Mal di schiena cronico: colpisce 8 milioni di italiani e costa al Servizio Sanitario Nazionale oltre 11 miliardi all’anno

Mal di schiena cronico: colpisce 8 milioni di italiani e costa al Servizio Sanitario Nazionale oltre 11 miliardi all’anno

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Al congresso “Lombosciatalgia – emergenza globale” alla Camera dei Deputati il punto sulle cure mininvasive e il futuro della chirurgia rigenerativa

Circa 8 milioni di italiani soffrono di mal di schiena cronico, con 400mila casi solo nella città di Roma. Un problema sanitario, sociale ed economico sempre più rilevante, che rappresenta la principale causa di disabilità a livello globale. A lanciare l’allarme, il congresso “Lombosciatalgia – emergenza globale”, svoltosi il 3 luglio 2025 presso la Camera dei Deputati, su iniziativa del neurochirurgo Alberto Alexandre, fondatore e direttore sanitario dell’European Neurosurgical Institute (EUNI) di Treviso.

Un’emergenza sanitaria da 11,2 miliardi di euro l’anno

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La lombosciatalgia colpisce quattro cittadini su dieci in età lavorativa, rendendosi responsabile di un impatto drammatico sulla qualità della vita. Si stima che il costo diretto per paziente sia di 1.400 euro, per un totale annuo che grava sul Servizio Sanitario Nazionale per circa 11,2 miliardi di euro: il 9,6% della spesa sanitaria pubblica totale.

L’evoluzione delle cure: meno bisturi, più tecnologie mininvasive

Al congresso, il professor Alexandre ha illustrato i progressi delle cure negli ultimi vent’anni: trattamenti mininvasivi come neurolisi endoscopica e ozonoterapia si sono dimostrati efficaci nel restituire benessere e reinserire i pazienti nel mondo del lavoro. Un approccio sperimentato con successo all’Ospedale di Lodi, in collaborazione con il direttore generale Piergiorgio Spaggiari.

Tra i relatori anche il professor Massimiliano Visocchi, neurochirurgo del Policlinico Gemelli di Roma, esperto in chirurgia strutturale dei casi complessi, e il professor Raoul Saggini, fisiatra dell’Università e-Campus, che ha ribadito l’importanza della diagnosi multidisciplinare e personalizzata, basata su esami obiettivi (RMN, TAC, EMG) e sintomi riferiti.

I numeri della lombalgia nel mondo e in Italia

Secondo dati ISTAT e del Ministero della Sanità, l’80% degli italiani sperimenterà almeno un episodio di lombalgia nel corso della vita. A livello globale, nel 2020 la prevalenza è aumentata del 60% rispetto al 1990, con 1 persona su 13 colpita. Le proiezioni indicano che entro il 2050 il numero salirà a 843 milioni di casi.

Chi soffre di mal di schiena cronico, in particolare gli anziani, ha un maggiore rischio di comorbidità, disoccupazione precoce, povertà e fragilità economica in età avanzata. Dopo un anno dall’episodio, il 20% dei pazienti è ancora sintomatico, e circa il 3% è assente dal lavoro.

Le linee guida dell’Oms: assistenza olistica e centrata sulla persona

Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano un’assistenza olistica, equa e coordinata, capace di adattarsi alle esigenze individuali. Secondo l’Oms, è fondamentale un approccio non stigmatizzante, che tenga conto dei fattori biopsicosociali del paziente.

In Italia 30.000 interventi per ernia del disco ogni anno

Nel nostro Paese si effettuano in media 30.000 interventi l’anno per ernia del disco lombare, con un tasso nazionale di 5,1 interventi ogni 10.000 persone. Interventi che, se eseguiti con tempestività e con metodiche adeguate, consentono un risparmio significativo sia per il sistema sanitario che per la produttività sociale.

Il professor Alexandre ha condiviso durante il simposio esperienze cliniche e dati scientifici, ribadendo l’efficacia di tecniche che rispettano l’anatomia del paziente e ne favoriscono un recupero funzionale rapido. Docente in Nord e Sud America, membro della Fondazione mondiale di neurochirurgia, il professor Alexandre rappresenta uno dei maggiori esperti di chirurgia rigenerativa mininvasiva del sistema nervoso periferico in Europa.

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