Il ministero del turismo sposta i termini per il fri-tur e l’aggiornamento catastale delle strutture ricettive all’aperto

Il ministero del turismo sposta i termini per il fri-tur e l’aggiornamento catastale delle strutture ricettive all’aperto

Il ministero del turismo proroga al 31 marzo 2026 i termini per gli interventi fri-tur e al 15 dicembre 2025 l’aggiornamento catastale delle strutture ricettive all’aperto, facilitando la regolarizzazione e l’ammodernamento.
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Il ministero del turismo italiano ha prorogato al 31 marzo 2026 i termini per completare gli interventi finanziati dal fondo fri-tur e al 15 dicembre 2025 quelli per l’aggiornamento catastale delle strutture ricettive all’aperto, facilitando così la regolarizzazione e l’ammodernamento del settore turistico. - Gaeta.it

Gli operatori del turismo in Italia potranno contare su tempi più lunghi per completare gli interventi previsti dal fri-tur e per aggiornare la mappa catastale delle strutture ricettive all’aperto. Il ministero del turismo ha ufficializzato queste proroghe, che coinvolgono sia la riqualificazione energetica e digitale degli impianti, sia la regolarizzazione degli allestimenti mobili come case mobili e maxicaravan. Questi provvedimenti puntano a facilitare l’adeguamento degli stabilimenti turistici a nuovi standard normativi e tecnici, un passaggio utile per garantire omogeneità e chiarezza nell’ambito catastale su tutto il territorio nazionale.

Proroga per la realizzazione degli interventi fri-tur

Con un decreto pubblicato a Roma il 20 giugno 2025 il ministero del turismo ha spostato la scadenza entro cui le imprese turistiche devono completare interventi finanziati dal fondo fri-tur. Originariamente fissata al 31 dicembre 2025, la nuova data diventa il 31 marzo 2026. Questo slittamento offre tre mesi in più per ultimare opere e lavori volti a migliorare la qualità e l’efficienza delle strutture ricettive.

Ambiti del fri-tur

Il fri-tur sostiene iniziative che includono la riqualificazione energetica degli impianti e l’adozione di soluzioni per la sostenibilità ambientale, ma anche l’innovazione digitale attraverso l’acquisto di tecnologie per la gestione e l’accoglienza. L’intervento prevede un contributo diretto alle spese affrontate e la possibilità di accedere a finanziamenti agevolati. Le aziende turistiche possono così affrontare con più calma opere di ammodernamento, garantendo al contempo un rilancio del settore in chiave più sostenibile e moderna.

Questo differimento si inserisce in un contesto dove molti operatori lamentavano tempi troppo stretti per completare le procedure burocratiche e tecniche richieste dal programma. Ora il ministero ha ampliato la finestra temporale per assicurare una più agevole pianificazione degli interventi. Dai dati raccolti recentemente risulta che una larga parte delle imprese, specialmente nelle località meno servite, aveva difficoltà nel rispettare la scadenza originaria. Lo spostamento al 31 marzo 2026 quindi risponde a queste esigenze e favorisce una più omogenea attuazione sul territorio.

Aggiornamento catastale delle strutture ricettive all’aperto

Sempre nel decreto firmato il 20 giugno 2025 viene posticipato anche il termine per la presentazione degli atti di aggiornamento catastale da parte degli intestatari delle strutture ricettive all’aperto. I soggetti coinvolti avranno più tempo rispetto alla scadenza prevista del 15 giugno 2025, ora fissata per il 15 dicembre dello stesso anno.

L’importanza della regolarizzazione

Questo adempimento obbliga chi possiede case mobili, maxicaravan o altre soluzioni mobili nelle aree turistiche a presentare la mappa aggiornata al catasto fabbricati. Il trasferimento della scadenza permette di consegnare una documentazione più precisa, evitando errori e discrepanze che in alcuni casi avevano complicato il riconoscimento corretto dei beni immobili. La regolarizzazione è importante non solo per gli aspetti amministrativi e fiscali, ma anche per garantire una corretta gestione del territorio e una chiara catalogazione delle strutture.

La proroga favorisce inoltre un’applicazione uniforme della nuova normativa che esclude la rilevanza catastale degli allestimenti mobili all’interno delle strutture ricettive. Questa regola evita duplicazioni e interpretazioni divergenti su scala locale, semplificando i controlli e la contabilizzazione. L’Agenzia delle Entrate adotterà procedure omologate, rendendo più agevole per le imprese e gli enti locali seguire la stessa linea guida per il censimento.

Le modifiche introdotte riflettono un impegno verso la razionalizzazione degli adempimenti catastali, che da anni rappresentano un nodo fondamentale nella regolarizzazione delle attività turistiche all’aperto. I proprietari delle strutture potranno quindi lavorare con tempistiche più distese e indicazioni più chiare, riducendo contestazioni o problemi legati a valutazioni errate dei beni.

Effetti sulla gestione delle strutture ricettive e sulle procedure dell’agenzia delle entrate

Questa doppia proroga ha ripercussioni immediate sulla gestione quotidiana delle strutture turistiche all’aperto. Le imprese potranno rispettare meglio gli obblighi normativi, evitando sanzioni dovute a ritardi nella presentazione delle pratiche. Una scadenza più ampia per gli aggiornamenti catastali aiuta a evitare affollamenti nelle sedi degli uffici catastali e agevola la preparazione documentale.

Parallelamente, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere con un controllo più accurato e lineare dei dati ricevuti nel rispetto delle nuove regole sulla non rilevanza catastale degli allestimenti mobili. Questo consente un uso più corretto delle informazioni a fini fiscali e amministrativi. Anche per i tecnici demaniali e i funzionari incaricati, il provvedimento riduce le difficoltà interpretative, uniformando i criteri di ispezione, stima e censimento.

“In definitiva, il rinvio delle scadenze va considerato un passaggio necessario per armonizzare le normative con la situazione reale delle imprese turistiche.” Roma si conferma così al centro delle scelte operative che riguardano il patrimonio turistico nazionale, sostenendo strumenti che facilitano l’adeguamento delle strutture alle esigenze contemporanee.

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