Il porto di trieste conferma il ruolo chiave nei traffici tra italia, germania e europa centro-orientale

Il porto di trieste conferma il ruolo chiave nei traffici tra italia, germania e europa centro-orientale

Il porto di Trieste rafforza il ruolo strategico nei collegamenti ferroviari e energetici tra Italia e Germania, con nuovi investimenti infrastrutturali e collaborazioni industriali presentati alla fiera Transport Logistic di Monaco.
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Il porto di Trieste si conferma un hub logistico strategico per i collegamenti ferroviari e energetici tra Italia e Germania, con importanti sviluppi infrastrutturali e collaborazioni industriali per rafforzare la sua posizione nel contesto europeo. - Gaeta.it

Il porto di Trieste si conferma un punto di riferimento centrale per i collegamenti logistici tra l’Italia e l’Europa centro-orientale, soprattutto verso la Germania. Numeri di traffico ferroviario, progetti infrastrutturali e rapporti con partner industriali hanno evidenziato la sua importanza durante la fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, dove lo scalo giuliano ha presentato le proprie caratteristiche come sistema integrato per la supply chain europea.

Traffico ferroviario nel porto di trieste: numeri e prospettive per il 2025

Nel 2024, il porto di Trieste ha movimentato circa 2.500 treni da e per la Germania, una quota pari al 32% del traffico ferroviario totale dello scalo. Le direttrici principali sono rappresentate da Colonia con quasi 1.000 treni, Monaco con oltre 600 e Duisburg con 400 convogli. Questo volume riflette il peso del porto nella connessione ferroviaria tra Italia e cuore industriale tedesco.

Crescita dei collegamenti ferroviari

Il 2025 dovrebbe segnare un incremento significativo di questi flussi grazie all’attivazione, prevista per marzo, di sette nuovi collegamenti settimanali tra il terminal HHLA PLT Italy di Trieste e Duisburg. Questa novità dovrebbe portare il numero totale di treni a circa 2.800 all’anno verso la Germania, rafforzando ulteriormente la posizione di Trieste come hub ferroviario.

La rete ferroviaria di Trieste, infatti, si caratterizza per un sistema integrato che facilita la movimentazione di merci e carburanti attraverso l’intermodalità, con forti connessioni anche verso altre regioni europee. Qui, il porto si distingue per la capacità di gestire flussi continui e consistenti, elemento chiave per le catene di approvvigionamento europee.

Ruolo strategico nel settore energetico e trasporto di greggio

Trieste non svolge un ruolo importante solo nel trasporto di merci generali, ma anche su quello energetico. L’oleodotto transalpino TAL collega il porto alla Germania meridionale, fornendo l’intero fabbisogno petrolifero delle regioni Baviera e Baden-Württemberg. Nel 2024, Trieste ha movimentato quasi 30 milioni di tonnellate di greggio verso questi territori.

Flussi strategici per l’energia

La posizione del porto, sul confine tra Mediterraneo e nord Europa, rende questo flusso strategico per garantire la continuità delle forniture energetiche e la sicurezza degli approvvigionamenti. La gestione di volumi così elevati dimostra capacità logistiche consolidate e infrastrutture adeguate per movimentare e smistare carburanti, contribuendo al funzionamento di importanti aree industriali tedesche.

“Questo aspetto energetico occupa da tempo un posto centrale nella pianificazione e negli investimenti dello scalo triestino,” confermando l’importanza di una presenza solida e costante in questo segmento.

Collaborazioni industriali e sviluppi infrastrutturali tra trieste e partner tedeschi

La fiera di Monaco ha dato anche spazio a una conferma dei rapporti industriali tra Trieste e aziende tedesche. Nel porto operano gruppi come HHLA, che detiene il 75% di HHLA PLT Italy, protagonista nello sviluppo del futuro Molo VIII. Questo progetto punta ad ampliare la capacità operativa del porto e a migliorare l’infrastruttura portuale, favorendo l’aumento di traffico e l’efficienza delle operazioni.

Investimenti e integrazione retroportuale

Duisport detiene il 15% di Interporto di Trieste, coinvolto nello sviluppo dell’area retroportuale del porto. Questi investimenti puntano a rafforzare l’integrazione tra porto e hinterland logistico, rafforzando Trieste come nodo fondamentale per le rotte europee. Le collaborazioni industriali mettono in luce la volontà comune italo-tedesca di consolidare scambi e flussi su base duratura.

Anche il contesto fieristico ha rappresentato l’occasione per incontri di networking con oltre 350 operatori, partner e istituzioni, evidenziando non solo la rilevanza, ma anche la prossimità culturale ed economica tra Trieste e aziende europee specializzate in trasporti e logistica.

Iniziative e strategie di sistema portuale nel contesto europeo

Lo stand del porto di Trieste e Monfalcone alla fiera Transport Logistic ha ospitato un evento di confronto e networking volto a consolidare legami con operatori internazionali e istituzioni. La partecipazione rientra in una strategia che mira a posizionare il sistema portuale del Friuli Venezia Giulia al centro delle rotte europee.

Impegno per l’interconnessione continentale

L’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale sottolinea l’importanza della continuità nelle azioni per rafforzare l’interconnessione tra l’area adriatica e il resto del continente. Questo percorso coinvolge enti regionali ed economici, creando un fronte unito in grado di affrontare i cambiamenti del mercato logistico internazionale.

La presenza all’interno dello stand collettivo promosso da Assoporti e Agenzia ICE evidenzia inoltre l’impegno nel valorizzare l’intero sistema portuale italiano, inserendo Trieste in una rete di scali che puntano a migliorare competitività e attrattività nel mercato globale.

Lo sviluppo locale si intreccia con le dinamiche europee, dove Trieste conferma un ruolo cruciale come hub logistico capace di garantire flussi regolari di merci e carburanti, fondamentali per diversi paesi chiave.

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