Il Forum di Cernobbio si conferma anche nel 2025 un appuntamento chiave per i leader mondiali di politica, economia e impresa. Arrivato alla sua 51ª edizione, l’evento mantiene la sua tradizione di incontri riservati, abbinando la presenza fisica a collegamenti internazionali in modalità phygital. Un’occasione per riflettere sulle sfide globali in un contesto che privilegia la discrezione e la libertà di parola, seguendo rigorosamente la Chatham House Rule.
Nascita e crescita del forum: da un viaggio in treno a un evento di rilievo internazionale
Il Forum di Cernobbio prende forma nel novembre 1974, a partire da un’idea nata durante un viaggio tra Verona e Milano, in una sera di nebbia, fra Alfredo Ambrosetti e Umberto Colombo. Il primo incontro ufficiale si svolse nell’estate del 1975 a Villa d’Este con appena 14 partecipanti. Da allora il numero dei presenti è cresciuto progressivamente, raggiungendo i 102 già nel 1980 e stabilizzandosi negli ultimi anni attorno ai 200, con un limite massimo di 250 nella storica Sala Impero per motivi logistici.
L’edizione 2025 si conferma un evento di respiro globale anche grazie alla formula phygital, che consente la partecipazione da diverse parti del mondo come Italia, Cina ed Europa. Questo ampliamento riflette la natura del Forum come piattaforma strategica per il dialogo internazionale e la diplomazia economica, sempre fedele al carattere riservato che ne ha fatto un punto di riferimento per oltre cinque decenni.
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Il ruolo centrale della chatham house rule nelle dinamiche del forum
Uno degli elementi distintivi del Forum di Cernobbio è l’adozione in ogni edizione della Chatham House Rule. Questa regola garantisce che le informazioni di cui si discute possano essere utilizzate liberamente dai partecipanti, ma senza mai rivelare l’identità o l’affiliazione di chi le ha fornite. Il rispetto di questa norma crea un ambiente di confronto aperto e senza vincoli formali, favorendo un dialogo più franco tra esponenti di spicco di vari ambiti.
La riservatezza ha permesso al Forum di sopravvivere e svilupparsi negli anni senza perdere la sua forza attrattiva, attirando figure politiche, economiche, accademiche e industriali di alto livello. Tale contesto “protetto” ha facilitato la nascita di discussioni profonde su temi delicati, contribuendo a definire l’agenda internazionale soprattutto per quanto riguarda Europa e Medio Oriente.
Figure celebri e momenti chiave che hanno segnato la storia del forum
Tra i nomi più significativi che hanno partecipato al Forum spiccano figure come Bill Gates, Gianni Agnelli e Joseph Ratzinger, prima che diventasse Papa Benedetto XVI. Bill Gates, allora CEO di Microsoft, prese parte agli incontri del 1995 e 1996 con un atteggiamento infaticabile: nel 1995, rientrato alle due di notte da Praga e senza cena, preferì lavorare alla sua presentazione fino alle quattro bevendo una Coca-Cola ghiacciata, e portò in sala l’immagine di uno smartphone, anticipando temi tecnologici allora poco familiari all’amplissima platea.
Gianni Agnelli, dal 1981 al 2001, si fece notare non solo per la sua autorevolezza come amministratore di Fiat e senatore a vita, ma anche per i suoi arrivi in elicottero al simposio sul lago di Como, segno tangibile del suo ruolo dominante nell’economia italiana e internazionale.
Nel 2001 l’allora cardinale Joseph Ratzinger partecipò come ospite a Villa d’Este per discutere i valori che dovrebbero orientare il mondo economico. Quel passaggio rappresenta una congiunzione tra riflessioni spirituali e sfide del mercato, una curiosità divenuta parte della storia del Forum.
La partecipazione femminile tra i primi interventi e la lenta evoluzione del ruolo delle donne
Le prime donne a intervenire al Forum furono Marisa Bellisario, amministratore delegato di Italtel nel 1983, ed Enrica Pinetti, direttore generale di Media Trade. Fino al 1985 risultavano le uniche due donne tra i partecipanti, un dato che racconta bene le difficoltà di accesso delle figure femminili in ambiti dominati da uomini. Bellisario portò un intervento sul futuro delle telecomunicazioni, segnando un’importante presenza nelle discussioni tecnologiche di quegli anni.
Col tempo la partecipazione femminile ha registrato una crescita, seguendo – anche al Forum – le trasformazioni sociali e culturali. Il ruolo delle donne rimane comunque un tema centrale nelle agende di oggi, in linea con una riflessione più ampia sull’equilibrio di genere negli incontri di potere.
Incontri Memorabili con leader internazionali e momenti di svolta diplomatica
Il Forum ha ospitato numerosi leader internazionali di rilievo, tra cui l’ultimo presidente dell’Unione Sovietica Michail Gorbaciov, che nel 1997 intervenne come presidente della Fondazione non governativa per studi socio-economici e politici. Nel settembre 1999, in un contesto teso nel Medio Oriente, si verificarono strette di mano simboliche a Villa d’Este: Yasser Arafat e Shimon Peres si incontrarono proprio nel Forum, un anno prima dell’esplosione della seconda intifada. Questo gesto rappresentò un momento significativo di dialogo tra palestinesi e israeliani in un passaggio delicato della storia.
Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano, prese parte alla 27ª edizione, confermando la rilevanza internazionale dell’evento e il suo ruolo di piattaforma diplomatica oltre che economica. La presenza costante di figure politiche e imprenditoriali di alto livello ha fatto sì che il Forum mantenesse uno status particolare, capace di attrarre contributi di peso e stimolare confronti riservati ma incisivi.
Cernobbio si riconferma come snodo fondamentale del dialogo economico e politico globale. La 51ª edizione prosegue questa tradizione intrecciando storia, innovazione e riservatezza in un contesto unico. Il rigore nella gestione degli incontri e la selezione accurata degli invitati continuano a garantire un ambiente dove i leader affrontano questioni cruciali senza condizionamenti esterni.