Il festival CinemAmbiente si è chiuso martedì 10 giugno con la cerimonia di premiazione ospitata al Museo Nazionale del cinema di Torino. La manifestazione, arrivata alla sua 28ª edizione, ha valorizzato una serie di documentari legati a temi ambientali e sociali, riconoscendo i film più rilevanti con premi in denaro e menzioni. Il pubblico e le giurie hanno scelto diverse opere di registi provenienti da varie nazioni, coinvolgendo un parterre internazionale di professionisti.
Il premio asja per il miglior documentario internazionale a the town that drove away
Il riconoscimento principale, il Premio Asja, è stato assegnato al documentario “The Town that Drove Away” di Grzegorz Piekarski e Natalia Pietsch, prodotto in Polonia e targato 2025, della durata di 70 minuti. Questa opera ha conquistato la giuria composta da figure esperte come Alex Bellini, Massimo Bernardi, Johannes Kostenzer, Petrula Veljanovska e Ottavia Virzì. Il premio consiste in un contributo economico di 5.000 dollari.
Il film racconta la storia di una comunità che ha affrontato grandi cambiamenti ambientali e sociali, esplorando temi legati alla sostenibilità e alle trasformazioni del territorio. La narrazione ha colpito per la capacità di mostrare un legame diretto tra le persone e il loro ambiente, un tema centrale nell’edizione di quest’anno.
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Menzione speciale a middletown
Accanto al vincitore, la giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale a “Middletown“, di Jesse Moss e Amanda McBaine, un documentario statunitense del 2025, della durata di 110 minuti, che affronta questioni di attualità legate a comunità e cambiamenti sociali.
Premi e menzioni per i cortometraggi nella sezione internazionale
Nella sezione dedicata ai cortometraggi internazionali, il Premio Smat di 1.500 dollari è stato dato a “Bloodline” di Wojciech Węglarz, film polacco del 2024, con una durata di 12 minuti. La giuria, formata da James Berclaz-Lewis, il gruppo musicale Perturbazione e Valeria Vantaggi, ha scelto questa opera per la sua capacità di condensare in breve tempo temi complessi e delicati.
Un riconoscimento speciale è stato consegnato al corto francese “Hic svnt dracones” di Justin Fayard, del 2024, con una durata di 13 minuti. Questo lavoro ha saputo creare un’atmosfera profonda e coinvolgente, riflettendo sulle sfide ambientali in modo originale.
Questi premi sottolineano l’attenzione del festival verso forme brevi di cinema, capaci di comunicare in modo immediato, ma con contenuti ricchi e significativi.
Il premio iren del pubblico al documentario blame – bats, politics and a planet out of balance
Il pubblico presente al festival ha invece premiato con il Premio Iren, del valore di 1.500 dollari, il documentario “Blame – Bats, Politics and a Planet out of Balance…” di Christian Frei, prodotto in Svizzera e uscito nel 2025, della durata di 122 minuti.
Questo film ha affrontato questioni legate all’equilibrio ambientale e politico, mettendo in luce come le azioni umane influenzino ecosistemi delicati come quelli degli animali notturni. Il gradimento degli spettatori evidenzia l’interesse verso temi che collegano natura e società, messi in scena con tecniche narrative coinvolgenti.
Visione gratuita online di una selezione di titoli fino al 21 giugno
Il festival ha messo a disposizione del pubblico una selezione di 45 titoli, scelti tra quelli presentati in sala, accessibili in streaming gratuito sino al 21 giugno 2025. Questo servizio è fruibile tramite la piattaforma OpenDDB, sul sito ufficiale del festival, ma con una capienza limitata a 300 accessi per ciascun titolo.
Questa iniziativa ha permesso a un pubblico più ampio di conoscere i film in concorso, ampliando il raggio di influenza del festival oltre la sede torinese. La scelta di offrire contenuti online risponde a una domanda crescente di fruizione digitale, ma con un controllo sugli accessi per mantenere un’esperienza di visione di qualità.
Il Festival CinemAmbiente conferma così la sua attenzione a temi ambientali attraverso il documentario, offrendo uno spazio dove registi e spettatori possono confrontarsi sui contenuti più attuali e urgenti legati al rapporto uomo-ambiente.