Negli ultimi quindici anni la figura di Celestino V ha assunto un nuovo rilievo grazie a iniziative di due papi, Benedetto XVI e Francesco, che hanno contribuito a riabilitare la sua immagine. Questo tema ha caratterizzato la terza giornata dedicata all’Abruzzo al Salone del libro di Torino, evento centrale per la promozione culturale e turistica. Accanto al racconto su Celestino, la giornata ha offerto sessioni dedicate alla fotografia, alla musica e a figure letterarie legate al territorio e alla storia italiana. La città di Torino ha ospitato un’occasione per rilanciare l’Abruzzo sotto molteplici aspetti, dal patrimonio artistico alla memoria storica.
La riabilitazione di celestino v e il ruolo di papa benedetto xvi e papa francesco
Il punto centrale della giornata è stato il racconto su Celestino V, papa del 1294 noto per la sua rinuncia al pontificato. Angelo De Nicola, giornalista e scrittore, ha presentato il suo ultimo libro, “Il primo Giubileo della storia” , che analizza la sua vicenda storica nell’ultimo quindicennio. La riabilitazione avviata da papa Benedetto XVI nel 2010 durante la sua visita a Sulmona ha rappresentato un primo passo importante. Benedetto XVI ha riconosciuto una versione più umana e meno condannatoria della sua figura rispetto a quella tradizionale.
Nel 2022 papa Francesco ha compiuto un ulteriore gesto simbolico aprendo la Porta Santa a L’Aquila il 28 agosto, consacrando la città come capitale del perdono. Questo evento ha innescato una riflessione più ampia sulle radici storiche e spirituali della zona, inserendo Celestino V non solo come papa effimero ma come punto di svolta nella storia della fede.
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Il libro di De Nicola ripercorre dunque una parabola che attraversa restaurazioni, celebrazioni e approfondimenti storici, mostrando come l’immagine di Celestino V sia stata riportata alla luce da nuove interpretazioni e ricostruzioni documentate. La presenza al Salone del libro ha offerto la possibilità a un pubblico ampio di conoscere questa versione della storia, scandita da momenti precisi e gesti di riconciliazione.
La cultura e l’ambiente come motori del turismo in abruzzo al salone del libro
La parte iniziale della terza giornata abruzzese si è focalizzata su ambiente e cultura intesi come leve di sviluppo turistico. La casa editrice Menabò ha presentato il volume fotografico “Attimi d’Abruzzo” realizzato da Mauro Vitale e Vinicio Salerni. Le immagini raccolte raccontano un Abruzzo insolito, fatto di scorci e momenti che valorizzano un territorio spesso poco riconosciuto sotto questo profilo.
Gli scatti non si limitano a rappresentare scenari naturali ma permettono di evocare sensazioni e atmosfere, offrendo un racconto visivo che integra elementi culturali e paesaggistici. Questo lavoro fa emergere un volto dell’Abruzzo capace di attrarre visitatori interessati non solo alla natura ma anche alle tradizioni e alla vita quotidiana.
L’attenzione all’ambiente si riflette in una proposta editoriale che vuole evidenziare la relazione tra territorio e patrimonio culturale. L’evento conferma la tendenza di scelte editoriali che si connettono al racconto locale, suscitando interesse anche fuori dai confini regionali.
Tradizioni musicali e approfondimenti letterari tra le presentazioni del salone
Nel corso della giornata, la casa editrice Diamon ha presentato due titoli dedicati a musica e società. Luciano Giovannini ha proposto “La croce di carta”, testo che affronta tematiche di rilievo storico e sociale. Alessandra Stornelli, musicologa riconosciuta a livello internazionale, ha introdotto il volume “Origini del jazz nelle Americhe. Tradizioni afroamericane e repertori dell’America Latina”.
Questa presentazione ha previsto un dialogo tra Stornelli e Federico del Monaco, con l’obiettivo di approfondire le radici e le contaminazioni della musica jazz, concentrandosi in particolare su aspetti culturali delle popolazioni afroamericane e latinoamericane. L’incontro ha permesso di intrecciare riflessioni storiche con analisi musicali che valorizzano l’eredità di queste tradizioni.
Il tema musicale si è così inserito in un contesto culturale più ampio, dove letteratura e musica dialogano per raccontare storie di identità e resistenza.
Narrazioni di vita e impegno civile in due biografie presentate dalla casa editrice carabba
Nel pomeriggio la casa editrice Carabba ha portato al Salone due lavori dedicati a figure molto diverse ma rappresentative di impegno e vissuti intensi. Angela Bubba ha curato il volume “Anna Maria Ortese. Scrittrice straniera. Il nativo come scoperta dell’alterità e fondazione di una poetica”, che analizza la produzione letteraria di questa autrice, riconosciuta come voce importante delle culture indigene americane e di uno sguardo sulle differenze culturali.
Al centro dell’altro testo, “Una rupe nella tempesta. Aldo Oberdorfer: vita e scritti di un perseguitato politico”, vi è la storia di un uomo che ha dovuto vivere con la persecuzione politica, incarnando resistenza e civismo. Questi racconti contribuiscono a delineare un quadro complesso di esperienze individuali legate a temi di libertà e identità.
Entrambi i libri segnano l’importanza di narrare vite difficili ma significative per la memoria collettiva e per comprendere diversi aspetti della storia recente e contemporanea.
La figura di giannini milli tra poesia e impegno politico secondo filppo sallusto
Nel corso del pomeriggio il professor Filippo Sallusto ha introdotto un volume inedito dedicato a Giannini Milli, protagonista del Risorgimento italiano. Milli è ricordato per aver legato la propria produzione poetica a un impegno civile coerente con gli ideali risorgimentali.
La presentazione si è concentrata sull’importanza di questa figura nel contesto storico dell’Italia unita, mettendo in luce la capacità di usare la parola come strumento di difesa e promozione di valori sociali e politici. Sallusto ha posto l’accento sul connubio tra arte e attivismo, invitando a riscoprire un personaggio che resta attuale per chi studia la storia e la cultura italiane.
Il volume arricchisce il quadro degli eventi della giornata, mostrando come il Salone del libro sia spazio non solo per storie regionali ma anche per quei percorsi che hanno segnato la formazione dello Stato italiano.
La giornata dedicata all’Abruzzo ospitata al Salone del libro di Torino ha dunque proposto un mosaico di argomenti che intrecciano storia, arte, musica e memoria. Questi momenti riflettono una volontà di raccontare il territorio e le sue personalità da diversi punti di vista, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale varia e strutturata.