Il fai celebra giulia maria crespi al monastero di torba, primo bene acquisito e restaurato

Il fai celebra giulia maria crespi al monastero di torba, primo bene acquisito e restaurato

Il fai celebra l’anniversario della fondazione al monastero di Torba a Gornate Olona, ricordando Giulia Maria Crespi con una messa e un altare di Mario Botta in un sito Unesco simbolo della storia longobarda.
Il Fai Celebra Giulia Maria Cr Il Fai Celebra Giulia Maria Cr
Il FAI celebra l’anniversario della fondazione al Monastero di Torba, a Gornate Olona (Varese), primo bene acquisito nel 1977 da Giulia Maria Crespi. Il sito, patrimonio UNESCO, unisce storia longobarda, arte e cultura, con una messa e un altare di Mario Botta a sottolinearne il valore simbolico e culturale. - Gaeta.it

Il fai torna al monastero di torba, a Gornate Olona in provincia di Varese, per commemorare la fondatrice Giulia Maria Crespi nel giorno dell’anniversario della nascita della fondazione. Il monastero, primo bene acquisito dal fai nel 1977, rappresenta un simbolo della salvaguardia del patrimonio storico italiano. Riconosciuto come sito Unesco per le sue vestigia longobarde, oggi attira migliaia di visitatori ogni anno. Nella chiesa medievale di Santa Maria è stata celebrata una messa speciale, momento che ha sottolineato il legame tra passato, arte e cultura.

La nascita e la storia del compleanno del fai al monastero di torba

Nel 1977 Giulia Maria Crespi acquistò il monastero di Torba, un edificio con radici nella storia longobarda, per donarlo al neonato Fondo per l’Ambiente Italiano. Questo atto segnò l’inizio dell’attività del fai come ente che si occupa di tutelare e valorizzare i beni culturali italiani. Il monastero, situato a Gornate Olona, ha rappresentato fin da subito il primo passo tangibile di una missione destinata a crescere. Da antico luogo di preghiera e ritiro monastico, il monastero ha attraversato varie fasi di degrado fino a diventare un fienile, prima che il fai intervenisse per riportarlo all’antico splendore.

Resti e patrimonio architettonico

L’edificio è noto per i suoi resti architettonici, che raccontano la presenza longobarda in Lombardia attraverso affreschi e strutture originali. Il riconoscimento come Patrimonio Mondiale dell’Umanità testimonia l’importanza storica e culturale del sito. Dopo l’acquisizione e il restauro, il monastero è stato aperto al pubblico, diventando un polo di interesse non solo per studiosi e appassionati di archeologia, ma anche per turisti desiderosi di conoscere angoli meno noti del patrimonio italiano.

La cerimonia di commemorazione con messa e altare di mario botta

In occasione dell’anniversario della fondazione del fai, si è svolta una celebrazione nella piccola chiesa medievale di Santa Maria all’interno del monastero. Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha officiato la messa, conferendo solennità all’evento. La nuova installazione di un altare disegnato dall’architetto Mario Botta ha sancito un passaggio importante nella storia del bene. Questo altare rappresenta non solo un elemento artistico di rilievo, ma anche un segno tangibile della rinascita e della consacrazione dello spazio sacro, che era rimasto privo di altare per anni durante le fasi di abbandono del monastero.

Il valore simbolico dell’altare

L’architetto Mario Botta ha realizzato un’opera che dialoga con la struttura storica dell’edificio, valorizzando la spiritualità e l’identità architettonica del luogo. L’intervento ha avuto un forte valore simbolico per il fai, che si riconosce nel monastero come punto di partenza della sua attività in difesa dei beni culturali. L’evento ha raccolto anche l’attenzione dei rappresentanti del fai, con il presidente Marco Magnifico che ha sottolineato l’importanza del monastero nella storia dell’associazione e nel cuore di chi ha contribuito alla sua valorizzazione.

Il ruolo del monastero di torba nel fare cultura e accogliere visitatori

Oggi il monastero di Torba si conferma come un luogo di grande interesse per la comunità culturale e per il turismo territoriale. Il fai ha dato un nuovo volto all’antico edificio, rendendolo fruibile a un pubblico sempre più vasto. Le visite guidate permettono di approfondire i dettagli della storia longobarda e il ruolo del monastero nel Medioevo, mentre gli eventi e le iniziative culturali contribuiscono a far rivivere l’atmosfera di un passato spesso poco conosciuto.

Uno spazio che unisce storia e comunità

Il sito rappresenta un esempio concreto di come la tutela e il restauro possano ridare vita a spazi storici, coinvolgendo cittadini e istituzioni locali. La presenza di visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero dimostra il valore del patrimonio artistico come motore di scoperta e conoscenza. Il monastero di Torba, con la sua combinazione di testimonianze archeologiche, spiritualità e architettura contemporanea, si inserisce nel calendario dei luoghi da visitare non solo per interesse storico ma anche per la bellezza dell’ambiente circostante.

La ricorrenza dedicata a Giulia Maria Crespi ha rinvigorito l’attenzione verso la fondazione del fai e i suoi percorsi di conservazione. Il monastero rimane un nodo centrale nella rete di beni tutelati, un simbolo della volontà di preservare la memoria collettiva attraverso luoghi concreti, accessibili ogni giorno a chi vuole entrare in contatto con la storia italiana.

Change privacy settings
×