L’azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza ha adottato da oggi il nuovo atto aziendale, documento fondamentale per la riorganizzazione degli ospedali presenti sul territorio. Questo passaggio segna una tappa cruciale nel riordino del servizio sanitario regionale lucano, con implicazioni dirette sulla gestione e sull’offerta sanitaria dell’intera provincia di Potenza.
Come è strutturata la rete ospedaliera nella provincia di potenza
Il nuovo atto aziendale abbraccia la rete ospedaliera della provincia di Potenza, che comprende gli ospedali del capoluogo lucano, Pescopagano, Melfi, Lagonegro e Villa d’Agri. Questo documento stabilisce con chiarezza la missione dell’azienda, la sua organizzazione interna, i valori guida e gli strumenti operativi cui far riferimento nelle attività quotidiane. È previsto un riordino che definisce ruoli precisi per ogni struttura ospedaliera, con particolare attenzione al rafforzamento degli ospedali di base. L’obiettivo è creare un sistema in cui le risorse e le competenze vengano distribuite secondo le esigenze sanitarie del territorio, garantendo quindi una copertura adeguata per la popolazione residente.
Rafforzare l’integrazione tra ospedale e territorio
Attraverso questa riorganizzazione, si punta anche a migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio. Ciò significa rafforzare i servizi di prossimità e facilitare la continuità assistenziale. In questo modo, si cerca di rispondere più efficacemente alle necessità di salute della comunità, riducendo anche la pressione sugli ospedali più grandi. L’azienda sancisce l’importanza di un sistema che garantisca l’accesso a cure tempestive e appropriate, valorizzando le realtà più piccole ma fondamentali nel tessuto sanitario locale.
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Obiettivi del nuovo atto aziendale per la sanità lucana
Il documento punta a migliorare la qualità delle cure attraverso una visione che promuove sia l’innovazione tecnologica sia la ricerca scientifica. Nello specifico, uno degli obiettivi è sviluppare e integrare strumenti avanzati che supportino il lavoro quotidiano degli operatori sanitari. Si favorisce così una sanità più efficiente, attenta al cambiamento demografico ed epidemiologico della popolazione. Sul fronte della formazione, il nuovo assetto mira a creare una collaborazione più stretta con l’università, con programmi che facilitino il passaggio di conoscenze e competenze tra mondo accademico e sanitario.
Valorizzazione degli ospedali di base e assistenza primaria
La valorizzazione degli ospedali di base è un altro punto chiave, riconoscendo la loro importanza nella rete sanitaria. Questi presidi assumono un ruolo centrale nell’assistenza primaria e nel sostegno territoriale, diventando punti di riferimento per la diagnosi precoce e la gestione delle malattie croniche. Rafforzare queste strutture contribuisce a ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso degli ospedali più grandi, migliorando l’organizzazione complessiva del sistema sanitario.
Dichiarazioni ufficiali dopo l’approvazione del documento
L’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha definito il nuovo atto aziendale come “un punto di svolta per la sanità lucana”. Ha sottolineato che il provvedimento permette di rispondere ai nuovi bisogni di salute della popolazione con un’organizzazione più moderna e integrata. Ha ribadito l’intento di garantire un servizio sanitario che sia coerente con i cambiamenti socio-demografici e che possa offrire cure di qualità in modo efficace.
Il commento del direttore generale
Anche il direttore generale dell’azienda ospedaliera regionale San Carlo, Giuseppe Spera, ha commentato il documento sottolineando che si tratta di “un risultato atteso da circa dieci anni”. Ha ricordato che il nuovo assetto organizza la sanità pubblica lucana in modo moderno e sostenibile. Secondo Spera, la riorganizzazione è pensata per rispondere in maniera adeguata ai mutamenti epidemiologici e demografici che interessano la popolazione, migliorando così la capacità dell’azienda di fornire assistenza sanitaria.
Rispetto agli scopi dichiarati, il nuovo atto aziendale rappresenta quindi una svolta istituzionale, che mette a fuoco una visione più coerente con le sfide attuali della salute pubblica nella regione. Il percorso tracciato offre un quadro normativo di riferimento per tutte le strutture sanitarie coinvolte, con l’obiettivo di consolidare la rete e favorire una migliore gestione delle risorse nel territorio di Potenza.