L'accademia nazionale santa cecilia porta la messa da requiem di verdi nella cavea dell'auditorium parco della musica

L’accademia nazionale santa cecilia porta la messa da requiem di verdi nella cavea dell’auditorium parco della musica

L’Accademia nazionale Santa Cecilia si esibisce all’aperto nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il 2 luglio, con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta da Daniel Harding e un cast di solisti.
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L’Accademia Nazionale Santa Cecilia si esibisce all’aperto nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il 2 luglio, eseguendo la Messa da Requiem di Verdi sotto la direzione di Daniel Harding, con un cast di solisti di rilievo, in un evento che unisce musica, storia e cultura italiana. - Gaeta.it

L’Accademia nazionale santa cecilia torna a esibirsi all’aperto con un evento importante nella cavea dell’auditorium parco della musica di Roma. Il 2 luglio alle 21, sotto la guida del direttore Daniel Harding, l’orchestra e il coro dell’accademia si confronteranno con la messa da requiem di Giuseppe Verdi. Il concerto segna una nuova tappa della rassegna estiva, con un programma che riporta sul palco un capolavoro della musica sacra e un cast di solisti di rilievo.

La messa da requiem di verdi nella cavea dell’auditorium

La cavea dell’auditorium parco della musica ospiterà un’esecuzione che unisce il rigore musicale dell’orchestra e del coro di santa cecilia al fascino di uno spazio aperto, pensato per accogliere grandi eventi culturali. Qui, il 2 luglio, si ascolterà la messa da requiem di Giuseppe Verdi, un brano che il compositore scrisse con un forte legame emotivo nei confronti di Alessandro Manzoni, poeta e scrittore milanese. Questo concerto fa parte della rassegna estiva e conferma il legame tra santa cecilia e la musica italiana di grande tradizione. La direzione d’orchestra è affidata a Daniel Harding, che aveva già lavorato con successo su composizioni di Verdi nelle stagioni precedenti.

Il cast e il ruolo di ogni solista

L’orchestra e il coro, preparato da Andrea Secchi, saranno affiancati da quattro solisti: il soprano Federica Lombardi, il mezzosoprano Teresa Romano, il tenore Francesco Demuro e il basso Giorgi Manoshvili. Questo cast offre un equilibrio vocale in grado di valorizzare le parti solistiche del requiem, dando corpo e intensità alle parole e alle melodie concepite da Verdi. La scelta di esibirsi all’aperto aggiunge una dimensione suggestiva che amplia la potenza della musica, trasformando l’evento in un momento speciale dell’estate romana.

La messa da requiem e il legame con alessandro manzoni

Verdi compose la messa da requiem nel 1874 per ricordare Alessandro Manzoni, morto l’anno prima. Il progetto nacque come un omaggio sentito e personale: il compositore scrisse a casa Ricordi che voleva “dimostrare tutto il suo affetto e venerazione per Manzoni, definito ‘quel grande che non è più'”. La composizione doveva essere imponente, con una grande orchestra, un coro numeroso e più cantanti solisti. La partitura sarebbe dovuta andare in scena proprio nel giorno dell’anniversario della morte del poeta milanese.

Non tutto andò come previsto: il progetto iniziale incontrò difficoltà e rimase in sospeso per un po’. In quei mesi Verdi compose comunque il “Libera me”, una sezione centrale del futuro requiem. Solo più tardi, nel 1873, riprese il lavoro, completandolo in tempo per essere eseguito nella chiesa di San Marco a Milano il 22 maggio 1874. Quella prima esecuzione segnò un grande successo e confermò la forza di un’opera che affiancava alla solennità religiosa un respiro drammatico e intenso. Il legame tra musica e letteratura in questo caso è palpabile, con Verdi che mette in musica la memoria di uno scrittore amato e rispettato.

Il contributo di daniel harding

Daniel Harding si conferma una figura centrale in questo progetto musicale. Conosciuto per la sua precisione e capacità di guidare grandi formazioni sinfoniche e corali, il direttore inglese ha già diretto Verdi più volte, ottenendo risultati apprezzati dal pubblico e dalla critica. In questo concerto nella cavea, il suo ruolo sarà quello di guidare l’orchestra e il coro con passione ma anche con attenzione ai dettagli, per mantenere vivo lo spirito e la forza emotiva della messa da requiem.

Il coro, preparato da Andrea Secchi, ha il compito di sostenere un’opera che alterna momenti di quiete a passaggi intensi e drammatici. Nelle parti solistiche si ascolteranno le voci di Federica Lombardi , Teresa Romano , Francesco Demuro e Giorgi Manoshvili . Questi interpreti sono noti nel mondo operistico per la loro capacità di adattarsi a ruoli diversi, portando ciascuno la propria sensibilità artistica. Il concerto diventa così l’occasione per mostrare l’interazione fra orchestra, coro e solisti, elemento chiave dell’opera di Verdi.

L’importanza storica e culturale dell’evento a Roma

Stabilire un collegamento diretto tra il compositore Verdi e la città di Roma attraverso la cavea dell’auditorium non è casuale. L’esecuzione della messa da requiem in uno spazio all’aperto, moderno e capace di accogliere migliaia di persone, permette di far rivivere un pezzo di storia musicale italiana. La scelta di ricordare Manzoni con la musica di Verdi si inserisce in una tradizione lunga più di un secolo, in cui la cultura italiana si riunisce per celebrare i propri protagonisti.

L’evento del 2 luglio rappresenta anche un’opportunità per avvicinare un pubblico nuovo alla musica classica, oltre a soddisfare gli appassionati che seguono santa cecilia da anni. L’auditorium parco della musica si conferma così un punto di riferimento per concerti di rilievo nel calendario culturale della capitale. La rassegna estiva si arricchisce con un programma che valorizza composizioni complesse e parti vocali, riportando alla luce un capolavoro che resta attuale anche dopo più di cento anni dalla sua prima esecuzione.

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