Il premio fabula rappresenta da quindici anni un appuntamento importante per i giovani creativi italiani, capace di unire scrittura, cultura e confronto diretto. Nel 2025, la manifestazione sposta le sue date a inizio estate e introduce un meccanismo inedito per coinvolgere ancora di più ragazzi e ragazze. L’evento torna a svolgersi a Bellizzi tra il 5 e il 10 luglio, mantenendo la sua formula originale ma con alcune novità pensate per rendere l’esperienza più coinvolgente e aperta.
Cambiamenti nelle date e nuove forme di partecipazione
Il premio fabula si discosta dall’abitudine di tenersi a settembre e anticipa l’edizione 2025 ai primi giorni di luglio. Questa scelta mira a offrire un periodo più favorevole per incontri e attività, sfruttando la stagione estiva per allargare la partecipazione e arricchire il calendario di eventi. L’organizzazione spera così di ampliare il pubblico e dare più spazio anche agli ospiti, creando una settimana intensamente animata.
Una grande novità riguarda la possibilità, fin da ora, per i giovani interessati di segnalare sui social quali artisti vorrebbero incontrare durante la manifestazione. L’idea, lanciata dagli organizzatori, si basa sul dialogo diretto con il pubblico e sul desiderio di rispondere alle aspettative di ragazzi e ragazze. L’obiettivo è accogliere, nei limiti del possibile, le richieste più frequenti. Si tratta di un invito a rendere protagonisti i partecipanti già dalla fase preparatoria, creando un clima di attesa e coinvolgimento.
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Conferme nel format e luoghi della manifestazione
Come nelle edizioni precedenti, il premio fabula si svolgerà in alcune location simbolo di Bellizzi: l’arena troisi, l’aula consiliare e l’area spettacolo. Questi spazi ospiteranno le attività di lettura, dibattito e incontro con i protagonisti. La struttura dell’evento resta fedele all’idea originaria: scrivere una favola rappresenta la condizione unica per partecipare.
Nato nel 2010 da un’intuizione di Andrea Volpe, il premio ha mantenuto nel tempo questa sua caratteristica essenziale, che stimola la creatività e la scrittura personale. Il racconto fantastico serve come strumento per esprimere idee, emozioni e visioni della realtà. Le letture pubbliche, i contest e la presenza di ospiti provenienti dal mondo dello spettacolo e della cultura favoriscono la crescita personale dei ragazzi coinvolti.
Il tema 2025, tra poesia e ironia giovanile
Per la 15ª edizione è stato scelto un titolo suggestivo: «Volevo essere un duro», ispirato all’omonima canzone di Lucio Corsi. Il brano si distingue per la capacità di raccontare, con leggerezza e sarcasmo, le difficoltà e i sogni dell’età giovanile. Il tema permetterà ai partecipanti di affrontare nei loro testi le contraddizioni e le fragilità tipiche di quella fase della vita.
L’artista Luigi Viscido ha creato per l’occasione una grafica basata su una «ruota della vita» stilizzata, che interpreta il messaggio del brano con immagini vivaci e un’accezione di “caos magnifico”. La complessità delle emozioni e delle esperienze degli adolescenti emerge in queste rappresentazioni colorate e dinamiche. L’idea è visualizzare la vita attraverso i loro occhi, con tutte le sfumature e la ricchezza che la contraddistingue.
Il premio fabula tra passato, presente e futuro
Andrea Volpe, ideatore della manifestazione, ricorda le origini dell’iniziativa. L’obiettivo iniziale era creare uno spazio che incoraggiasse i ragazzi a raccontarsi liberamente. La favola rappresenta un mezzo semplice ma potente per sviluppare immaginazione e senso critico. Nel frattempo, il premio è cresciuto, ma conserva quell’attenzione al singolo e alla sua storia.
L’associazione che gestisce il premio sostiene che questa comunità continua a evolversi grazie all’entusiasmo di chi partecipa e allo scambio continuo con il pubblico. Il dialogo resta al centro, un modo per far sentire i giovani ascoltati e valorizzati. Le storie raccontate con entusiasmo e meraviglia attraversano gli anni, come testimonianza del percorso compiuto e del valore dato alla parola scritta.
L’edizione 2025 rappresenta dunque un passaggio importante, segnato da un’inedita apertura alle richieste dei ragazzi e un tema che punta dritto alle emozioni più autentiche della crescita. Bellizzi si prepara a ospitare una settimana intensa, destinata a lasciare traccia nel panorama culturale giovanile italiano.