La scomparsa di papa Francesco ha segnato un momento di grande emozione in tutto il mondo cattolico. A Roma, le cerimonie sono organizzate per permettere ai fedeli di tributare l’ultimo omaggio al pontefice argentino. Nelle prossime giornate la basilica di San Pietro e le aree limitrofe saranno aperte per accogliere pellegrini, autorità e comunità di diverse nazionalità. Nel frattempo si preparano i riti funebri e si intensificano i lavori sul futuro della chiesa.
traslazione della salma e aperture straordinarie per l’omaggio dei fedeli
Domani mattina la salma di papa Francesco lascerà Casa Santa Marta per essere portata nella basilica di San Pietro. Il trasferimento avverrà all’interno del Vaticano con una cerimonia sobria ma rispettosa, accompagnata da una breve processione. Il corteo attraverserà piazza Santa Marta, piazza dei Protomartiri Romani, per poi transitare sotto l’Arco delle Campane, da dove il pontefice usciva solo pochi giorni fa a bordo della papamobile.
L’arrivo a piazza San Pietro segnerà il passaggio della salma attraverso la porta centrale della basilica. Lì, in prossimità dell’altare della Confessione, il cardinale camerlengo Kevin Farrell presiederà la Liturgia della Parola. Subito dopo, la basilica resterà aperta per l’ingresso dei fedeli.
Gli orari di visita sono stati stabiliti per tre giorni consecutivi. Domani, dalle 11 fino a mezzanotte, tutti potranno entrare per un ultimo saluto. Il 24 aprile la basilica rimarrà aperta dalle 7 alla mezzanotte e venerdì 25 aprile dalle 7 alle 19. L’intento è consentire ai pellegrini di ogni parte del mondo di compiere questo gesto, indipendentemente dal loro ritmo e orario.
il lutto nazionale in italia e la partecipazione internazionale
L’Italia ha proclamato cinque giorni di lutto ufficiale a partire da oggi, con una sospensione simbolica di attività negli uffici pubblici e nelle scuole. Dieci minuti di raccoglimento sono previsti in coincidenza con l’inizio della cerimonia funebre di sabato 26 aprile alle ore 10. Si tratta di un momento di lutto condiviso con numerosi paesi che, nel ricordo di papa Francesco, hanno adottato analoghe misure.
Alla cerimonia parteciperanno oltre duecentomila persone, tra cui circa cento delegazioni internazionali. Sono attesi capi di stato di grande rilievo, come l’ex presidente statunitense Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Questo dimostra il ruolo che il papa ha avuto non solo nella chiesa cattolica ma anche nella diplomazia e nelle questioni globali.
la presenza del patriarca ecumenico bartolomeo
Tra i primi a confermare la propria presenza c’è il Patriarca ecumenico Bartolomeo. La sua amicizia con papa Francesco è nota, condividono da anni impegni su temi sociali come i migranti e la tutela dell’ambiente. Era prevista una loro visita a fine maggio a Nicea, in Turchia, per i 1700 anni del Concilio ecumenico. Nonostante il lutto, il patriarca salirà su un volo da Istanbul a Roma per partecipare alla cerimonia.
la visita privata e le testimonianze di vicinanza da parte delle istituzioni
Prima dell’avvio delle celebrazioni pubbliche, oggi si è tenuto un momento di preghiera più raccolto nella residenza di Santa Marta. Qui si è svolta la devozione privata, alcune persone hanno portato omaggi personali in segno di rispetto.
Tra i visitatori si è distinto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura. Neppure due settimane fa, quando Mattarella era ricoverato al Santo Spirito, papa Francesco gli aveva scritto un biglietto. Nel testo il pontefice faceva riferimento alla fragilità della vita, invitando a mantenere la speranza. Sono parole che sono state riprese dai media ufficiali vaticani e che ora risuonano più forti, viste le circostanze.
Questa visita sottolinea il legame personale tra le più alte cariche politiche italiane e la figura di papa Bergoglio, un rapporto segnato da stima reciproca e attenzione. In giorni come questi, la città di Roma testimonia il sentimento condiviso da istituzioni e cittadini per un Papa che ha segnato la storia recente.
i preparativi in vaticano e la prima congregazione dei cardinali
Le autorità vaticane hanno ultimato i dettagli tecnici e logistici per garantire il regolare svolgimento della cerimonia e la sicurezza di un afflusso di massa. Il piano prevede controlli rigorosi e accessi regolamentati per gestire la folla e evitare disagi.
I cardinali hanno iniziato a riunirsi per la prima congregazione, volta a organizzare le prossime fasi. È stata una sessione di poco più di un’ora, utile per definire procedure e, soprattutto, per porre un giuramento di riservatezza. La riservatezza è fondamentale, pensando all’imminente conclave che dovrà eleggere il nuovo pontefice.
Domani alle 17 è prevista una nuova congregazione. In quei giorni arriveranno da ogni parte del mondo i cardinali chiamati a partecipare al voto. Il cardinale Gianfranco Ravasi ha evidenziato che i prossimi incontri forniranno indicazioni importanti per la scelta del futuro della chiesa.
La convivenza e il confronto tra i porporati si svilupperanno nei giorni successivi. Al centro ci sarà una riflessione sulle caratteristiche richieste per guidare la chiesa mondiale, alla luce dell’eredità di papa Francesco. Il processo è dunque appena cominciato e richiederà tempo prima di giungere a decisioni definitive.
pianificazione e sicurezza
Gli sforzi organizzativi comprendono un’articolata pianificazione logistica, con particolare attenzione alla sicurezza, per tutelare le migliaia di partecipanti e i vari rappresentanti internazionali.
i funerali e la partecipazione globale
Sabato 26 aprile, alle 10 del mattino, si terranno i funerali di papa Francesco sul sagrato della basilica di San Pietro. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. L’evento richiamerà una partecipazione ampia e variegata, con più di duecentomila persone attese.
Le delegazioni straniere comprenderanno capi di stato, rappresentanti religiosi e figure di rilievo provenienti dai cinque continenti. La presenza di leader di diversa estrazione confessionale dimostra il ruolo universale avuto dal pontefice. Il rituale funebre sarà un momento solenne, che riunirà un pubblico vasto e internazionale.
Questa partecipazione eccezionale sottolinea come la figura di papa Francesco abbia attraversato confini religiosi e politici, consolidando relazioni globali. Nel cuore di Roma, la fine di un’epoca segnerà anche l’inizio di una nuova fase, con la comunità cattolica chiamata a scegliere il proprio futuro.