L’importanza dello sport non si limita solo all’aspetto fisico, ma si estende anche alla crescita personale e sociale, promuovendo valori di coesione e empatia. Un recente incontro, intitolato “Il ruolo educativo dello sport”, ha avuto luogo presso la Camera di Commercio di Trieste, organizzato da Studium Fidei. Durante questo evento, che ha attirato imprenditori, sportivi e rappresentanti di associazioni, sono emerse riflessioni significative sul modo in cui lo sport può fungere da strumento educativo e inclusivo.
Sport come strumento di crescita personale
Enrico Samer, presidente di Samer&Co. Shipping e del Trieste Campus, ha evidenziato come lo sport rappresenti un elemento trasversale nelle vite dei giovani e delle loro famiglie. Secondo il suo punto di vista, queste attività non solo forniscono un supporto pratico, ma fungono anche da insegnamento morale. I giovani apprendono i loro diritti e quelli degli altri, creando una coscienza sociale e un’educazione all’interdipendenza. Samer ha sottolineato l’importanza di creare spazi dove i ragazzi possano non solo praticare sport, ma anche sviluppare capacità relazionali e competenze sociali. Questo approccio è fondamentale per aiutare le famiglie a integrarsi e a superare le difficoltà quotidiane, trasformando lo sport in un’opportunità formativa.
Valori nello sport: il punto di vista degli atleti
Daniel Podgornik, giocatore di pallanuoto della squadra A1, ha condiviso la sua esperienza personale, illustrando come lo sport gli abbia permesso di entrare in contatto con persone di ogni tipo e di apprendere valori fondamentali. Ha messo in evidenza il lato ludico dello sport, ricordando che il divertimento dovrebbe sempre essere alla base di qualsiasi attività sportiva. La sua testimonianza sottolinea come il mondo sportivo possa facilitare l’incontro e il dialogo tra individui con background diversi. L’atleta ha richiamato l’attenzione sull’importanza della gioia e della passione nello sport, elementi essenziali per una crescita sana e positiva.
Leggi anche:
Inclusione e socialità : il caso di Calicanto
La sportiva dilettantistica Calicanto si distingue per il suo impegno nell’inclusione sociale, specialmente verso le persone con disabilità . La presidente dell’associazione, Elena Gianello, ha delineato come il calcio, visto come uno spettacolo, possa svolgere un ruolo innovativo nell’ambito dell’inclusione. Attraverso attività che coinvolgono atleti affermati e ragazzi con e senza disabilità , Calicanto promuove momenti di “coeducazione“, in cui entrambi i gruppi imparano l’uno dall’altro. Questa pratica ha dimostrato che bastano pochi minuti di gioco per costruire ponti e abbattere barriere. Gianello ha spiegato che il percorso educativo nello sport parte da un evento giocoso, prima di trasformarsi in un’occasione per apprendere regole fondamentali e comportamenti sociali.
Sport e valori spirituali: la riflessione di Mons. Ettore Malnati
Mons. Ettore Malnati ha enfatizzato che le Olimpiadi dell’antica Grecia rappresentano un incontro tra mente, corpo e spirito. Lo sport, secondo il teologo, deve portare all’emergere di virtù e valori etici. Malnati ha argomentato a favore di una dimensione spirituale, essenziale per la formazione dei giovani atleti. Sostenendo la competizione come parte integrante dello sport, ha messo in guardia contro la creazione di contrapposizioni e rivalità distruttive. Valorizzare l’elemento umano, in questo contesto, significa definire il successo non solo attraverso trofei e medaglie, ma attraverso lo sviluppo integrale della persona.
Questa discussione ha messo in luce che il vero valore dello sport risiede nella sua capacità di unire le persone, superando differenze e costruendo una comunità più coesa.