Dal luglio al settembre 2025, l’Unione Montana Monti Azzurri, in provincia di Macerata, insieme con alcuni comuni della provincia di Fermo, ospita la quinta edizione del festival friku. Questa rassegna si distingue per la sua capacità di far vivere territori colpiti dal sisma del 2016 attraverso spettacoli gratuiti di teatro di strada, circo contemporaneo, clownerie e altre arti performative. L’iniziativa coinvolge famiglie, residenti e turisti con eventi pensati per portare leggerezza e cultura nei piccoli centri marchigiani.
Origini e significato del festival friku
La parola «friku», usata nei dialetti maceratesi e fermani, indica affettuosamente un bambino. Dal 2021 il termine è diventato il nome di un festival che vuole unire arte contemporanea e promozione del territorio. Nato cinque anni fa grazie all’impegno dell’associazione ArTime di Montegranaro, il festival è sostenuto dall’Unione Montana Monti Azzurri e da numerosi comuni. L’obiettivo iniziale era proporre eventi rivolti principalmente alle famiglie e ai più piccoli, creando occasioni di socialità in luoghi spesso marginali.
Nel tempo il friku ha ampliato il suo raggio d’azione, includendo nuovi comuni anche nella provincia di Fermo e aumentando la varietà delle arti performative proposte. L’evento è pensato per dare vita ai borghi, molti ancora segnati dagli eventi sismici del 2016, animandoli con spettacoli artistici di qualità e accessibili a chiunque, senza barriere di costo.
Leggi anche:
Date, luoghi e spettacoli della quinta edizione
La quinta edizione del festival friku si svolge dall’11 luglio al 13 settembre 2025. In totale sono in calendario 20 spettacoli distribuiti in dieci comuni dell’Unione Montana Monti Azzurri e in tre comuni della provincia di Fermo. La varietà degli eventi spazia dal teatro di figura alla clownerie, dal circo contemporaneo al ventriloquismo, con inserti di magia e teatro fisico.
Il festival si apre l’11 luglio ad Altidona con il “Comedy Show” del clown Mister Mustache. La chiusura è prevista a Caldarola il 13 settembre con lo spettacolo di ventriloquismo “Nicola e Isotta”, interpretato da Nicola Pesaresi. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito, così da facilitare la partecipazione del pubblico locale e di chi arriva da fuori regione.
I borghi coinvolti rappresentano realtà diverse, alcune ancora impegnate nel processo di ricostruzione post-sisma. Lo spettacolo si propone di trasformare queste aree in spazi vivi di aggregazione e cultura, offrendo intrattenimento di qualità e facendo conoscere le peculiarità dei territori marchigiani.
Organizzazione e impatto del festival sul territorio
L’associazione ArTime di Montegranaro cura l’organizzazione generale del friku, con la direzione artistica affidata a Giuseppe Nuciari e Gigi Piga. Da sempre il festival ha puntato a un equilibrio tra attrazione popolare e proposta artistica. La scelta delle arti performative riflette questa attenzione, portando spettacoli coinvolgenti adatti a tutte le età che incoraggiano il dialogo tra pubblico e artisti.
Il successo di pubblico nel corso delle edizioni ha rafforzato l’interesse di nuove amministrazioni comunali della provincia di Fermo, oggi parte attiva del circuito teatrale diffuso. Gli spettacoli hanno conquistato non solo famiglie locali, ma anche turisti provenienti da diverse regioni, attratti dagli eventi e dalla possibilità di scoprire angoli meno noti delle Marche.
La rassegna ha contribuito a dare nuova voce e vitalità ai piccoli borghi, supportando in parte l’economia locale grazie a un turismo tematico legato all’offerta culturale. Attraverso una programmazione di qualità e gratuita, friku ha inserito i paesi dentro una rete di scambi culturali e di socialità aperta a diversi pubblici.
Un’occasione per rivivere i luoghi colpiti dal sisma del 2016
Le zone coinvolte dal festival friku conservano ancora evidenti tracce del terremoto del 2016. Molti di questi borghi sono impegnati in lavori di ricostruzione che rallentano la vita quotidiana, limitando anche alcune occasioni di socialità estiva. Il festival si propone quindi come un modo per riscoprire questi paesaggi, offrendo qualcosa in più rispetto al semplice spettacolo.
Gli eventi organizzati si inseriscono nel tessuto dei territori e diventano momento importante di incontro, stimolando non solo la curiosità ma anche il senso di appartenenza e di comunità. Gli artisti coinvolti lavorano su linguaggi capaci di raccontare grazie alla leggerezza e alla fantasia, senza dimenticare la storia dei luoghi.
Il festival friku rappresenta inoltre un’occasione per valorizzare la rete di comuni montani, sostenendo la ripresa e l’attrattività turistica. Con un cartellone ricco di generi teatrali e forme espressive, il pubblico può sperimentare esperienze diverse e immergersi in atmosfere profonde e divertenti al tempo stesso.