L’intera area delle otto regioni meridionali italiane è stata inserita in un’unica Zona economica speciale , un modello che ha destato dubbi iniziali ma che sta mostrando risultati tangibili. Il coordinatore della struttura di missione Zes, Giosy Romano, ha presentato a Napoli un aggiornamento sullo stato di questo progetto, evidenziando numeri significativi riguardo investimenti, occupazione e sviluppo locale. Questa iniziativa rappresenta una svolta nell’approccio alla crescita economica del Sud Italia, mettendo a sistema territori contigui per superare disuguaglianze e attrarre risorse.
il sistema Zes unico e le autorizzazioni per investimenti nel sud
Con la decisione di identificare tutto il territorio delle otto regioni del Mezzogiorno come un’unica Zes, si è voluto rendere più omogenea la gestione degli incentivi e degli interventi. Romano ha sottolineato che questa scelta ha evitato disparità di trattamento tra comuni vicini, semplificando le procedure e rendendo più efficace il sistema nel suo complesso. Ad oggi, sono state rilasciate 630 autorizzazioni uniche, ciascuna collegata a un investimento specifico.
Il valore complessivo degli investimenti autorizzati supera i 12 miliardi di euro, cifra che dà la misura di quanto la Zes stia attirando capitali importanti sul territorio meridionale. Questi fondi non solo dovrebbero stimolare l’attività produttiva, ma promuoveranno anche la creazione di infrastrutture e servizi capaci di migliorare la qualità della vita nelle regioni coinvolte.
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Il rilascio di queste autorizzazioni è il frutto di un’intensa attività della struttura di missione, incaricata di supportare investitori e amministrazioni locali nel percorso burocratico e nella realizzazione dei progetti. I risultati raggiunti, a distanza di qualche anno dall’avvio dell’iniziativa, mostrano come l’idea della Zes unica stia prendendo forma in modo concreto, nella crescita economica e nella presenza stabile di imprese.
Ricaduta occupazionale: 11mila posti di lavoro diretti e 34mila totali
Uno dei dati più rilevanti riguarda l’occupazione strettamente legata agli investimenti autorizzati nella Zes. Giosy Romano ha confermato che i posti di lavoro diretti creati dalle imprese che hanno ricevuto l’autorizzazione sono circa 11mila. Si tratta di nuove assunzioni nel tessuto produttivo delle otto regioni, spesso in settori tradizionali come l’industria, la logistica, l’agroalimentare.
A questo dato vanno aggiunte le iniziative dell’indotto e le occupazioni indirette generate dal consolidamento delle attività direttamente finanziate. Romano stima complessivamente 34mila posti di lavoro legati al funzionamento e allo sviluppo della Zes unica. Questa crescita dell’occupazione è un segnale chiaro dell’impatto che la strategia ha avuto sulle comunità locali, favorendo l’inclusione di fasce di lavoratori e territori prima meno valorizzati.
L’inserimento delle Zes nel quadro previsto dal Pnrr sostiene l’obiettivo di rafforzare l’economia del Sud. La creazione di nuovi posti di lavoro risponde a bisogni concreti di riduzione delle diseguaglianze e offre opportunità di sviluppo in aree che hanno sofferto di lunghe crisi industriali e scarsa attrattività .
Il turismo come settore chiave nella strategia di sviluppo
Tra i vari settori toccati dalla Zes unica, Romano ha dedicato particolare attenzione al turismo. Storicamente non sempre considerato un’attività produttiva nei programmi di sviluppo economico, il turismo nel Sud Italia ora registra un interesse crescente. Questa nuova considerazione deriva dalla capacità del settore di attrarre investimenti dall’estero, in particolare per strutture alberghiere di alta qualità .
Sono in fase di realizzazione grandi progetti alberghieri capaci di accogliere un turismo internazionale, offrendo il contempo un’occasione per far conoscere al meglio le peculiarità culturali e paesaggistiche del Sud. Il turismo diventa così un vettore di crescita non solo economica ma anche di visibilità e valorizzazione del territorio.
L’importanza del pnrr nel sostegno al turismo e al sud
L’ampliamento delle attività turistiche si inserisce nell’ambito del Pnrr, che lo scorso dicembre è stato approvato dalla Corte dei conti, mettendo in evidenza il ruolo strategico di questo settore nell’agenda nazionale. Il coordinatore della struttura Zes ha sottolineato che il legame tra attrazione di capitali e miglioramento dell’offerta turistica rappresenta una leva importante per lo sviluppo diffuso.
Il consolidamento di questo modello contribuirà dunque a equilibrare le destinazioni storicamente più attrattive con quelle meno conosciute, favorendo una distribuzione più omogenea dei flussi turistici e conseguenti benefici economici e sociali.