Il Consiglio dei Ministri ha deciso di aumentare di 180 milioni di euro le risorse destinate alle lavoratrici madri, portando il totale degli stanziamenti a 480 milioni di euro per il 2025. Questa somma sostiene famiglie con figli piccoli, con un sostegno economico mensile esentasse. L’intervento si concentra soprattutto su madri con due o più figli, includendo anche lavoratrici autonome e con contratti a termine.
Dettagli dell’aumento delle risorse per le lavoratrici madri nel 2025
La ministra del lavoro, Elvira Calderone, ha annunciato che il governo ha deciso di incrementare di 180 milioni il fondo già esistente per le lavoratrici madri, arrivando a un totale di 480 milioni per l’anno 2025. Questo aumento serve a rafforzare il sostegno economico destinato alle donne che hanno almeno due figli a carico. Potranno ricevere un assegno di 40 euro al mese per un periodo di 12 mesi, con pagamento in un’unica soluzione a dicembre.
Il beneficio si applica fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Importante sottolineare che questa cifra non è soggetta a contributi previdenziali o altre trattenute, quindi rappresenta un reale incremento netto nel reddito delle beneficiarie. L’operazione vuole alleviare in modo concreto le spese per le famiglie con bambini piccoli, determinando un aiuto diretto e facilmente accessibile.
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Sostegni per madri con più di tre figli e diverse tipologie di contratti
Le madri con tre o più figli a carico che hanno un contratto a tempo indeterminato beneficiano di incentivi già contemplati nella legge di bilancio e che continueranno per tutto il 2026. Questi incentivi mirano a favorire la stabilità occupazionale e sostenere il carico familiare.
Per le donne che lavorano con un contratto a tempo determinato, le autonome e le professioniste sono invece previsti aiuti economici specifici. Anche in questo caso l’importo è pari a 40 euro al mese, erogati comunque in una soluzione unica a dicembre. Questa distinzione riconosce le diverse condizioni lavorative, ampliando il sostegno anche a chi ha meno garanzie contrattuali o svolge attività indipendenti.
Modalità di erogazione e impatto previsto del nuovo stanziamento
L’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione a dicembre, semplificando la gestione dell’aiuto e garantendo un sostegno concreto in un momento dell’anno in cui le spese per la famiglia tendono a crescere. Questo metodo evita complicazioni burocratiche e permette alle destinatari di pianificare meglio il bilancio familiare.
Il beneficio è stato studiato per essere immediatamente percepibile e privo di tassazioni o trattenute. Esentandolo dal prelievo contributivo previdenziale, il governo ha voluto assicurare che ogni euro stanziato arrivi realmente nelle mani delle madri. Si tratta di un intervento mirato a sostenere chi ha responsabilità familiari importanti, soprattutto nelle fasce più vulnerabili dal punto di vista economico.
Sostegno a famiglie e lavoro femminile
Questi aiuti rappresentano un passo importante nelle politiche di sostegno alla famiglia e al lavoro femminile, con una attenzione particolare alle esigenze delle madri lavoratrici. Tenendo conto del carico di cura per i figli piccoli, la misura vuole offrire un valore aggiunto concreto a chi affronta quotidianamente queste sfide.