Le stufe a pellet è molto di moda: è davvero conveniente? Scopriamo qual è l’effettivo consumo nell’arco di un mese.
Le stufe a pellet sono una scelta sempre più popolare per il riscaldamento domestico, grazie alla loro efficienza energetica e all’uso di combustibili rinnovabili. Tuttavia, uno degli aspetti più importanti da considerare è il consumo di pellet e i relativi costi. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio quanto consuma una stufa a pellet e quali sono i fattori che influenzano i costi complessivi.
Il consumo e i costi associati a una stufa a pellet dipendono da una moltitudine di fattori, tra cui la potenza della stufa, l’isolamento della casa, il costo del pellet e la manutenzione necessaria. Tuttavia, con una gestione attenta e un utilizzo efficiente, le stufe a pellet possono offrire un’opzione di riscaldamento economica e sostenibile per molte famiglie.
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Fattori che influenzano il consumo di pellet
Il consumo di pellet di una stufa dipende da diversi fattori, tra cui la potenza della stufa, l’isolamento della casa, la temperatura esterna e il tempo di utilizzo giornaliero. In media, una stufa a pellet di medie dimensioni, con una potenza di 8-10 kW, consuma tra i 0,5 e i 2 kg di pellet all’ora. Questo significa che, se la stufa è in funzione per circa 8 ore al giorno, il consumo giornaliero può variare tra 4 e 16 kg di pellet.
Il costo del pellet è un altro fattore cruciale da considerare. In Italia, il prezzo del pellet può variare considerevolmente a seconda della qualità e della provenienza del prodotto, ma in genere si aggira intorno ai 4-6 euro per sacco da 15 kg. Pertanto, il costo giornaliero del pellet per una stufa che consuma 8 kg al giorno potrebbe essere compreso tra i 2 e i 3 euro. Su base mensile, questo si traduce in una spesa di circa 60-90 euro, assumendo un utilizzo quotidiano costante.

Un altro aspetto da considerare è l’efficienza della stufa a pellet. Le stufe più moderne sono progettate per massimizzare l’efficienza energetica, con rendimenti che possono superare il 90%. Questo significa che la maggior parte dell’energia prodotta dalla combustione del pellet viene effettivamente utilizzata per riscaldare l’ambiente, riducendo gli sprechi e i costi associati. Tuttavia, è importante assicurarsi che la stufa sia sempre ben mantenuta e pulita, in quanto la presenza di residui di combustione può ridurre l’efficienza e aumentare il consumo di pellet.
Altri costi operativi da considerare
Oltre al costo del pellet stesso, ci sono altri costi operativi da tenere in conto quando si utilizza una stufa a pellet. Ad esempio, la manutenzione periodica è essenziale per garantire il corretto funzionamento della stufa e per prolungarne la vita utile. Questa può includere la pulizia del braciere, la rimozione della cenere e la verifica del sistema di ventilazione. Alcuni produttori consigliano anche un controllo annuale da parte di un tecnico specializzato, il cui costo può variare tra i 50 e i 100 euro.
Un altro aspetto da considerare è il costo dell’energia elettrica. Le stufe a pellet richiedono elettricità per alimentare il sistema di accensione, il ventilatore e altri componenti elettronici. Sebbene il consumo elettrico di una stufa a pellet sia generalmente basso, è comunque un costo aggiuntivo da considerare. Mediamente, una stufa a pellet consuma tra i 100 e i 150 watt, il che si traduce in un costo mensile di pochi euro, a seconda delle tariffe elettriche locali.