La questione legata all’esonero di luciano spalletti dalla guida della nazionale italiana ha suscitato molte reazioni, tra cui quella del ministro per lo sport e i giovani, andrea abodi. Nel corso dell’incontro “quo vadis roma? un progetto per un futuro capitale”, tenutosi a roma presso il museo maxxi, abodi ha affrontato il tema del momento complesso vissuto dalla nazionale e le iniziative previste per migliorare la gestione sportiva a livello federale, anticipando novità legate a una commissione indipendente.
Riflessioni di abodi sull’esonero di spalletti
Andrea abodi ha espresso la sua perplessità riguardo alle modalità con cui è stata gestita la decisione di esonerare luciano spalletti. Pur non entrando nel merito tecnico, ha sottolineato che si tratta di riflessioni simili a quelle emerse dopo gli europei, quando era stata mantenuta la fiducia all’allenatore in carica. Il ministro ha osservato che dietro queste scelte c’è un sistema complesso e che non basta cambiare allenatore per risolvere situazioni difficili come quella attuale della nazionale.
Ha ricordato inoltre che il presidente della federazione è stato eletto con un consenso molto ampio, pari al 98%, un elemento che porta a considerare una responsabilità collettiva nel trovare una via d’uscita. La gestione tecnico-sportiva deve quindi essersi ben inserita in un quadro più ampio di decisioni e strategie, che riguardano tutti gli attori coinvolti nella governance del calcio nazionale.
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Queste dichiarazioni sono arrivate durante un incontro in cui si sono confrontati esperti di varie discipline, amministratori e rappresentanti civili per discutere dello sviluppo della città di roma. Un contesto che ha evidenziato come anche il mondo dello sport abbia bisogno di idee chiare e un metodo condiviso per superare fasi complicate, senza affidarsi a soluzioni improvvise o isolate.
La commissione indipendente per la federazione italiana gioco calcio
Nel corso dell’incontro abodi ha illustrato le prossime mosse previste per rafforzare la governance della federazione italiana gioco calcio. È già stata prevista dall’ultima norma la creazione di una commissione indipendente, che opererà in stretto contatto con la federazione ma da una posizione esterna e terza.
Questa nuova struttura dovrebbe essere operativa entro la fine di luglio o i primi giorni di agosto ed avrà il compito di collaborare nel rispetto dei ruoli e delle regole già fissate. Il parlamento dovrà esprimersi ufficialmente nei prossimi giorni per dare avvio formale al procedimento.
La commissione avrà voce oltre che consultiva anche di controllo. Dovrà infatti verificare le proprietà dei club, i criteri di partecipazione ai campionati e suggerire eventuali interventi migliorativi. Questo approccio esterno nasce dalla volontà di non lasciare ogni decisione nelle mani della federazione, ma di garantire trasparenza e rigore su aspetti che negli ultimi anni hanno creato difficoltà.
L’agenzia indipendente punterà quindi a essere un organo propositivo oltre che vigilante, con il compito di migliorare le condizioni di partecipazione e gestione del calcio professionistico. Un tentativo di mettere ordine e chiarezza rispetto alle scelte economiche e tecniche, come quelle che hanno caratterizzato anche il recente cambio di allenatore.
Il rispetto dei ruoli e possibili interventi legislativi futuri
Abodi ha richiamato l’attenzione sull’importanza di rispettare i confini tra federazione e commissione esterna, definendo chiaramente i ruoli di ciascuno. La federazione rimarrà il soggetto che decide i criteri tecnici, mentre la nuova agenzia avrà una funzione di verifica e proposta.
Ha aggiunto che i criteri per l’iscrizione ai campionati e per la selezione delle proprietà, insieme agli indicatori patrimoniali, sono stati già valutati dalla federazione, che dovrà da ora assicurarsi che questi elementi producano risultati concreti.
Se emergerà la necessità di regolare ulteriormente la situazione, il governo è pronto a intervenire con nuovi provvedimenti legislativi, sempre in accordo con la federazione e senza invadere competenze altrui. Questo equilibrio mira a creare un sistema più solido, senza sovrapposizioni o conflitti di attribuzioni, per garantire che il calcio italiano possa affrontare le sue sfide con regole condivise e trasparenti.
Gli sviluppi indicati rappresentano un tentativo di mettere ordine dopo una fase complicata, segnata dall’esonero del ct e da incertezze riguardo alla gestione internazionale della squadra nazionale. La presenza di un organo indipendente potrebbe contribuire a una maggiore chiarezza nelle decisioni e a una gestione più rigorosa delle risorse e dei progetti.