Il Palio di luglio, dedicato alla Madonna di Provenzano, torna a catturare l’attenzione a Siena con un’opera d’arte che fonde tradizione e storia locale. Riccardo Manganelli, pittore senese legato a doppio filo alla sua contrada, ha realizzato il drappellone che sarà disputato il 2 luglio dalle dieci contrade della Carriera. Il lavoro di Manganelli si distingue per i riferimenti espliciti al cinquecentenario dell’Accademia degli Intronati, arricchendo il significato della corsa più amata della città.
Il significato emotivo e storico del palio di riccardo manganelli
Manganelli, nato e cresciuto nel cuore di Siena, si è calato profondamente nel ruolo di artista affidatario del palio, trovando una dimensione emotiva difficile da tradurre in parole. La sua esperienza personale, vissuta tra le strade della città e i riti di contrada, alimenta ogni pennellata dell’opera. Il pittore descrive il proprio lavoro come un tentativo di fissare su tela sensazioni intense legate a un patrimonio che va oltre il semplice evento sportivo.
L’opera, infatti, raccoglie elementi di grande spessore simbolico e culturale. In primo piano, il cavallo appare rilassato e circondato da mani che lo accarezzano, immagine potente del rapporto di cura e protezione che la contrada instaura con il proprio protagonista in gara. Questa scena suggerisce un momento di calma prima della tensione della corsa. Il secondo piano ritrae la Madonna di Provenzano, che vanta un ruolo centrale nella devozione cittadina. Vestita d’oro e bianco, con la sua corona sostenuta da due amorini alati, proietta un’aura di sacralità e maestosità, richiamando la protezione spirituale sulle contrade in sfida.
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Uno sguardo sulla città e sull’istituzione culturale
Il terzo livello del dipinto mette in evidenza la città di Siena vista dall’uscita di piazza, a rappresentare il contesto storico e sociale in cui il palio si svolge. Un dettaglio significativo è la pietra serena, storica e consumata, che viene portata in alto da altri amorini alati. Su di essa si distingue il simbolo dell’Accademia degli Intronati, nata cinquecento anni fa e centro culturale di rilievo per la città. Attraverso questa immagine, la cultura prende un posto di rilievo nella narrazione, sottolineando il peso dell’identità senese che domina lo scenario della festa.
La prospettiva della sindaca nicoletta fabio sul valore del palio e della tradizione senese
Nicoletta Fabio, sindaca di Siena, ha commentato con parole che riflettono la coesione e l’identità della comunità locale. Ha invitato i cittadini a ritrovarsi attraverso il legame comune con il palio e quanto rappresenta, sottolineando la forza che emerge dalle contraddizioni e differenze personali. Il drappellone, o “cencio”, è stato definito un simbolo che azzera distinzioni sociali e culturali, chiamando tutti a uno stesso livello.
La sindaca ha ribadito la consapevolezza che i tempi cambiano e con essi la città muta, ma certi valori e tradizioni restano ancorati come riferimenti imprescindibili. La cita del palio come elemento capace di riunire Siena va proprio in questa direzione: rappresenta un momento in cui l’orgoglio collettivo supera limiti e barriere, mantenendo saldo il senso d’appartenenza a una storia comune.
Il riferimento alla menzione speciale per i cinquecento anni dell’Accademia degli Intronati da parte di Manganelli si inserisce in questo quadro più ampio di continuità fra passato e presente, tra arte e comunità. Il legame tra l’istituzione culturale e le contrade risale a tempi lontani, ma viene riscoperto ogni anno con il ritorno della corsa e l’emozione del drappellone.
Un momento di integrazione culturale e sociale
Il palio del 2 luglio come evento culturale e sportivo nell’agenda senese
La Carriera del 2 luglio si prepara ad accendere ancora una volta le strade senesi. La scelta del pittore senese Manganelli per la realizzazione del drappellone rispecchia un legame profondo con la città e la sua storia. Le dieci contrade che scenderanno in pista non gareggiano solo per la vittoria sportiva ma anche per onorare un patrimonio simbolico sentito da tutta la collettività.
La presenza della Madonna di Provenzano nel dipinto evidenzia il profondo radicamento religioso e devozionale che pervade il palio, soprattutto nei momenti che anticipano la corsa. Questo elemento richiama ogni anno migliaia di fedeli e appassionati, trasformando la corsa in un rito collettivo con forti connotazioni spirituali e sociali.
Non a caso, la realizzazione targata Manganelli ha inserito riferimenti a istituzioni come l’Accademia degli Intronati, testimoniando l’intreccio fra arte, cultura e vita cittadina. Questi elementi si condensano nella manifestazione che coinvolge Siena ben oltre l’aspetto agonistico, diventando occasione per celebrare identità e memoria storica.
La giornata del 2 luglio si annuncia quindi carica di significato simbolico, con il dipinto di Manganelli che accompagnerà la corsa rendendo visibile e tangibile il patrimonio che ogni contrada interpreta e difende. Sarà un appuntamento atteso da tutti gli abitanti, tra emozioni raccolte e tensione sportiva.