri, rafforza la centralità del rapporto tra uomo e ambiente. Il libro collega il corpo che corre e la memoria che si risveglia, offrendo non solo una descrizione degli eventi sportivi ma una riflessione più ampia su radici, identità e mito.

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