Il piccolo teatro di milano presenta la stagione 2025 con focus sui rapporti umani e nuovi artisti associati

Il piccolo teatro di milano presenta la stagione 2025 con focus sui rapporti umani e nuovi artisti associati

Il Piccolo Teatro di Milano presenta la stagione 2025, guidata da Claudio Longhi e Lanfranco Li Cauli, con un focus sulle relazioni umane, nuove collaborazioni interdisciplinari e progetti per scuole e territorio.
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Il Piccolo Teatro di Milano presenta la stagione 2025, incentrata sulle relazioni umane e la convivenza, con un programma interdisciplinare che unisce arte e scienza, nuove produzioni e un forte impegno sul territorio e nelle scuole. - Gaeta.it

Il Piccolo Teatro di Milano ha svelato la programmazione della stagione 2025, un percorso che prende spunto da una citazione di Bernard-Marie Koltès tratta da Salinger. Questa scelta guida l’intera riflessione della nuova stagione, volta a esplorare le relazioni umane e i legami che definiscono la convivenza. La direzione artistica rimane salda nelle mani di Claudio Longhi, affiancato dal direttore generale Lanfranco Li Cauli, stimando un percorso ricco di spettacoli, collaborazioni e progetti rivolti anche alle scuole e al territorio milanese. L’istituzione teatrale si prepara così a celebrare i suoi 70 anni nel 2027, con una proposta che guarda al presente e al futuro tramite un’indagine profonda delle dinamiche di relazione sociale.

Il tema della stagione e il ruolo del “complemento di relazione”

La scelta del titolo “complemento di relazione” è al centro del discorso programmatico della nuova stagione del Piccolo Teatro. Claudio Longhi ha spiegato che la stagione nasce da una riflessione sui modi in cui l’essere umano costruisce il proprio stare insieme: i rapporti fra io e tu, noi e voi, egli e ella, o addirittura loro. L’interesse è rivolto a quel “vuoto” che si crea tra le persone ma che diventa terreno fertile per la vita di società. È proprio in questa zona indefinita che cresce la capacità di essere complemento l’uno dell’altro, in un equilibrio che presiede alla convivenza civile e culturale.

Osservare la relazione come chiave del presente

Questo spazio, per Longhi, rappresenta una realtà da osservare con attenzione se si vuole capire dove stiamo andando. L’analisi del presente passa allora dalla messa a fuoco di questi legami sottili, spesso invisibili, ma fondamentali nel definire il tessuto sociale. La stagione teatrale intende far risuonare questa indagine all’interno dei testi e degli allestimenti, per coinvolgere il pubblico in una esperienza di riflessione diretta su temi come l’alterità, la condivisione e la complicità nelle relazioni quotidiane.

Nuove collaborazioni con artisti e scienziati associati

Il Piccolo Teatro ha annunciato la costituzione di una nuova compagine di artisti associati, un gruppo di professionisti scelti per arricchire il lavoro creativo e interpretativo della stagione. Tra le novità, il coinvolgimento di scienziati come Amalia Ercoli Finzi, ingegnere aerospaziale di fama internazionale, che affianca la componente artistica con presenze capaci di portare visioni e riflessioni sul rapporto tra scienza e teatro.

Apertura interdisciplinare nel racconto teatrale

Questa apertura interdisciplinare segnala un percorso che mira a superare le tradizionali barriere del palcoscenico, inserendo contributi intelligenti e concreti per ampliare il senso del racconto teatrale. Artisti e scienziati lavoreranno insieme a spettacoli ma anche a progetti speciali, contribuendo a costruire una programmazione ricca e articolata che possa stimolare un pubblico eterogeneo, dalla cittadinanza agli studenti.

Calendario spettacoli e impegno sul territorio e nella scuola

La stagione 2025 del Piccolo Teatro comprende 13 produzioni che usciranno dalla propria linea artistica, accompagnate da 8 coproduzioni internazionali e nazionali, e 4 prime assolute che debutteranno proprio a Milano. La formula comprende anche 36 spettacoli ospitati, creando un calendario fitto che copre un ampio spettro di linguaggi e temi.

Il teatro mantiene un ruolo attivo fuori dal suo spazio: sono previste attività dedicate alle scuole, con percorsi formativi e incontri volti a far conoscere la scena contemporanea ai giovani. Inoltre, le iniziative sul territorio contribuiranno a consolidare il legame con la città, portando il teatro in luoghi diversi e ampliando l’esperienza culturale per la comunità milanese.

Miracolo a milano e la riflessione sui rapporti sociali

Claudio Longhi, alla sua seconda regia con il Piccolo dopo il già noto lavoro, porterà sul palco anche Miracolo a Milano, titolo che si inserisce nell’impostazione generale del racconto sui rapporti umani e sociali. Questa scelta si lega a una tradizione che guarda al teatro non solo come intrattenimento, ma come mezzo per raccontare la vita nelle sue tante sfumature, e per interrogarsi sui modi in cui conviviamo in una società complessa.

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