Il passaggio del Giro d’Italia 2025 nella Città del Vaticano segna un evento senza precedenti per la manifestazione ciclistica e per lo Stato pontificio. Durante l’ultima tappa, i ciclisti percorreranno un itinerario simbolico all’interno delle mura vaticane, accolti da papa Leone XIV. L’iniziativa prende spunto dal sostegno dato da papa Francesco e si lega a un progetto culturale e sportivo pensato per coinvolgere la comunità vaticana e celebrare i valori dello sport nel contesto religioso.
Il percorso interno al vaticano tra basilica di san pietro e musei
Una volta all’interno delle mura vaticane, i ciclisti percorreranno un itinerario suggestivo che include alcuni dei monumenti più noti e meno accessibili di questo Stato. Il percorso prevede di passare accanto alla basilica e alla sagrestia di san Pietro, luoghi emblematici per la fede cattolica e per l’arte.
Dopo, la corsa si sposterà verso i giardini vaticani, toccando importanti punti come la chiesa di santo Stefano degli abissini, la stazione ferroviaria, e la zona del Palazzo del Governatorato. Da lì, la strada salirà verso il monastero Mater Ecclesiae, la Grotta della Madonna di Lourdes, la torre di San Giovanni e infine l’eliporto.
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Questa parte del tracciato segue quel che viene definito il ‘percorso mariano’, un itinerario che si snoda lungo mura e luoghi sacri legati alla devozione alla Madonna. La biciclettata proseguirà fino al giardino quadrato e ai musei vaticani, per poi scendere lungo via delle Fondamenta, proprio sotto l’ombra della cappella sistina. Qui i ciclisti incontreranno uno dei siti artistici più famosi al mondo.
Il passaggio si concluderà piazzale Santa Marta, da dove i ciclisti usciranno dal Vaticano attraverso la Porta sul vicolo del Perugino. Questo tragitto mette in luce l’unicità dello Stato, dove arte, religione e cultura si fondono con uno degli eventi sportivi più importanti d’Europa.
Il ruolo di papa leone xiv e la storia del progetto vaticano al giro d’italia
È proprio papa Leone XIV, attuale pontefice, che oggi 18 maggio 2025 saluterà personalmente i ciclisti del Giro d’Italia durante il passaggio del gruppo nella Città del Vaticano. L’evento rientra in un percorso iniziato anni fa, che ha visto il precedente pontificato di papa Francesco accogliere con entusiasmo questa proposta. Fu infatti il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, a presentare l’idea, subito accolta dal Governatorato vaticano e da Athletica Vaticana, l’associazione sportiva ufficiale dello Stato.
Il progetto ebbe origine il 28 ottobre 2021 in occasione della cerimonia di riconoscimento di Athletica Vaticana come membro ufficiale dell’Unione ciclistica internazionale. Da allora, l’ipotesi di far entrare il Giro nello Stato vaticano ha preso forma, con l’obiettivo di collegare sport e cultura nella prospettiva di un Giubileo dello Sport, previsto per giugno 2025. Si tratta di un progetto volto a favorire un dialogo tra sport, spiritualità e comunità.
La partenza alle terme di caracalla e l’ingresso dei ciclisti in vaticano
La partenza dell’ultima frazione della 108ª edizione del Giro d’Italia avverrà alle terme di Caracalla, uno dei luoghi simbolo di Roma. Da qui i corridori riprenderanno la corsa in modalità non agonistica per attraversare il territorio della Città del Vaticano. La scelta di un’entrata simbolica ma non competitiva serve per evidenziare il valore rituale e culturale del passaggio.
L’ingresso nella Città del Vaticano avverrà da via Paolo VI, attraverso l’Ingresso del Petriano. Questa scelta di percorso è significativa e molto scenografica, poiché introduce i ciclisti nel cuore dello Stato attraversando una zona ricca di importanza storica e religiosa. Il tratto previsto misura circa 3 chilometri, un segmento breve ma denso di simbologie grazie ai luoghi attraversati.