Il 16 settembre è stato fissato un nuovo appuntamento in un commissariato di Milano per Alessandro Basciano, il dj coinvolto in un procedimento per stalking contro la sua ex fidanzata Sophie Codegoni. L’incontro servirà a rimettere in funzione il braccialetto elettronico, strumento già assegnato al ragazzo lo scorso 14 agosto ma successivamente rimosso su sua richiesta per motivi medici.
i precedenti tra Basciano e le misure cautelari sul braccialetto elettronico
Alessandro Basciano, 35 anni, era stato arrestato a novembre dell’anno scorso nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla pm Letizia Mannella e dal procuratore Antonio Pansa. Dopo meno di due giorni, era tornato libero, ma con precise limitazioni: il tribunale del riesame ha imposto il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla ex fidanzata Sophie Codegoni, accompagnato dal monitoraggio tramite il braccialetto elettronico. Tuttavia, non è stata la prima volta che Basciano ha lasciato previsto appuntamenti con le autorità: ha saltato già diverse chiamate, rischiando così un’aggravamento della misura cautelare e la possibilità che gli vengano imposti gli arresti domiciliari.
Nel corso delle vacanze estive, ha dichiarato di essersi ferito e ha chiesto la rimozione temporanea del braccialetto perché, a suo dire, la lesione necessitava attenzioni mediche. La richiesta è stata accettata, ma ora si profila un nuovo controllo e la possibile reintegrazione del dispositivo. L’assenza ingiustificata però non è tollerata: se non si presenterà al commissariato milanese, la Procura potrebbe chiedere misure più severe.
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Lo stato attuale dell’inchiesta e le prossime mosse degli inquirenti
L’indagine è ancora in corso e dovrebbe chiudersi nei prossimi giorni, in seguito alla denuncia presentata dalla modella Sophie Codegoni. Il procedimento è indirizzato a stabilire la verità sulle accuse di stalking mosse contro Basciano. La Procura sta portando avanti l’istruttoria con attenzione, coordinandosi con i responsabili del caso per valutare tutti gli elementi raccolti fino a oggi.
Una volta ultimata la fase investigativa, sarà possibile formulare una richiesta di processo, che segnerebbe un passaggio cruciale nell’azione giudiziaria. Nel frattempo, le misure cautelari rappresentano l’unico strumento per tutelare la parte offesa e impedire episodi di avvicinamento indesiderato, specie senza una presenza costante del braccialetto elettronico. L’iter giudiziario seguirà ora l’orientamento sulla necessità di confermare o modificare le restrizioni imposte.
L’appuntamento previsto per metà settembre assume così un ritmo decisivo per la definizione dell’intera situazione: la presenza di Basciano o la sua assenza avranno un peso rilevante nella valutazione dei magistrati. L’esito di questi passaggi condizionerà il corso del procedimento e l’eventuale aggravamento delle pene o delle misure cautelari sul giovane dj.